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Questa settimana proponiamo un”intervista a FRANCA CORRADINI, blogger attiva e battagliera (http://ascuoladibugie.blogosfere.it), Direttore Amministrativo presso l” Istituto di Istruzione Superiore “Piero della Francesca” di Arezzo, amministratrice della pagina Facebook “A fianco dei precari della scuola in sciopero della fame”. Con lei vogliamo parlare di scuola e di precariato in Italia, oggi.
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1) Cara Franca, qual è la situazione della scuola oggi, a poche settimane dall”avvio dell”anno scolastico?
La situazione è assolutamente disastrosa : si va dai tempi-scuola contratti a causa della mancanza di personale collaboratore scolastico che garantisca l”apertura delle scuole entro certe fasce orarie, alla mancanza di materiali di consumo per lo svolgimento delle attività didattiche ( e non solo..manca la carta igienica nei bagni !!! ), al sovraffollamento delle classi che in certi casi superano abbondantemente il numero di 30 alunni per aula (con problemi legati anche alla sicurezza). In apparenza sembra che le cose continuino a funzionare, solo grazie ai grandi sforzi e al grande impegno del personale in servizio, come accade al personale ATA che in alcuni casi presta servizio per oltre 10 ore giornaliere…
2) Quali sono le conseguenze più sostanziali della Riforma Gelmini nel mondo del lavoro a scuola?
Parlare di riforma è forse troppo. Anzi è troppo .
Si tratta di una vera e propria operazione economica di risparmio di denaro pubblico.
Per gli effetti a breve termine si parla di tagli di personale, riduzione delle ore di lezione, riduzione delle ore di laboratorio professionalizzanti, riduzione ( quasi azzeramento in due anni ) delle risorse per il funzionamento didattico ed amministrativo minimo ecc.
L” effetto a lungo termine è la distruzione della scuola pubblica a favore della scuola privata, che continua a ricevere finanziamenti ancorchè siano incostituzionali. Peraltro, per onestà di cronaca , va detto che che il precedente Ministro dell”Istruzione, Giuseppe Fioroni, aveva quasi raddoppiato la consistenza di questi contributi e molti provvedimenti della Gelmini erano già stati abbozzati dal Ministro Fioroni.
Insomma nessuno fino ad ora ha mai avuto a cuore veramente la salute della scuola.
3) Cosa significa essere “precari della scuola” ?
Significa esser “fidanzati” con lo Stato, in attesa di un matrimonio che non avverrà mai. Cioè rimanere disponibili ad accettare un”assunzione anno per anno, rinunciando ad altre proposte lavorative, con la promessa, spesso mai mantenuta, di un contratto di lavoro definitivo.
Il tutto senza sapere dove si andrà a prendere servizio, in barba alla tanto sbandierata continuità didattica .
I precari sono veri e propri Sedotti ed Abbandonati.
La scuola in questi anni è andata avanti grazie a questi “fidanzamenti” e a queste persone che hanno votato la propria vita (tempo, energie, denaro per aggiornarsi e per studiare) nella speranza di un lavoro certo, di fatto facendo funzionare una scuola che ha potuto sopravvivere proprio grazie al precariato.
4) Come sta reagendo il Governo Berlusconi davanti alle proteste, ai presidii, ai sit-in di coloro che dissentono?
Assolutamente indifferente, in particolare il ministro Gelmini che sembra avere il freddo nella mente e nel cuore.
Non ho mai visto un ministro così autistico , così insensibile al grido di dolore che arriva da tutto il mondo della scuola, genitori compresi.
Non si sforza nemmeno di fingere.
Voglio sottolineare anche l”assoluta incompetenza tecnica di lei e del suo staff di lavoro.
Incompetenza che trasuda dalle sue circolari e da quelle dei burocrati a lei legati.
5) Cosa spinge una persona a decidere di privarsi del cibo e fare lo sciopero della fame?
La disperazione.
Mi hanno colpito le parole di Pietro di Grusa, uno degli scioperanti palermitani che insieme ad altri precari della scuola ha presidiato per alcuni giorni Montecitorio. Ha dichiarato di fare lo sciopero della fame perchè comunque sarebbe morto di fame nel momento in cui fosse rimasto senza stipendio. Ricordiamoci che molti precari, al contrario di quanto si possa immaginare, spesso sono persone adulte, con famiglia e figli alle spalle.
6) Quanto si sentono tutelati i precari dai sindacati o dall”Opposizione di Governo? Hanno delle garanzie o solo promesse inconsistenti?
Pochissimo, tanto che le iniziative di lotta di questi ultimi tempi sono nate dal basso, auto-organizzate o organizzate con il supporto del web.
I sindacati non si sforzano nemmeno di fare promesse e non trovano ( o meglio, non voglionotrovare ) unità tra di loro nell”organizzare le lotte.
E il motivo a mio parere è semplicissimo : il precario che sta per perdere lavoro non è una possibile tessera… ( tra le altre cose si sappia che i distacchi sindacali si basano sul numero di tessere. )
7) Quali sono le speranze e le prospettive per i giovani che volessero diventare insegnanti, docenti, professori? Cosa ti senti di consigliare loro?
Le prospettive sono tutt”altro che rosee, la confusione regna sovrana su quali saranno le regole future per la formazione ed il reclutamento , che fino ad oggi avveniva attraverso l”inserimento nelle graduatorie.
Anche nel mio blog ( http://ascuoladibugie.blogosfere.it/ ) , dove si affacciano numerosi giovani in cerca di suggerimenti, io dico sempre <<studiate e fate solo ciò che corrisponde alle vostre esigenze intellettuali, seguendo le vostre inclinazioni naturali. Fate ciò che avreste fatto a prescindere dalla speranza di un posto di lavoro nella scuola. Non sprecate soldi,tempo ed energie in avventure che non diano certezze.
E soprattutto ricordatevi sempre di quanto sta succedendo, anche quando andate a votare . >>
E speriamo, se tutti lo vogliamo fortemente, che le cose cambino e che la scuola , finalmente ( non lo è mai stata ! ) diventi la palestra dove si allenano e crescono i cervelli che faranno il futuro dell”Italia.
Un” Italia migliore, ovviamente !
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Fonte: iltulipano.wordpress.com.
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