MUOS come imposizione militare? Resistere!

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8 Gennaio 2013 - 22.16


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Per la ministra Cancellieri la costruzione del Muos a Niscemi deve essere imposta con le forze armate?

Comunicato del COORDINAMENTO REGIONALE DEI COMITATI NO MUOS.

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La decisione del ministro dell”interno Cancellieri di dichiarare il sito dove dovrebbe sorgere il MUOS di interesse strategico per la difesa militare della nazione e dei nostri alleati è un vero golpe politico-istituzionale. 

Con questo atto si apre la strada alla repressione manu militari della crescente mobilitazione delle popolazioni e dei Comitati No Muos che da tempo si oppongono all”installazione del devastante sistema di morte delle forze armate USA e alla militarizzazione dei nostri territori.

Da quasi 50 giorni centinaia e centinaia di cittadini di Niscemi e delle zone circostanti si alternano nel Presidio permanente No Muos di c/da Ulmo nei pressi della stazione di telecomunicazioni militari Usa per impedire il transito dell”autogru (della ditta Comina Srl di Belpasso) e dei mezzi pesanti utili a completare l”installazione delle 3 micidiali parabole. In queste settimane il Presidio permanente No Muos è diventato un prezioso laboratorio di democrazia diretta e di socializzazione di differenti esperienze politico-culturali e di rapporti umani.

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Il Presidio ha dato luogo a numerose iniziative (musicali, artistiche,sportive), ma soprattutto, grazie all”eroico impegno degli attivisti No Muos, si sono messe in pratica vere e proprie azioni dirette di blocco e rallentamento dei mezzi che lavorano nella base della morte.

Secondo il ministro Cancellieri il modo migliore per affrontare una drammatica vicenda che da decenni ha stuprato la riserva Sughereta, danneggiato la nostra salute e contribuito a compiere crimini di guerra contro l”umanità sarebbe quello dell”uso dell”esercito in funzioni di ordine pubblico e per reprimere la legittima protesta popolare. La ministra “tecnica” di un governo ormai dimissionario – a 45 giorni circa dal rinnovo del parlamento – sceglie di violare apertamente la Costituzione (art.11) che ripudia la guerra, impedendo che si accertino nelle sedi istituzionali le innumerevoli violazioni di legge nelle procedure di autorizzazione. E lo fa utilizzando una norma di stampo autoritario-fascista, forse nell”estremo tentativo di impedire che le mobilitazioni popolari contro il MUOS crescano ancora di più, consolidando anche nel martoriato Sud un nuovo fronte di Resistenza come in Valsusa con il movimento NoTav.

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Il 28 Dicembre abbiamo avuto un”incontro all”Assemblea Regionale Siciliana con l”assessore all”ambiente Lo Bello. Il confronto deve proseguire purché sia utile a raggiungere in tempi immediati la revoca da parte della Regione, in autotulela, di tutte le autorizzazioni concesse per i lavori all”interno della Sughereta. Da parte nostra comunque, continuerà la lotta contro il progetto di guerra e di devastazione ambientale e del benessere dei cittadini. Già a partire dai prossimi giorni lanceremo un calendario di mobilitazioni che si articoleranno a livello locale, regionale e nazionale.

No al Muos, No alla guerra, via le basi Usa dalla nostra terra !

 

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Niscemi, 8-1-2013

COORDINAMENTO REGIONALE DEI COMITATI NO MUOS

 

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