E lo sciopero generale? Si vedrà

Preroll AMP

Redazione Modifica articolo

8 Aprile 2012 - 16.53


ATF AMP

Top Right AMP

di Anna LamiMegachip

Dynamic 1 AMP

Il Professor Monti, quello che “rappresenta gli interessi generali del paese”, negli scorsi giorni ha rassicurato la leader uscente della Confindustria, Emma Marcegaglia (per cui la riforma del lavoro resta pessima): il reintegro disposto dal giudice per il lavoratore licenziato sarà comunque “limitato a fattispecie molto estreme ed improbabili”.

Pierluigi Bersani invece mantiene l”aria compiaciuta di colui che ha salvato qualche brandello di articolo 18, ed ha millantato passi avanti importantissimi. Non va mica a Palazzo Chigi a smacchiare i leopardi, lui.

Dynamic 1 AMP

Intanto la sua compagna di scorribande Susanna Camusso, in Liguria in occasione delle festività pasquali (come spiegano le sue amiche al Secolo XIX, un giorno a l”anno avrà diritto a riposarsi pure lei, poverina) ha dichiarato di restare pronta alla mobilitazione, ne ha parlato anche con Cisl e Uil (non appena la notizia è circolata tra i vertici imprenditoriali, si è scatenato il panico: è risaputo che si tratta di sindacati che quando devono difendere i lavoratori non scherzano affatto!), perché occorre “presidiare il corso parlamentare del testo”. E lo sciopero generale? Si vedrà. Lo si potrebbe sempre fare a ferragosto. In ogni caso è necessario “riaprire uno spiraglio di luce” per rispondere alla recessione.

Soprattutto la Camusso pensa a noi giovani, prime vittime delle prospettive “luminose” che la signora contribuisce non poco a lasciare che si concretizzino. Oramai quando sentiamo parlare di buoni propositi per il nostro futuro ci si accappona la pelle ed in casa lasciamo le luci spente: eliofobia, il terrore della luce e dell”orribile giallo dei capelli della Camusso.

L”altro giorno, la ministra Elsa Fornero, che con Susanna Camusso condivide la volontà di restituire speranza ai giovani, ha stretto l”occhiolino ai giornalisti: questa volta non piange, ormai si è fatta grandicella e non le serve più fingere turbamento perché la peggiore riforma del lavoro che l”Italia repubblicana ricordi porta il suo nome. Alla Stampa, si è detta biasimata di dover assistere al “teatrino delle parti sociali”. Sapesse noi.

Dynamic 1 AMP

Giorgio Napolitano, in un messaggio augurale rivolto a Benedetto XVI, ci ha tenuto a sottolineare che le festività pasquali lo ispireranno per fronteggiare la crisi economica ed assicurare il futuro delle nuove generazioni. Per recuperare appieno il messaggio cristiano, è importante iniziare dalle feste: la prossima volta, tutti a digiuno.

Sergio Marchionne, a margine di una conferenza stampa, ha sottolineato che la sfida è quella della competitività, su cui non bisogna scherzare. Ad esempio, pensiamo alla Grecia, dove attualmente il salario minimo netto è di circa 500 euro.

Quello si che è un paese competitivo, al passo con i tempi, dove le riforme sono fortemente incisive. Pazienza se secondo l”Unicef quasi 440 mila bambini soffrono la fame, tra qualche anno saranno patriotticamente orgogliosi di vivere in uno stato che non teme la concorrenza cinese. In Italia i bambini considerati relativamente poveri sono oltre il 20%, e sono concentrati in particolar modo nel mezzogiorno.

Dynamic 1 AMP

Proprio come in Grecia, anche nel belpaese i suicidi tra operai cassintegrati, piccoli imprenditori, disoccupati e pensionati aumentano esponenzialmente. Presumibilmente, con l”entrata in vigore della nuova riforma del lavoro che prevede, oltre a maggiore facilità di licenziamento, anche una significativa riduzione degli ammortizzatori sociali, questi casi disperati sono destinati ad aumentare: così che sempre meno lavoratori arriveranno all”età pensionabile con un ulteriore risparmio per casse dello stato.

Oppure, chissà, stanchi di sacrificare le proprie esistenze sull”altare del profitto e delle esigenze di mercato, stanchi di fare scioperi simbolici ed inefficaci, i lavoratori potrebbero iniziare a organizzare la propria rabbia in modo costruttivo. Se arriverà quel giorno, non vorremmo proprio essere nei panni dei dirigenti sindacali che li hanno presi per i fondelli, dei governanti tecnici che li hanno tartassati e degli speculatori che si sono arricchiti sulla loro pelle.


Dynamic 1 AMP

FloorAD AMP
Exit mobile version