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Sinnedoche: la parte per il tutto, ovvero i licenziamenti di Liberazione e la legge sulle intercettazioni. Una misera vicenda mia che riflette, con grande anticipo, quello che il regime repressivo e poliziesco di Berlusconi-Alfano sta infliggendo a quanto ci resta di democrazia: l”assalto finale alla libertà d”espressione attraverso una normativa punitiva nei confronti di giornalisti ed editori. Un assalto al quale la sinistra, il PRC e Liberazione, hanno dichiarato di voler resistere con tutte le forze. Tranne con quella che onorerebbe il debito di giustizia e libertà che Liberazione ha nei miei confronti.
Oggi mi è arrivato il precetto esecutivo per il pagamento a Liberazione di 110.000 euro, come determinato dalla sentenza d”appello. Se non pago avviene l”esecuzione forzata, pignoramento.
Alla faccia della libertà d”espressione e della libertà di stampa, palesemente violati in anticipo perfino sul provvedimento berlusconiano che oggi sta suscitando tante reazioni, con il brutale licenziamento per un articolo (sul cui contenuto oggi il PRC sostanzialmente concorda) che si opponeva alla propaganda di menzogne e diffamazioni su Cuba, Liberazione e il PRC mandano avanti una procedura che per me significa la fine dell”agibilità in quanto documentarista.
Infatti i miei documentari di controinformazione sono basati sulla mera militanza, senza alcuna componente commerciale, sono autoprodotti e autofinanziati. Quello che il giudice di prima istanza mi aveva concesso per risarcimento dei danni subiti sul piano dell”immagine, della professione ed economici, si può ritrovare nei lavori che ho fatto in giro per il mondo per diffondere un po” di verità in un ambiente intossicato dalle falsità e mistificazioni.
Grazie alla pervicacia e alla grettezza del comportamento di chi si presenta come “combattenti contro ogni censura e ogni negazione del diritto alla libertà d”espressione”, queste verità io non potrò cercarle e diffonderle più.
Vorrei che voi, che in tanti vi siete espressi in solidarietà , scrivendo a Liberazione, al PRC e firmando il mio appello, mi diceste la vostra opinione circa l”ipotesi di un mio sciopero della fame ad oltranza sotto la sede di Liberazione. Ne terrò conto nella decisione. Nel frattempo conto sull”attivazione anche del mio sindacato, la Federazione Nazionale della Stampa che, consapevole del significato della sineddoche, nella sua encomiabile battaglia contro i provvedimenti liberticidi del governo non può non vederne la connessione a questo episodio, singolo, personale, ma di significato generale.
Grazie a tutti.
P.S.: Chi volesse firmare l”appello segnalato nel mio blog, lo faccia per favore due volte. Spesso la prima non viene registrata.
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