‘
Al voto! Al voto! Dopo il pronunciamento della Cassazione si schiude, per tutti gli italiani desiderosi di una svolta, l”opportunità di riprendersi una fetta di democrazia. E attraverso il voto. Questo mi pare un punto, poco discusso ma fondamentale, della questione referendum. Il fatto che mediante gli strumenti formali della nostra democrazia esausta si possa ancora dare un segno di partecipazione vera, mi sembra fondamentale. Anche il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo è sceso nell”agone politico, dopo aver dismesso almeno in parte il linguaggio dell”antipolitica, perché è solo all”interno delle Istituzioni che può affermarsi un”alternativa costruttiva al sistema.
Ma, si intenda bene, la svolta che per molti si tinge di risvolti antiberlusconiani (ben vengano in tal caso se spingessero milioni di persone a votare: “Il Quorum è Tutto” oseremmo dire se fossimo dei pubblicitari smaliziati) va ben oltre, disegnando uno scenario di vera riappropriazione della politica.
Che votare diventi una gioia e una passione, soprattutto in attesa di nuovi soggetti politici rigorosamente esterni alla Casta nelle sue declinazioni di centro, destra e sinistra. Ma affinché questo auspicio si realizzi serve la capacità di superare lo sconforto e il qualunquismo.
Trent”anni di totalitarismo neoliberista hanno infatti diffuso la sensazione che tutto sia già deciso, che i potenti comunque cambieranno le carte in tavola.
Il voto al referendum, per intenderci, viene associato da alcuni nostri concittadini all”inutilità di esprimere qualunque voto, realizzando in tal modo il peggiore degli astensionismi. Crediamo, al contrario, che il possibile raggiungimento del quorum rappresenti l”occasione per un risveglio autentico delle coscienze e un netto segnale di critica all”attuale ceto politico; lo stesso che fingerà di aver raccolto un nuovo successo popolare se gli elettori si mobilitassero in massa. Eppure, noi crediamo, non sarebbe questo il senso di un”ampia vittoria dei Sì. Il voto che ci aspetta potrebbe diventare il primo grande voto contro la Casta delle privatizzazioni e della svendita dei beni comuni.
Allora tutti al voto! E che inizi il passaggio verso una nuova rappresentanza politica all”altezza della Transizione.
Â
‘