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di Debora Billi – Crisis.
Leggo anch”io con un certo divertimento l”articolo del Washington Blog tradotto ieri da Megachip: “I guru della finanza prevedono una guerra mondiale a breve”. Cosa c”è di divertente, qualcuno obietterà . Beh, anzitutto che i guru della finanza ancora si avventurino a fare delle previsioni: gli stessi che non avevano neppure previsto il crac bancario che si stava dipanando sotto il loro naso, e che alla parola “derivati” fingono di capire burro e yogurt.
Come funziona la loro analisi predittiva? Sempre allo stesso modo, fedeli alla linea: con i cicli. Cicli economici, cicli finanziari, e ora cicli di guerra. Fanno un bel grafico, contano i su e i giù, proiettano, e lanciano moniti internazionali. Che raramente si verificano e se lo fanno, sospetto, è per mera combinazione.
Fantastica poi la dichiarazione di una altro di questi geni della palla di vetro, che allarmatissimo e con toni apocalittici dichiara:
Ci sarà una grande guerra che comincerà a cavallo fra 2012 e 2013, e che porterà l”indice Dow a 5.000 punti.
Siamo francamente terrorizzati ad una simile prospettiva. Mai vorremmo che si scatenasse una guerra la cui principale vittima sia il Dow Jones. Persino noi pacifisti saremmo disposti a tutto per impedire una simile efferatezza: corro quindi a lucidare il Garand del nonno.
LINK UTILI:
- Guerre 2012: attacco al Mediterraneo
- Oggi la Libia, domani Wall Street
- Wall Street Journal: “Fate scorta di generi alimentari”
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Fonte: http://crisis.blogosfere.it/2012/11/guerre-difenderemo-il-dow-jones-a-prezzo-della-vita.html.
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