Bertorotta (M5s): in Rai troppa informazione asservita

Intervista alla senatrice: Di Natale licenziato dal Tgr sicialiano perché scomodo. Mentre al Tg2 impazza la Brambilla e tutti tacciono.

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27 Giugno 2013 - 14.52


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di Emanuele Conegliano

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Senatrice Bertorotta, lei giovedì scorso, 20 giugno – proprio nello
stesso momento in cui, in un sala della Camera, si teneva l”incontro
promosso da Move On Italia in cui, alla presenza e con il sostegno del
presidente della Vigilanza Fico, veniva lanciato un tavolo di lavoro
Parlamento società-civile per una Rai indipendente al servizio della
libertà d”informazione – chiese la parola nell”aula del Senato per un
intervento che non si può certo considerare di routine. Lei con parole
chiare (Globalist ne ha pubblicato il testo integrale) ha
sollevato il caso del giornalista di Tgr Sicilia Angelo Di Natale,
licenziato dopo avere denunciato – sono parole Sue, pronunciate
nell”aula di palazzo Madama – una serie di episodi e comportamenti che
gettano un”ombra preoccupante sulla gestione dell”informazione pubblica.

Da cosa è nato il suo intervento?

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La vicenda mi era stata segnalata da nostri attivisti e militanti del
M5S di Modica che ne erano a conoscenza in quanto il caso ha fatto molto
clamore proprio per le modalità sospette con cui è stato punito e fatto
fuori un giornalista che nel territorio è da tutti come conosciuto come
molto serio, professionalmente stimato, eticamente portato ad
interpretare compiutamente i doveri del Servizio pubblico. Ho raccolto
le informazioni sufficienti e mi sono resa conto che da diversi anni il
dott. Di Natale conduceva una battaglia per la moralizzazione del
servizio pubblico, contro la pratica della pubblicità occulta, per la
qualità del prodotto e contro una gestione di Tgr Sicilia non conforme
agli interessi dei cittadini-utenti. Il rischio, purtroppo molto
fondato, è che ci si trovi di fronte ad un licenziamento ritorsivo e per
questo motivo ho chiesto in Parlamento che si facciano le opportune
verifiche perché i fatti gravi denunciati da Di Natale meritano
approfondimenti ed indagini incisive ed esaurienti a tutela
dell”immagine della Rai.

Lei ha sollevato il caso anche a tutela di tutti i giornalisti liberi e indipendenti. Ce ne parli.

Noi di M5s siamo contro a quelle forme di giornalismo meschino e
condizionato, per questo ho detto che licenziare in tronco un
professionista che denuncia gravi comportamenti nella gestione di un
delicatissimo servizio qual è la pubblica informazione ha il sapore di
una minaccia e di un avvertimento nei confronti di tutti gli altri
dipendenti.

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Ha poi espresso solidarietà a tutti i giornalisti che credono nel diritto-dovere di informare con responsabilità e libertà.

Si e ciò, detto da una parlamentare del M5s, non è affatto una cosa
strana. Anzi è la prova, coerente, che la battaglia condotta anche su
questo terreno dal M5S è nell”interesse di tutti i cittadini e non a
protezione di interessi e posizioni di parte. Per questo, proprio
sollevando il caso Rai-Sicilia, ho espresso il convincimento che
l”informazione debba essere critica e libera da condizionamenti di
qualsiasi natura e ho anche detto che il M5s difenderà sempre i principi
di verità, responsabilità, etica e deontologia professionale
giornalistica e, nel caso specifico, i doveri del servizio pubblico
dell”informazione.


Ora che risposte si attende?

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Ho chiesto indagini approfondite e verifiche serie. Martedì scorso la
Commissione di Vigilanza ha tenuto la sua prima riunione e altre ne
seguiranno nei prossimi giorni per avviare un confronto serrato,
attraverso l”audizione dei vertici Rai, sulla trasparenza della
gestione. Credo che il caso, già all”attenzione di diversi componenti
della Vigilanza, sarà oggetto di interventi anche in questa sede. Del
resto il presidente Fico sta orientando la sua funzione all”insegna
della trasparenza. Sono certa che le risposte e i chiarimenti verranno.
Confido nel lavoro dei miei colleghi e nel buon senso degli altri
parlamentari appartenenti alle altre forze politiche.

In questi giorni il Parlamento si è misurato con la difficoltà di
assumere una posizione chiara sugli F35. Martedì il Tg2, testata del
servizio pubblico, ha trasmesso un servizio che è sembrato uno spot in
favore della spesa miliardaria degli F35 che … avrebbe il vantaggio di
dare lavoro ai giovani.

Al di là del servizio che lascia intravedere un certo orientamento
politico, noi, del M5s, siamo ovviamente contrari al mantenimento del
programma degli F35 e faremo di tutto per far valere la nostra
posizione. In ogni caso trasmettere simili servizi – soprattutto in
momenti come questo in cui la battaglia politica è piuttosto accesa –
significa falsare i termini della realtà e soprattutto ingannare i
cittadini-telespettatori. A mio giudizio è compito del servizio pubblico
ma anche del sistema complessivo dell”informazione non indurre i
cittadini utenti ad assumere delle posizioni predefinite, bensì fornire
con onestà e nel rispetto della verità tutti gli elementi utili affinché
questi possano formarsi il proprio libero convincimento.

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A proposito di Tg2, in questi giorni è andato in onda il centesimo
servizio-spot inneggiante alle qualità morali della Brambilla, come
fosse l”unica “animalista” del mondo.

Anch”io sono animalista ed anche vegetariana, eppure non compaio così
spesso, sarà perché sono del Movimento 5 Stelle? No, in realtà perché
non apprezzo, anzi disdegno quelle forme di informazione asservite ad
interessi particolari, non credibili e non degne di un Servizio
pubblico. Posso solo dire che il M5S si farà sentire e in Commissione
Vigilanza pretenderà spiegazioni e garanzie di tutela del diritto dei
cittadini-utenti ad un”informazione autorevole, onesta, seria, e non
falsata.

Fonte: http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=46032&typeb=0&Bertorotta-M5s–in-Rai-troppa-informazione-asservita.

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