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Scendiamo quindi in piazza il 29 Ottobre per portare un forte dato di continuità con la manifestazione nazionale del 30 Ottobre dei precari della scuola, per una battaglia che riqualifichi la scuola e distruggere la precarietà e per generalizzare la protesta a tutto il mondo della conoscenza in mobilitazione.
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Di seguito l”appello “Nell”Ignoranza la sottomissione, nella conoscenza la ribellione” agli studenti universitari e ai ricercatori.
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“Nell”Ignoranza la sottomissione, nella conoscenza la ribellione”
Appello al mondo dell”Università e della Ricerca per costruire una mobilitazione il 29 Ottobre nelle città e il 30 Ottobre a livello nazionale a Napoli
Il 30 Ottobre a Napoli i precari della scuola hanno indetto una manifestazione nazionale contro le politiche del Ministro Gelmini, che tagliando risorse sulla scuola sta operando un vero e proprio licenziamento di massa. Le studentesse e gli studenti delle scuole superiori intendono moltiplicare la data del 30 Ottobre a Napoli, costruendo il 29 cortei territoriali a sostegno della mobilitazione dei precari. Rivolgiamo per questo un appello agli studenti universitari, ricercatori precari e strutturati in mobilitazione al fine di generalizzare la data del 29 a tutto il mondo della conoscenza.
Precari sono i luoghi dove studiamo, ricerchiamo, lavoriamo e viviamo.
Mancano laboratori, strutture sicure, strumenti didattici. L”edilizia scolastica e universitaria è decadente e non c”è nessun finanziamento sulla messa in sicurezza dei luoghi della formazione nelle ultime finanziarie del Governo. Scendiamo in piazza per chiedere scuole e università più sicure.
Precaria è la didattica.
Il taglio alle risorse, l”aumento degli studenti per classe, il mancato svecchiamento delle metodologie d”insegnamento ed una valutazione fatta di crediti, sentenze e numeri diventano uno scoglio reale per chi studia, per chi insegna e ricerca. Ci parlano di merito e di qualità mentre la didattica è indietro di 30 anni. Chiediamo un ripensamento reale e partecipato della didattica nelle scuole e nelle università .
Precario è il nostro presente.
La mancanza di fondi per il diritto allo studio, i tagli agli assegni di ricerca, il blocco del turn over, gli alti costi della mobilità locale, nazionale e trasnazionale creano una linea di demarcazione forte tra chi può accedere al sapere e chi no. Il taglio a scuola e università non è solo una misura economica del Governo ma un preciso progetto politico di creare un sistema di esclusione sociale.
Precario è il nostro futuro. Vogliono trasformare la precarietà in un sistema di controllo e assopimento delle vite. La difficoltà di programmare e pensare il proprio futuro è la più grande barbarie dei potenti nei confronti delle nostre generazioni. Scenderemo in piazza quindi per chiedere forme di welfare e di tutela per tutti coloro che vivono i luoghi della formazione per liberarli e renderli autonomi dal proprio contesto sociale e familiare.
A quest”attacco generalizzato non può che corrispondere una radicale azione di risposta coordinata del mondo della conoscenza. L”indisponibilità dei ricercatori deve diventare una parola d”ordine per precari, studentesse e studenti. Siamo indisponibili ad accettare provvedimenti calati dall”alto che decidono delle nostre vite, violentandole. Indisponibile è il nostro presente e il nostro futuro e non permetteremo a nessuno di utilizzarlo e sfruttarlo.
Per questo rivolgiamo quest”appello per scendere insieme in piazza il 29 Ottobre nelle città di tutta Italia, per continuare la mobilitazione del mondo della conoscenza dopo la data dell”8 e del 16 Ottobre contro un Governo che utilizza la crisi come strumento per accentuare le diseguaglianze sociali.
Dal mondo della conoscenza nasce la ribellione, contro ogni ignoranza, contro ogni sottomissione.
Unione degli Studenti
Tel. 06/69770332
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