Sindacati di base: unificare le lotte per non pagare la crisi

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22 Ottobre 2009 - 18.28


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di Anna Maria Bruni – dazebao.org.

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“Unire la lotta” è” lo slogan di convocazione dello sciopero generale di 24 ore di venerdi 23.

La piattaforma della giornata di lotta.

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Unità di intenti fra le diverse organizzazioni

 

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ROMA – Patto di base alla prova dello sciopero generale. Tempo permettendo, la manifestazione nazionale di domani a Roma, indetta da Rdb-Cub, Confederazione Cobas e Sdl intercategoriale con il supporto di altre sigle legate al percorso di confederazione come Snater e Orsa, si preannuncia un altro successo della mobilitazione di una larghissima fetta di lavoratori del pubblico e del privato.

 

Ma non solo, perché la giornata di mobilitazione è stata indetta su parole d”ordine che unificano le sfere della vita delle persone, quindi non solo lavoro, ma anche casa, istruzione, servizi, beni comuni, immigrazione, democrazia sindacale. “Unificare le lotte per non pagare la crsi”, è lo slogan di convocazione, ed è il perno sul quale il patto di base, sempre più consolidato, ha trovato un”unità di intenti e una strategia d”azione.

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E” la piattaforma stessa dello sciopero a chiarirne i punti: blocco dei licenziamenti e riduzione d”orario a parità di salario, aumento di salari e pensioni e introduzione del reddito minimo garantito, aggancio di salari e pensioni al reale costo della vita, cig all”80% di salario e reddito anche per i lavoratori atipici con mantenimento del permesso di soggiorno per gli immigrati, abrogazione della Bossi-Fini e del pacchetto sicurezza, per la sicurezza sul lavoro, delle scuole, e dei trasporti, sono i punti che riguardano il lavoro. Energia e beni comuni: sostegno alle energie rinnovabili, riassetto idrogeologico, contro il nucleare, la privatizzazione dell”acqua e l”incenerimento rifiuti. Scuola: no al taglio di posti, classi e orari e ritiro del decreto Aprea, tempo indeterminato per i precari e reinternalizzazione servizi. Casa: 1 milione di alloggi popolari, utilizzo case sfitte, ristrutturazione e requisizioni del patrimonio immobiliare, blocco degli sfratti, canone sociale. Pensioni: diritto di uscita immediata dai fondi pensione chiusi e contro l”aumento dell”età pensionabile delle lavoratrici del pubblico impiego, e ritiro della riforma Brunetta per tutto il settore. Democrazia sindacale: diritto di sciopero e fine del monopolio Cgil, Cisl, Uil sulla rappresentanza e i diritti sindacali, contro la pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare, pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori, rappresentanza elettiva democratica sui posti di lavoro e a livello regionale/nazionale.

Le organizzazioni di base – si legge nella nota stampa di convocazione – ritengono indispensabile una forte risposta alla valanga di licenziamenti in corso, ai massicci tagli alla scuola pubblica con l”espulsione in massa dei precari, alla chiusura di aziende, alla ipotesi di gabbie salariali e all”attacco al contratto nazionale” oltre che “alla xenofobia e al razzismo che il governo sta spargendo a piene mani”. “Generalizzare ed unificare le lotte in corso nella scuola, nelle fabbriche, nelle aziende e negli uffici, sono quindi gli obbiettivi immediati dello sciopero generale”, prosegue la nota, la cui piattaforma “rappresenta un ampio ed esauriente programma sul quale costruire mobilitazione, lotta, organizzazione e consenso, fornendo un alternativo e concreto strumento in mano ai lavoratori e alle lavoratrici”.

Il Coordinamento Precari Scuola ha aderito e promosso l”adesione allo sciopero nelle scuole coinvolgendo tutto il mondo della scuola e dell”università “affinché partecipi in maniera compatta – si legge nel loro comunicato – alla manifestazione che si terrà a Roma”. “Insieme agli studenti universitari, ai coordinamenti dei genitori e ai ricercatori – prosegue la nota – i precari del CPS intendono promuovere la partecipazione al corteo con uno spezzone unitario degli studenti e dei lavoratori della conoscenza”.

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Circa 60-70 pullman partiranno da tutta Italia alla volta di Roma, oltre che un treno da Milano (dove è previsto anche un presidio locale per chi non avrà avuto la possibilità di spostarsi), una nave da Palermo e un charter da Cagliari. Gli organizzatori non vogliono comunque fare previsioni sui numeri; visto il tempo matto, dicono, meglio incrociare le dita. Adesioni sono arrivate da parte del Prc e del Pdci.

Fonte: www.dazebao.org.

 

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