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da actainrete.it.
Freelance, consulenti, lavoratori professionali: questo è il nostro Manifesto!
Lo abbiamo scritto noi, parlando in prima persona dei nostri diritti, spiegando a chi fa finta di non capire chi siamo davvero, raccontando la nostra vita, le condizioni del nostro lavoro e quale relazione abbiamo con il sistema economico e di Welfare italiani e, soprattutto, come vogliamo migliorare tutto questo.
Siamo lavoratori professionali autonomi, flessibili e indipendenti, che stanno a fianco delle imprese e della Pubblica Amministrazione quando serve, garantendo ogni giorno un contributo all”innovazione, alla creatività e alla diffusione della conoscenza. Spesso ci manca la voce, ma ora l”abbiamo trovata e dovete ascoltarla. E” la voce dei singoli, e quella di tutti i lavoratori autonomi insieme.
Per lungo tempo (e ancora oggi, per qualcuno) siamo stati erroneamente considerati evasori o semplicemente precari, lavoratori residuali, frutto acerbo di una trasformazione dei sistemi produttivi. Oggi i fatti dimostrano che senza di noi il Paese non cresce, che le imprese restano al palo, ancorate al passato, che lo sviluppo non trova spunti di qualità e neppure elementi di equilibrio, che la politica tace, che la creatività soffoca.
La moda, il design, la ricerca, la formazione, la comunicazione, il Web, il management e innumerevoli altri ambiti sono oggi affidati a noi nello sviluppo di progetti, perché abbiamo la libertà e la capacità di inventare, scoprire, arricchire con idee il mondo e il nostro Paese.
Abbiamo un”identità precisa, forte, che ci consente oggi di parlare apertamente per denunciare le sperequazioni e i ritardi, le furberie della politica e l”inadeguatezza di una legislazione incapace di tenere il passo con i cambiamenti del mercato del lavoro e di reclamare l”evoluzione dei diritti di cittadinanza.
Abbiamo deciso di raccontare chi siamo. Abbiamo deciso di unirci in una coalizione che vuole rappresentare i lavoratori professionali autonomi. Abbiamo deciso di non aspettare più, ma di mettere nero su bianco la nostra proposta per cambiare tutto questo e vedere riconosciuto il valore del lavoro cognitivo e creativo, indipendente e professionale. Ma anche per riformare Fisco e Previdenza, per cercare equità e nuovi diritti che ci sono oggi negati perché qualcuno immagina ancora che siamo lavoratori soli. Beh, siete informati. Non lo siamo più, e se sei un lavoratore professionale autonomo unisciti a noi.
Questo è il nostro, il tuo Manifesto!
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Manifesto dei lavoratori autonomi di seconda generazione
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E tu in che stato sei?
Sei un autonomo? Una parasubordinata? Un precario? Una professionista?
Forse non hai ancora capito neanche tu la differenza. Però sai che lavori anche la sera
e il weekend, senza tutele o diritti, pagando le pensioni degli altri.
E ti chiamano evasore.
Vieni a incontrare chi vive come te!ACTA presenta il suo Manifesto.
Incontro e performance teatrale dei lavoratori professionali autonomi
Gli invisibili escono dall”anonimato: i non garantiti del “quinto stato” si incontrano e calcano la scena. Uno show teatrale per raccontarci, un dibattito per iniziare a cambiare le cose. ACTA presenta il Manifesto dei lavoratori autonomi di seconda generazione: partite IVA per scelta o per necessità . Regia di Marcela Serli.Mercoledì 12 gennaio, ore 18.30
Teatro Agorà , Triennale di Milano,
v. Alemagna 6 (MM Cadorna)
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
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Fonte: http://www.actainrete.it/2010/10/questo-e-il-nostro-manifesto/.
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