‘
1. Casta di zombi.
Un Ministro incompetente, incapace e senza alcun reale potere, un Governo moribondo e un Parlamento in scadenza e composto da fedeli ai capi (di sinistra, centro e destra) che li hanno nominati (cosi” ha affermato E. Letta, ”capo” di sinistra) stanno approvando un DDL prescritto da Confindustria e scritto, trasversalmente, con la collaborazione dell”accademia che conta (di sinistra, centro e destra). Una casta di politici-zombi pretenderebbe di imporre al mondo universitario, che esprime una protesta sempre piu” qualificata e partecipata, un provvedimento che regalerebbe gli Atenei ai poteri forti accademico-economico-politici.
Un gruppo di Rettori, presenti e passati, si ostina a difendere il ”suo” DDL, nonostante che, finalmente, la maggioranza dei Rettori abbia sconfessato l”azione deleteria svolta a nome della CRUI dal suo Presidente, a sostegno dello stesso DDL.
I soliti baroni-opinionisti continuano a difendere il DDL confindustriale dai loro quotidiani, che hanno costantemente scritto a favore di un provvedimento che non hanno mai letto.
Tutti costoro non si sono ancora resi conto che la loro controriforma è già stata bocciata da un movimento che svilupperà le proprie iniziative per impedire la definitiva approvazione del DDL da parte del Senato e che comunque non ne consentira” l”applicazione.
Come previsto e deciso altrove, il DDL sara” approvato oggi da una Maggioranza che non c”e”, con il voto contrario di una Opposizione che non si è mai realmente opposta.
Particolarmente penoso e” stato il ruolo svolto dai ”futuristi” che prima hanno maldestramente ”giocherellato”, attraverso i ”colonnelli”, con la protesta e poi sono ”repentinamente” rientrati nei ranghi per ordine del loro ”generale” che ha tagliato corto, arrivando a tessere le lodi di un DDL che con tutta evidenza non ha mai letto: piu” realista di Confindustria! Rispetto a questo mondo di zombi, spicca ancora di piu” un movimento che ha capito bene con chi ha a che fare e che non puo” accettare che si faccia polpette degli Atenei statali per soddisfare i rapaci interessi di coloro che hanno operato, trasversalmente, in tutti questi anni per soffocare del tutto l”autonomia e la democrazia nelle Universita”.
Un movimento che vede finalmente entrare in campo alla grande gli studenti che, preoccupati per il futuro proprio e del Paese, stanno dimostrando una grande sensibilita” sociale e un profondo interesse per la cultura e per la liberta” dell”insegnamento e della ricerca; valori questi praticamente assenti tra coloro che dovrebbero essere piu” ”adulti”. Studenti veri, liberi e pensanti (altro che strumentalizzati!), che stanno dando una lezione di vita a una ”classe dirigente” che troppo spesso pensa solo alla propria sopravvivenza.
Â
2. “Guardatevi dalla sinistra!”
L”altro ieri abbiamo ancora una volta denunciato e documentato come il PD si arrampichi sui tetti e sugli specchi per tentare di nascondere al mondo universitario il proprio ruolo di protagonista nell”elaborazione di un provvedimento, che corona il lavoro di demolizione dell”Universita” statale portato avanti negli ultimi decenni dai potenti ”baroni di sinistra”, i quali hanno avuto a loro disposizione i Governi, il Parlamento e la ”grande” stampa. Anche questi potenti baroni hanno elaborato da tempo con (e per) la Confindutria i contenuti portanti del DDL. Un DDL che consentirebbe all”accademia che conta, affiancata dalle oligarchie economico-politiche, di impossessarsi del tutto degli Atenei e delle risorse pubbliche per la ricerca e l”alta formazione.
Oggi e” Marco Bascetta sul Manifesto a scrivere: “Agli studenti e ai ricercatori che si battono contro la riforma, la riesumazione televisiva di Luigi Berlinguer da parte del Tg di regime dovrebbe suonare come un serio avvertimento: guardatevi dalla sinistra!
Guardatevi da un Bersani che, dopo doverosa passeggiata sui tetti, offre alla ministra un confronto per ”correggere” le ”distorsioni” e i difetti del suo disegno di legge. Senza una spietata autocritica, senza un totale abbandono della politica universitaria e scolastica praticata per decenni dalla sinistra, senza un radicale cambio di rotta dal dirigismo ministeriale e dalle allucinazioni liberiste all”ascolto dei soggetti che costruiscono la cultura del paese e la liberta” della ricerca, neanche da quella parte c”e” da attendersi nulla di buono.”
Per leggere l”intervento di Bascetta sul Manifesto cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/11/05/ddl-mortale/
Â
Fonte: http://www.fisicamente.net/portale/modules/news2/article.php?storyid=1581.
Â
Â
‘