Vita da blog. Ma cos'è la libertà?

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31 Maggio 2011 - 20.36


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di Simone Santini – appelloalpopolo.it.

Spesso i blog sono interessanti luoghi di confronto e scambio di idee. Soprattutto è interessante, per comprendere certe tipologie umane, leggere e partecipare ai commenti dei blog stessi nei cosiddetti forum. In questo esperimento antropologico e letterario che ho chiamato “Vita da blog” mi riferirò al forum presente sul blog del giornalista, scrittore, politico Giulietto Chiesa, ospitato dal sito de Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/gchiesa/ ). Come un parassita sfrutterò alcuni contraddittori che ho avuto e avrò in quel forum per creare una sorta di “articolo epistolare”. Per la prima puntata, che si potrà leggere di seguito, ho usato lo scambio di messaggi tra il sottoscritto e un tal Prialo (si tratta evidentemente di un nickname) mentre commentavamo un blog di Chiesa dal titolo: “Bugie e verità, cose da non dimenticare”

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(http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/14/bugie-e-verita-cose-da-non-dimenticare/111249/). Buona lettura.

 

 

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Prialo scrive:

16 maggio 2011 alle 16:26

E pensare che alcune anime belle di sinistra, incredibilmente insieme ai legaioli, pretenderebbero di affossare la primavera araba, come già avviene in Siria. Assurdità della vita!!!

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Simone Santini scrive:

16 maggio 2011 alle 19:24

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Le “primavere” arabe andrebbero analizzate e comprese prima di essere sostenute o affossate. Tu sei così sicuro di aver compreso la loro vera natura in tutte le sfaccettature e differenze Prialo? Per te l”Egitto è uguale alla Siria e la Tunisia uguale alla Libia? E che dire di Bahrein e Yemen e Libano? E perché non accade nulla in Arabia Saudita, lo stato più oscurantista del pianeta? C”è molto da riflettere sulle “assurdità della vita”. Forse a te interessa solo schierarti, non comprendere. Lo dimostra il fatto che hai postato un messaggio che non c”entra nulla col blog in oggetto.

 

Prialo scrive:

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17 maggio 2011 alle 11:29

Solo in apparenza, Simone, il mio commento è fuori tema. E” noto infatti che le menzogne sono riferite e le dicono solo gli Americani. Gli antiamericani di professione non ne dicono mai. Gli Americani dicono solo menzogne: da Pearl Harbor, allo sbarco sulla luna, all”11 sett., alla Libia, ecc.. Gli Americani sbagliano e dicono menzogne sia quando “esportano” la democrazia, che quando aiutano gl”insorti, anche se non bruciano bandiere americane od Israeliane. Sbagliano anche quando sono gl”insorti a chiamarli disperatamente, come facemmo noi con le braghe calate nella II guerra mondiale. Uno dei più grossi problemi che ha l”Italia è che abbiamo troppa gente brava solo a criticare.

 

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Simone Santini scrive:

17 maggio 2011 alle 15:16

C”è un punto fondamentale per cui sono in netto disaccordo con te. Dici che siamo capaci solo di criticare, ebbene, desidero farti riflettere su una cosa. Vedi, il blog di Chiesa qui sopra ti dimostra che non è questione di essere antiamericani, ma che è il potere, per sua natura, quando non è democratico, a mentire. Il potere mente. Non gli americani in quanto tali, è il potere che mente. E, stranamente, i popoli il più delle volte si adagiano su quelle menzogne, fondamentalmente sanno di essere abbindolati, ma lasciano che sia. Si crea una sorta di ipocrisia condivisa. E” evidente perché il potere accetti questo stato di cose, non lo è altrettanto per i popoli. Secondo me il popolo accetta le menzogne del potere perché così si de-responsabilizza. Avere responsabilità è faticoso, è pesante, ti interroga, ti inquieta. I popoli occidentali, al contrario, si sono abituati a delegare il potere e la responsabilità attraverso il voto. Così si sentono in pace. Adesso ci pensino “loro” a far andare avanti le cose. Quindi, chi critica, Prialo, in questo caso chi si oppone alle menzogne del potere, non lo fa perché è bastian contrario, non perché è antiamericano, non perché sa solo parlare e non fare, ma perché non si adegua all”ipocrisia della menzogna, perché vuole assumersi la RESPONSABILITA” di scegliere. Perché vuole essere LIBERO. Libertà non è fare tutto ciò che vuoi finché non invadi la libertà altrui, come pensano prevalentemente gli anglosassoni, non è solo partecipazione, come diceva Gaber, è soprattutto SCEGLIERE IN MODO CONSAPEVOLE E ASSUMERE LA RESPONSABILITA” DELLA SCELTA. Finché vivremo circondati dalla menzogna, nessuno di noi potrà dirsi veramente libero. Tu con chi stai, Prialo?

