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Era opinione diffusa che dopo la strepitosa giustificazione della comunione data a un divorziato (leggi), Monsignor Fisichella non potesse fare di meglio. E invece oggi si è superato.
Sulla bestemmia di Berlusconi il monsignore sostiene infatti che “bisogna sempre saper contestualizzare le cose”. Insomma, è vero che “non bisogna diminuire l”attenzione quando siamo persone pubbliche, ma in Italia dobbiamo essere capaci di non creare burrasche per strumentalizzare le situazioni politiche”.
Dunque, dal presidente del Consiglio Pontificio per la nuova evangelizzazione apprendiamo che a differenza dell”aborto, della fecondazione eterologa, dell”eutanasia, dei matrimoni gay, la bestemmia è valore negoziabile.
Come le escort o la denuncia dei clandestini.
Chapeau alla chiesa di Roma. Mentre i politicanti blaterano da anni di riforme, loro hanno riformato i dieci comandamenti. Senza nemmeno la lunga e noiosa procedura dell”articolo 138.
Fonte: http://bracconi.blogautore.repubblica.it/2010/10/02/il-monsignore-ad-personam/.
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