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Fine anno, sei brevi notazioni sul tema

Le opzioni per la specie: accelerare le capacità biologiche di adattamento (se possibile), o rallentare drasticamente le modificazioni ambientali [Giulietto Chiesa]

Fine anno, sei brevi notazioni sul tema
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31 Dicembre 2014 - 19.49


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di Giulietto Chiesa.

Nota n. 1. Le specie viventi – molte, non tutte
– hanno ripetutamente mostrato le loro capacità di
adattamento
agli ambienti che andavano mutando.

Che fare se il quadrante dell’evoluzione cominciasse a segnare
l’ora
di un nuovo adattamento della nostra specie al suo
ambiente? Infatti non solo pare che l’ambiente stia mutando, ma che
non lo stia facendo “da solo”, bensì con il contributo attivo,
perfino spasmodico, della specie umana.

Nota n. 2. Molti segni indicano che la specie
umana ha attivato processi di modificazione, di tipo tecnologico, che
influenzano l’intero pianeta, cioè tutte le altre specie, e che
stanno assumendo dinamiche di crescita sempre più veloci.
Cioè si è introdotto un fattore di accelerazione che non ha
precedenti nei processi di adattamento di tutte le epoche precedenti.
Tutti i vettori fondamentali della nostra attuale civilizzazione sono
in espansione (perché tutti sono investiti da processi tecnologici
accelerati): denaro, energia, commercio, sapere.



Nota n. 3. La questione è se la specie umana sia
in grado di adattare i propri apparati biologici e percettivi a un
ambiente che si modifica a velocità incompatibili che con la
velocità stessa dei segnali della piattaforma biologica
(questo vale in primo luogo per i settori della
information-communication technology).



Nota n. 4 . La specie umana dispone anche di
tecnologie che le permettono di guardare un po’ dentro il
futuro
, cioè di prevedere – entro certi limiti – gli
effetti delle proprie decisioni collettive.

Nota n. 5. Se si considerano vere le note di cui
sopra, 1,2,3, si pone dunque la questione (politica in senso lato) se
non sia il caso di cominciare a mettere all’ordine del giorno della
specie umana una scelta tra le due opzioni seguenti:
o una qualche forma di accelerazione delle capacità biologiche di
adattamento (sempre che sia possibile, tenendo
conto che in merito siamo praticamente all’anno zero), oppure un
drastico rallentamento delle modificazioni ambientali che stiamo
producendo (sempre che sia possibile).

Nota (finale) n. 6. Se nessuna delle due opzioni
della nota 5 si rivelasse possibile, allora dovremmo concludere che
siamo molto simili a dinosauri coscienti, che stanno
scommettendo sulla propria eternità. E lo fanno su
una roulette che ha più di un miliardo di caselle.

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