Ddl Gelmini: le proteste in diretta

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24 Novembre 2010 - 07.34


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– (aggiornamenti: QUI) –

Venezia: occupato il campanile di San Marco
Siena: occupata la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali.
Pisa: corteo interno alle facoltà.
Urbino: occupato il nuovo Magistero
Proseguono le occupazioni nelle città di Torino, Milano, Padova, Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Lecce, Cosenza, Messina, Catania, e Palermo.

Siena: occupate Scienze Politiche e Giurisprudenza.

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Roma: Oggi un corteo si è mosso dalla Sapienza al presidio sotto Montecitorio. Dopo un”ora di dibattito sotto il Parlamento gli studenti hanno proseguito per le strade della città giungendo al Colosseo dove hanno operato un”invasione” pacifica.

Pisa: l”occupazione simbolica dei luoghi simbolo della cultura è stato lanciato oggi dagli studenti che hanno srotolato uno striscione dalla Torre Pendente.

http://www.youtube.com/watch?v=az1XlK28vWE

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Torino: il corteo partito da Palazzo Nuovo occupato ha visto il blocco della stazione e l”occupazione della Mole Antonelliana.

Bologna: Corteo per le strade cittadine tenta di irrompere nella stazione ferroviaria.
Occupata la facoltà di Lettere.

Padova: Corteo cittadino con occupazione della Basilica di Sant”Antonio che segue quella di ieri alla Torre di Galileo.

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Milano: mobilitazioni a Fisica e al Politecnico. Corteo studentesco per le vie cittadine.

Bari: prosegue l”occupazione del Politecnico.
Palermo: il corteo che ha sfilato per città occupando il porto e il tetto del rettorato.

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Mercoledì 24 Novembre

Questa mattina gli studenti e le studentesse di tutta Italia hanno continuato ad alzare la voce contro l”approvazione del DDL Gelmini.

Pisa: il corteo studentesco dopo aver attraversato la città e bloccato i ponti sull”Arno si è diretto verso lo scalo internazionale ed ha invaso la pista dell”aeroporto.

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Roma: questa mattina dalla Sapienza è partito un corteo che ha raggiunto il presidio che si stava svolgendo davanti a Montecitorio, sede della Camera dei Deputati. Il corteo ha proseguito fino al Senato, tentando di irrompere nella Camera alta ma trovando l”opposizione delle forze dell”ordine. Gli studenti hanno proseguito fino a Palazzo Grazioli per poi giungere in una via vicino alla sede nazionale del PDL. Gli studenti hanno trovato l”opposizione delle forze dell”ordine che hanno caricato all”altezza di Via dell”Umiltà. Il serpentone di studenti ha continuato il suo percorso per la città puntando sulla Sapienza dove si svolgerà un”assemblea straordinaria.

Torino: prosegue l”occupazione di Palazzo Nuovo, sede centrale dell”Università Statale dove ieri numerosi studenti e ricercatori avevano calato uno striscione lanciando un corteo spontaneo per le vie della città arrivando fino a Porta Nuova.

Padova: Corteo non autorizzato. Dalla torre di Galileo è stato calato uno striscione dai ricercatori. Gli studenti hanno bloccato le strade della città per ore cercando anche di irrompere alla stazione e nella tangenziale.

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Bologna: questa mattina si sono svolte lezioni in piazza e occupazioni di aule.

Firenze: Flash mob davanti al rettorato.

Siena: gli studenti dell”ateneo e dell”università per stranieri hanno bloccato per un”ora i binari della stazione.

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Napoli: Si è svolto questa mattina un presidio alla sede centrale della Federico II con il coinvolgimento di studenti, dottorandi, ricercatori inscenando il “Delitto allo Studio”.

Messina: occupato il tetto del rettorato da studenti e ricercatori.

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Martedì 23 Novembre

Alla Sapienza occupate Scienze Politiche, Fisica e Ingegneria. In questo momento i ricercatori romani, insieme ad alcune studentesse e studenti hanno occupato il tetto dell”edificio di fontanella borghese della Facoltà di Architettura della Sapienza protestando contro l”imminente approvazione del DDL Gelmini. A Torino, dopo un”assemblea a cui hanno partecipato circa 1000 studenti, si è deciso di occupare Palazzo Nuovo e alcuni ricercatori sono tuttora sul tetto in protesta contro il DDL. A Pisa sono state occupate Giurisprudenza, Scienze Politiche, Lettere, Scienze, Lingue e Ingegneria.Questa mattina a Salerno sotto una pioggia battente, ricercatori e studenti hanno occupato il tetto del Rettorato del Campus di Fisciano.

Nei scorsi giorni le studentesse e gli studenti che a Torino avevano occupato lo storico edificio del ”68 torinese – Palazzo Campana – avevano diffuso un appello nazionale ad occupare le facoltà. (appello occupazioni).

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A Palazzo Campana occupato domenica si è svolta la prima tappa della Carovana dell”Altrariforma, con delegazioni da molte città italiane di studenti e ricercatori che si sono incontrati per proseguire il percorso di discussione dell”alternativa al DDL Gelmini, con proposte concrete sulla democrazia e il governo degli atenei, il diritto allo studio, la ricerca, il dottorato, i finanziamenti e la contribuzione studentesca. (il testo dell”appello: appello per l”AltraRiforma )
L”appuntamento principale della giornata di domani è il presidio permanente a Montecitorio, alle ore 9:30 riempiremo la Piazza per assediare il Parlamento, insieme a ricercatori e studenti. “Il futuro è qui e si decide adesso” è uno degli slogan di questa giornata centrale di mobilitazione. Riteniamo infatti inammissibile che dopo mesi di mobilitazione, cortei, occupazioni, lezioni in piazza, il Ministro non abbia mai risposto nel merito alle critiche e alle proposte degli studenti, e che il Governo agonizzante, privo di una maggioranza possa cercare con arroganza di ottenere l”approvazione di una riforma che con l”ingresso dei privati nei CdA, la sostituzione delle borse di studio con sistemi di indebitamento degli studenti, la precarizzazione della ricerca, distruggono l”università pubblica. Gli studenti, l”università pubblica non possono subire le dinamiche pre-elettorali di un governo che non c”è, le riforme, le risorse per gli atenei, non possono essere merce di scambio tra le parti politiche sopra le teste di coloro che protestano e propongono un”altra idea di università, un”altrariforma.

Il 17 Novembre eravamo 200.000 in tutt”Italia, lo striscione di apertura del corteo romano recitava: “governo precario, generazione di precari: VEDIAMO CHI CADE”, proseguiremo la mobilitazione occupando facoltà, tetti, con la convinzione che i veri occupanti sono i signori di un Governo, che ormai privo di una maggioranza, incapace di fare gli interessi collettivi, deve andare a casa.

 

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