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Prialo scrive:

17 maggio 2011 alle 19:13

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Parto subito dall”ultima domanda, Simone, così ci leviamo il dente: Io mi considero uno di sinistra.ma con giudizio. Non vado a cercare il pelo nell”uovo agli Americani ignorando le responsabilità degli altri.

Per il resto del commento dico che certamente l”America è criticabile; non è, e non può essere perfetta. Ma chi è più bravo e capace si faccia avanti al momento del bisogno.
Ed è proprio in occasione della crisi libica che abbiamo visto quanto sono bravi e capaci tutti gli altri, europei in particolare. Del resto le critiche all”America non sono nuove, si ebbero perfino col famoso piano Marshall, per ricostruire l”Europa dopo la guerra. Se ci siamo messi in piedi lo dobbiamo soprattutto a quel piano. Ma anche lì ci furono critiche a non finire. Bisogna prenderne atto, per quanto l”America possa fare, ci sarà sempre qualcuno che avrà da ridire.
Qualcuno pretenderebbe perfino che essa si muova solo dietro precisi ordini dei cosiddetti alleati: un po” come tenerla al guinzaglio ed utilizzarla al momento opportuno. Incredibile!

 

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Simone Santini scrive:

17 maggio 2011 alle 19:46

Siamo su due piani diversi, Prialo. La mia domanda “tu con chi stai?” non era certo determinata dal desiderio di sapere se sei (ti consideri) di destra o sinistra. Sai quanto me ne fre-ga! (perdona l”espressione). La domanda voleva avere un peso ben diverso, ovvero, ma tu, visto che parli di considerare anche le responsabilità degli altri, sei disposto ad assumerti la responsabilità della libertà? sei disposto a vedere il matrix che ci circonda? scegli la pillola blu o la pillola rossa? pensi che gli americani nel ”43-”45 ci hanno liberati o conquistati (liberandoci)? L”Iraq è stato liberato o conquistato? In Libia c”è solo un popolo che cerca la libertà o c”è (anche) una insurrezione armata che risponde a linee (internazionali) di puro e semplice potere?

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Ma queste sono domande retoriche su cui non cerco nemmeno risposta. Una domanda non retorica e su cui mi piacerebbe una risposta è invece questa: ritieni che l”Europa debba dichiararsi militarmente neutrale, dotarsi di un sistema di difesa indipendente, ed uscire dalla Nato? O ti va bene così com”è?

 

Prialo scrive:

