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Col colloquio con lo storico Franco Cardini, diamo vita a una serie di interviste con i firmatari dell”appello per un format di informazione libera lanciato da Megachip a marzo, nelle quali illustri esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo spiegano perché hanno aderito al nostro progetto.
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Quali sono stati i motivi che l”hanno spinta a sottoscrivere il progetto del nuovo format televisivo di informazione proposto da Megachip?
La firma con cui mi sono impegnato con megachip in realtà è soltanto il primo passo a cui seguiranno una serie di azioni concrete che probabilmente comporteranno lavoro volontario ed impiego di tempo e quando firmai ero ben cosciente di tutto ciò ma avevo ed ho ancora lo sguardo rivolto ad una priorità che mi interessa.
Qual è questa priorità ?
La società civile italiana è ormai disinformata ed abituata ad esserlo, questa disinformazione produce guasti sociali civili e culturali inenarrabili. Bisogna fare qualcosa non solo per informare meglio gli italiani, questo paradossalmente è soltanto un aspetto secondario del problema, bisogna fare qualcosa per riabituare gli italiani ad esigere buona informazione.
Dal suo punto di vista quali possono essere le caratteristiche di una buona informazione?
Vede, sui contenuti si discute, sul taglio sulla scelta delle notizie e i modi di fornirle ci troveremo più e più volte in disaccordo, dovremo aggiustare mediare e questo fa parte delle tante cose che dovremo fare.
Sulla base però di una condivisione degli intenti di partenza.
Ecco: se per fare una cosa di questo genere io personalmente, e solo del mio caso le posso parlare, avessi aspettato di avere l”occasione splendida, l”occasione perfetta, l”occasione irreprensibile, l”occasione inattaccabile da chiunque non ci saremo mossi mai. Sono sicuro che faremo una cosa imprecisa e piena di sbavature, faremo una cosa che lascerà perplessi molti e che lascerà perplessi anche molti di noi stessi però sono non meno sicuro che è una cosa che va fatta, che va fatta subito e concretamente ecco questa è la mia priorità .
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