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Un battaglione di spietati killer mediatici pronti ad uccidere la verità pur di salvare le fantasie oniriche della gloria del Capo. Altro che Struttura Delta!
Spectre 2 la vendetta. Chi si è inventato la «struttura Delta» agli ordini di Berlusconi era certamente un collega accanito lettore di Spy Story alla Fleming. Ora altri giornalisti narrano che quella sorta di “Spectre”, creata dell”arci-cattivo redivivo, sia tornata ad operare. Un battaglione di spietati killer mediatici pronti ad uccidere qualsiasi verità pur di salvare le fantasie oniriche della gloria del Capo. Secondo una fonte, la “Base operativa” della Spectre mediatica sarebbe Arcore. Secondo i servizi segreti concorrenti, il nucleo di fuoco si annida in via del Plebiscito a Roma. Comunque si preparano momenti epici sul fronte combattente del giornalismo politico, eroe disconosciuto sul fronte delle guerre feroci tra la roccaforte di Palazzo Chigi e le trincee di Montecitorio. Come i nonni sul fronte terribile dell”Isonzo.
Distrazione di massa. Verranno schierate truppe dotate di armi convenzionali, con le mitraglie Tv: quelle che possiede e quelle che ancora controlla attraverso i suoi infiltrati in campo formalmente neutrale.
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Sempre in azione i gruppi di guastatori volenterosi ma di scarsa efficacia della fanteria stampata. Ma come altri prima di lui, Silvio giura di possedere l”Arma Segreta. L”ordigno in grado di sovvertire anche il più feroce sondaggio a lui avverso. Dopo le V2, il Web! L”arma segreta copiata di sana pianta dall”inusitato e imprevisto fronte avversario. Azioni di commandos da brividi, ci riferisce una spia, di fronte alle quali la barzelletta delle Parlamentarie di Grillo, non meriteranno neppure una citazione nella storia della politica del terzo millennio e del quinto Berlusconi in gara col settimo Andreotti.
Soffietti e bufera. Un infiltrato dell”ex Kgb rivela di un vertice convocato dal Cavaliere-Spectre nella residenza romana di Palazzo Grazioli giorni addietro, per mettere a punto l”avvio della campagna elettorale. Prima di dare ordine al maggiordomo Alfano di comunicare a Parlamento e Quirinale (i fastidi della democrazia!) che lui aveva deciso la fine del governo Monti. O meglio, di bruciare tutti sulla sua specialità : raccontare balle elettorali. E allora prepariamoci all”invasione. “Inviti” molto obbligati ovunque, a partire dal suo più fedele Press Agent, Bruno Vespa. Il 12 dicembre a Roma, per chi abbia da farsi perdonare qualche infedeltà recente. Compri un libro a Vespa e ottieni l”assoluzione. Dal Tg1, costretto da Gubitosi verso più dignitose neutralità , caccia all”acquisto anonimo attraverso Amazon.
Kamikaze sacrificali. Capimanipolo della nuova Spectre d”assalto, narrano i bene informati, saranno i soliti Alfano, Verdini, Bondi, Letta, Bonaiuti, Gasparri, Cicchitto, oltre al fantasma del presidente del Senato Renato Schifani. Dopo la toppa Formigoni-Trota-Minetti, per la regione Lombardia -narrano voci non controllate- si parla dell”accoppiata (politica) Maroni-Gelmini. Anche se sono ben altri i nomi in discussione. Visto che il “Montepremi parlamentare” a disposizione del Rais è meno della metà , forse un terzo, dell”antico capitale sperperato nell”ormai moribonda legislatura. In attesa della decisiva “prova video” – esame richiesto per le prossime candidature (troppe delle quali a rischio) – l”azione preliminare decisiva tocca ai kamikaze sul fronte crudele della sfida mediatica.
Centrodestra italiano. All”armi, all”armi, è il grido di guerra. Verifica di fedeltà indiscussa già dall”elenco dei convocati. Tutta la Mediaset che conta (salvo i figli ed eredi che non contano) e l”esclusione di Clemente Mimun del Tg5. In Rai, i più accorti, già preparano una separazione consensuale con Augusto Minzolini da contrattare al ribasso. Tra presenti al primo vertice mediatico, non poteva comunque mancare una spia, pronta a raccontare che la nuova creatura Spectre si chiamerà , “Centrodestra italiano”. Strategia d”attacco, sintetica ma efficace: contro il “governo delle tasse”. Proposte di risanamento economico e di rilancio produttivo? Irrilevanti. Basta spread, basta Imu, basta Ue, basta Merkel, basta sacrifici. Per salvarci dall”incubo Grecia e Spagna basterà l”Unto del Signore.
Pulitzer lecca lecca. Segnali di ciò che ci aspetta da qui a marzo? Tg5 in coincidenza con l”annuncio del ritorno dello Spettro: servizio marchetta da premio Pulitzer dei lecca lecca. Le tappe del Berlusconi premier. Trascrizione fedele di altri attenti osservatori: “Negli anni dei governi guidati da Berlusconi sono state varate diverse importanti riforme”. Quelle sfuggite a Monti-Fornero, tipo il bonus bebé o l”abolizione dell”Ici. Salvo pagare pegno poco dopo. Lecca lecca talmente esagerato da provocare la reazione della stessa redazione del Tg5 che martedì s”è convocata in assemblea per cercare di salvare il salvabile della loro professione, generalmente alta, e della loro dignità personale. Spectre non bada, i suoi Kapò vigilano, i Killer mediatici mostrano le armi, ma il monolite sembra scosso.
Dopo Grillo, cavallette. Ed ora la rivelazione scoop di Globalist. Avete presente l”eminenza grigia di Beppe Grillo nella gestione del suo Movimento-Partito-Web? Gianroberto Casaleggio, 58 anni da Milano, co-fondatore, assieme a Beppe Grillo, del MoVimento 5 Stelle di cui è definito il “guru”. Ed ecco a voi il Santone del web anti Grillo e anti Bersani: Antonio Palmieri, anche lui da Milano, 51 anni, deputato a rischio rielezione, che così spiega il suo incarico: “Attualmente sono responsabile internet e nuove tecnologie del Pdl. Oltre al sito del partito, www.pdl.it, coordino il portale www.governoberlusconi.it (chiuso nel frattempo, NdR), www.forzasilvio.it, il network ufficiale dei sostenitori di Silvio Berlusconi e la nostra presenza nei social media”. Ecco a voi cosa ci aspetta per tre mesi.
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