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ROMA – Il corteo sindacale organizzato dai comparti della Conoscenza e della Funzione Pubblica della Cgil, partito da piazza della Repubblica, ha raccolto migliaia di persone giunte nella capitale da tutta la penisola.
Secondo il segretario organizzativo della Flc-Cgil, Maurizio Lembo sono oltre 100mila le persone a sfilare per le vie della capitale.
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Il corteo si è mosso con un leggero ritardo proprio per aspettare le migliaia di persone arrivate con i treni dopo aver viaggiato per tutta la notte. Un sacrificio che molti hanno affrontato proprio per il clima di esasperazione e d”incertezza che sono costretti a subire ogni giorno. “Ho viaggiato tutta la notte – ci ha detto Franco arrivato da Bari – non avrei mai rinunciato a questo importante appuntamento. Sono arrivato fin qui per difendere la mia dignità di lavoratore, ma soprattutto per riaccendere la speranza alle generazioni a venire, che assieme a noi stanno pagando il prezzo più alto di questa crisi.
Intanto anche il serpentone degli studenti e dei precari dell”Università è partito da Piazzale Aldo Moro e sta per incrociare il corteo sindacale che si dirigerà verso la Piazza del Popolo. “Forbice perde! Perdiamo tutti con i tagli, senza cultura il nostro Paese scende e ci manca il futuro!” è uno degli slogan scelti in questa giornata di lotta proprio per ricordare i tagli in atto nei confronti della scuola, dell”università e della ricerca. “Lo sciopero e la manifestazione di oggi sono una risposta democratica alla regressione politica e culturale in cui il capo del governo sta gettando il Paese con la mortificazione delle istituzioni e della Costituzione repubblicana” – ha commentato Mimmo Pantaleo, il Segretario Regionale della CGIL. “Una partecipazione davvero straordinaria” ha detto Guglielmo Epifani osservando la straordinaria presenza di lavoratrici e lavoratori. “Quella di oggi non è una manifestazione politica ma sindacale” – ha ribadito il numero uno della Cgil. – Si chiede il rispetto dei contratti pubblici. L”obiettivo è il rilancio della scuola e del lavoro e questo è un obiettivo sindacale. Il governo, piuttosto, risponda sul merito”.
Dello stesso avviso anche il segretario della FP CGIL Carlo Podda che non lesina critiche al premier: “Berlusconi vuole abbattere il lavoro pubblico e noi ci opporremo a questo. Siamo in piazza per difendere la Costituzione e ci opporremo al tentativo di cambiarla”. Presente al corteo anche il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, segretario del Pd: “Laddove i lavoratori si muovono per sollevare dei problemi veri, noi dobbiamo essergli al fianco, perchè la questione sociale si lega a quella democratica. E come abbiamo visto ieri – ha aggiunto Bersani riferendosi alle esternazioni di ieri del presidente del Consiglio – siamo sempre costretti a stare sui problemi suoi e mai sui nostri.”
Nel frattempo l”avanzata della testa del corteo continua lentamente mentre i manifestanti intonano canzoncine contro l”attuale governo di Berlusconi, contro la finanziaria e lo scudo fiscale. “Sono veramente arrabbiato – ci dice un manifestante -. Ci sentiamo presi in giro da questo governo che con le sue promesse sta annegando intere famiglie, impossibilitate ormai ad avere una vita dignitosa. Per non parlare della Finanziaria che alla fine colpirà solo la pubblica amministrazione e i lavoratori. Come sempre si cerca di far pagare la crisi ai più deboli.”
L”adesione allo sciopero
Secondo le prime stime diffuse dalla Fp-Cgil l”adesione allo sciopero di oggi è stato tra il 50% e il 60%. Lo ha reso noto il segretario generale del sindacato Carlo Podda. Per quanto riguarda i lavoratori della Conoscenza, l”adesione, secondo quanto riferito dal segretario organizzativo Maurizio Lembo ha raggiunto il 30%.
Il corteo milanese. Oltre 70mila persone
Secondo gli ultimi dati forniti dall”organizzazione sindacale, a Milano sono oltre 70mila im manifestanti arrivati dall”Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle D”Aosta e dal Veneto che hanno manifestato a fianco della Funzione Pubblica della Cgil contro la riforma Brunetta del pubblico impiego. Lo ha reso noto il segretario regionale della Fp-Cigl di Milano, Vincenzo Muriello, durante il suo intervento dal palco milanese. Muriello ha spiegato che “con noi in piazza ci sono anche gli studenti”.
Il segretario nazionale Fabrizio Fratini ha spiegato che “la riforma del ministro Brunetta non funziona. Siamo noi quelli che vogliono far funzionare la pubblica amministrazione e i servizi. Quelle di Brunetta – ha aggiunto Fratini – sono solo mosse propagandistiche che non hanno risolto il problema, la nostra battaglia è nell”interesse di tutti, per i diritti dei lavoratori pubblici e per la qualità dei servizi erogati ai cittadini. Oggi – ha concluso l”esponente sindacale – solo i lavoratori pubblici garantiscono l”esercizio dei diritti costituzionali, noi siamo i veri alleati dei cittadini”.
I manifestanti sfilano anche a Napoli
A Napoli sono arrivati questa mattina 10 pullman organizzati dalla Cgil Calabria e a ritmo di slogan di protesta i lavoratori del pubblico impiego hanno manifestato la loro contrarietà a una legge finanziaria che, secondo la Cgil, non prevede i rinnovi dei contratti pubblici; i tagli del salario accessorio e le decurtazioni per assenza malattia; il diritto al contratto nazionale e la stabilizzazione dei precari.
Ad essere messo sul banco degli imputati è il ministro Brunetta e la sua riforma: il sindacato chiede la stabilizzazione contrattuale del personale pubblico precario, lo stanziamento in Finanziaria per il rinnovo dei contratti con aumenti di 150 euro per il triennio 2010-2012 e contesta le decurtazioni in busta paga in caso di assenza per malattia. Il corteo nel capoluogo campano, a cui hanno preso parte lavoratori e disoccupati di ogni genere e grado ha messo il traffico in tilt. Per un bel po” di tempo Napoli è stata amichevolmente invasa da pulmann, macchine e treni che trasportavano manifestanti provenienti da gran parte del Mezzogiorno. Ma vista l”assiduità con cui quotidianamente in città si smuovono cortei di protesta, Napoli sembra aver incassato il disturbo senza alcun lamento. Tra l”altro le motivazioni a base dello sciopero generale della Cgil hanno colpito i cittadini, che subito hanno solidarizzato con i manifestanti.
Sulla posizione degli altri sindacati, che in questa manifestazione si evidenziano per la loro assenza, Guglielmo Epifani lancia dure critiche: “Hanno fatto un”altra scelta, fino ad oggi non hanno fatto sostanzialmente nessuna iniziativa di massa. Fino a quando c”era il governo Prodi minacciavano un”iniziativa al giorno, oggi li vedo molto più tiepidi”. Intanto in piazza sono scesi non solo i lavoratori pubblici, ma anche studenti, ricercatori e semplici pensionati. La solidarietà è univoca. Si marcia per ottenere un maggior rispetto degli accordi e una politica dello Stato più orientata alla tutela dei lavoratori e del lavoro.
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