La Terra dei #Voucher

'Il cosiddetto ''voucher'' è un incentivo al lavoro nero, non un argine. Anzi: un incentivo per il lavoratore a chiedere il lavoro nero. Facciamo un conto facile facile... [G. Masala]'

La Terra dei #Voucher
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Redazione Modifica articolo

3 Maggio 2016 - 18.55


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di Giuseppe
Masala
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Se uno ci pensa bene il cosiddetto voucher
è un incentivo al lavoro nero, non un argine. Per dirla ancora più chiara è un
incentivo per il lavoratore a chiedere il lavoro nero.

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Allora, il voucher costa 11 euro e 70 centesimi così suddivisi:

1,70 euro alla banca o al rivenditore;

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2,50 euro all”INPS-INAIL;

7,50 euro al lavoratore.

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Per quale ragione il lavoratore ad ore
dovrebbe dare il 25% della propria retribuzione oraria lorda all”INPS quando sa
perfettamente che lavorando “ad ore” è tecnicamente impossibile che maturi i circa 40 anni (quaranta anni)
necessari per ottenere una pensione?
È autoevidente che quei soldi l”INPS glieli sta letteralmente scippando in
cambio di nulla e andranno a pagare la pensione ai lavoratori
“privilegiati” e “tutelati”.

È chiaro che un lavoratore avrà l”incentivo
a dire al “datore”: «Senti, fammi un solo voucher per la prima ora,
poi dammi nove euro all”ora per le ore successive: io ci guadagno 1,5 euro in
più all”ora e tu risparmi 2,70 euro all”ora, perché dobbiamo far mangiare la
banca (1,7 euro a voucher) e l”INPS (2,5 euro a voucher)?».

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A questo siamo ridotti. Una nazione
voucherista, una Repubblica fondata sulla schiavitù.

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