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18 maggio 2011 alle 08:07

Aaahhh, che peccato, Simone, che non te ne freghi nulla che io sia di sinistra e con buon giudizio! Fatto peraltro già prevedibile fin dal tuo commento delle 15,16. Ma se è il nocciolo di tutta la facenda! Ma se è il discrimine che distingue la normale critica, dal fazioso antiamericanismo! Vedi, Simone, tu fai delle ampie circonvoluzioni nelle quali dimentichi la grossa responsabilità altrui, per giungere alla scontata conclusione che la colpa è sempre degli Americani. Questo è il dramma di quelli che ragionano filosofando alla tua maniera. Dimentichi di proposito, e questo è il grave, che gli Americani sono sempre intervenuti per salvare il sedere agli altri. Ed in tali operazioni hanno profuso miliardi di dollari e milioni di vite umane. A fronte di ciò li si critica se tentano di recuperare le enormi spese, non potendo recuperare le vite. Potrebbero starsene tranquilli a casa loro, che lì nessuno li minaccia, ed invece sono costretti ad intervenire dai piagnistei altrui. Risolto poi il problema li si critica fino all”offesa. Roba da pazzi! E” evidente che nel 43-45 ci hanno salvato il sedere da Hitler, cosa che non finiremo mai di apprezzare, e poco importa se poi tentano di recuperare gli enormi esborsi di denaro ai quali sono costretti. Questa è la sola verità! E se quel delinquente di Saddam non avesse invaso il Kuwait, mettendo a rischio intere economie mondiali, gli Americani non sarebbero stati costretti ad intervenire di gran carriera. O si pensa che il problema sarebbe stato risolto dai sofismi degli europei? Ridicolo! E se quell”altro delinquente di Gheddafi, ora quasi vezzeggiato, non prendeva a cannonate la sua gente, non succedeva nulla. Qui è peraltro da ricordare il profilo basso tenuto dagli Americani e sempre la barbina figura degli Europei. Si ricorda infine che gli Americani devono tenersi alcuni dittatori, a causa della minaccia mortale del fondamentalismo islamico. Dunque, Simone, meno filosofia politica e più realtà di ragionamento.

 

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Prialo scrive:

18 maggio 2011 alle 13:02

Gli Americani hanno il triste destino di essere l”unico popolo al mondo accusato di farsi da soli stragi ed attentati di varia dimensione e di mentire in ogni occasione: Da Pearl Harbor, allo sbarco sulla luna, all”11 sett., all”Iraq, al Kuwait, ecc.. La dietrologia impazza ad ogni occasione.
Forse, per rimettere un po” le cose a posto, dovrebbero lasciar cucinare nel loro brodo coloro che gli chiedono aiuto.

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Simone Santini scrive:

18 maggio 2011 alle 15:06

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Sono contento che la pensi così! Quindi, conseguentemente, saresti del tutto d”accordo se l”Europa proclamasse la sua neutralità militare, costituisse un sistema di difesa autonomo ed indipendente, e tutti i paesi europei uscissero dalla Nato?!? Sarei curioso di una tua risposta in merito, visto che altrove hai eluso la domanda. Se ti va, beninteso, si sta amabilmente chiacchierando.

 

Prialo scrive:

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18 maggio 2011 alle 16:59

Lungi da me il proposito, Simone, di eludere le tue domande, è che a volte evito per brevità.
Ma, tornando al punto, io sarei felicissimo, più che felice, che l”Europa costituisse un sistema autonomo e credibile di difesa, che funzionasse ovviamente con univocità d”intenti; così come mirabilmente funziona quello americano. In tal caso non ci sarebbe alcun motivo di rimanere dentro la Nato e potremmo anzi dimostrare al mondo intero quanto siamo bravi.

Ovviamente, perché ciò sia possibile, occorre che si verifichi quella quisquilia, si fa per dire, della univocità nelle decisioni politiche. Ora, devo dirti la verità, è più facile che io vada a piedi sulla luna, piuttosto che l”Europa raggiunga simile perfezione. Non so se sono stato chiaro, Simone!

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Simone Santini scrive:

18 maggio 2011 alle 20:42

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Altroché Prialo, sei stato chiarissimo! Siamo d”accordo e anche tu, come me, dovresti aderire a un movimento politico che contiene queste tesi, che sono strategiche, nel suo programma. Però mi sorge un dubbio. ma secondo te, se un simile processo si verificasse, o quanto meno avviasse, gli americani ne sarebbero felici oppure farebbe di tutto per impedirlo?

 

 

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[Dopo di ciò, il buon Prialo non ha più risposto. Peccato. Si era arrivati al dunque… E” dura la vita da blog!]

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