Un modesto invito all'Ultradadaismo

In margine alla mostra del dissidente fiscale cinese Ai Wei Wei, ci onoriamo di presentare un autentico monumento all’arte contemporanea... [M. Martinez]

Un modesto invito all'Ultradadaismo
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13 Febbraio 2017 - 15.20


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di Miguel Martinez

In margine alla mostra del dissidente fiscale cinese [url”Ai Wei Wei”]http://kelebeklerblog.com/tag/ai-wei-wei/[/url], ci onoriamo di presentare un autentico monumento all’arte contemporanea [ndr: quello rappresentato in copertina].

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Siamo all’Orange County Art Museum in California, il solito pezzo di lego senza finestre rovesciato sulla campagna automobilizzata.

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Questa volta hanno invitato un tale Richard Jackson, che si definisce neodadaista, e che ha avuto, evidentemente, via libera di fare quello che voleva, grazie a quei complessi algoritmi che stabiliscono il prezzo di un artista (no, inutile che ci speri, il gabbiano disegnato da tua figlia quattrenne non è arte).

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Pur apprezzando questa forma di neodadaismo e condividendone in pieno il messaggio, ci sembra che manchi qualcosa: il Museo avrebbe potuto aggiungere un tocco di ultradadaismo, rifiutandosi di pagare il signor Jackson. Che avrebbe aperto un dibattito molto thought provoking sul Valore dell’Arte.

Ma a ogni trasgressione, c’è un unico ma invalicabile limite, definito dalla santità del Denaro e della Proprietà.

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Coi fanti, si scherza volentieri, ma i santi si lasciano rigorosamente in pace.

(12 febbraio 2017)

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[url”Link articolo”]http://kelebeklerblog.com/2017/02/12/un-modesto-invito-allultradadaismo/[/url] © Miguel Martinez.

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