Giulietto Chiesa – Vocabolario per il 2015 | Megachip
Top

Giulietto Chiesa – Vocabolario per il 2015

'Le parole di Giulietto Chiesa per il nuovo anno. Riavere una ''Costituzione Retta'', e un orizzonte di pace chiaro: ''Fuori l’Italia dalla Nato e fuori la Nato dall’Europa'''

Giulietto Chiesa – Vocabolario per il 2015
Preroll

Redazione Modifica articolo

1 Gennaio 2015 - 14.11


ATF

Pandora TV  

Le parole di Giulietto Chiesa per il nuovo anno.

 __________________

IL TESTO TRATTO DAL BLOG 

DI GIULIETTO CHIESA 

SU ILFATTOQUOTIDIANO.IT:

2015: pane al pane e vino al vino

di Giulietto Chiesa.

Una previsione facile facile: il 2015 sarà sicuramente peggiore del 2014. In compenso sarà migliore del 2016.

Abbiamo finito l’anno sotto il segno del patto di stabilità. Che è quello che precede la stabilità definitiva, il rigor mortis, l’immobilità che accompagna la dipartita.

Il Paese è allo sfacelo: industriale, tecnologico, organizzativo, morale.

Il Jobs act è espressione misteriosa nei suoi dettagli esecutivi, ma chiarissima nel suo significato finale, nel “vettore di uscita”: licenziamenti
sempre più facili, introduzione per legge del diritto dei padroni di
licenziare i dipendenti. E , cosa ancora più strategicamente importante:
eliminazione di fatto della contrattazione collettiva. Così ogni
lavoratore è solo contro chi gli dovrebbe dare lavoro. Cioè impossibilitato a difendersi.

In questo modo un’altra fetta importante del reddito nazionale sarà trasferita dai più poveri ai più ricchi. Ovvio che “crescere”, in questa prospettiva, sarà impossibile,
poiché la massa di denaro che viene sottratta ai più poveri equivarrà a
ridurre la massa di denaro destinata ai consumi (essendo evidente che i
più ricchi non potranno, neanche se volessero, spendere il troppo che
hanno a disposizione).

Che equivale a tagliare il ramo su cui si è seduti. Ma aspettarsi da
questi signori una visione strategica è come sperare nella Befana. Tutti
potrebbero capirlo, ma il fatto è che la gente comune non ha letto Aristotele,
e quindi non sa che è impossibile che chi è troppo ricco “segua i
dettami della ragione”. Chi è ricco vuole sempre essere “più ricco”.
Solo i poveri pensano che si accontenterebbero se fossero ricchi: appunto perché non sono ricchi!

I dati lo dimostrano. Nell’ultimo decennio il 10% del reddito nazionale è stato prelevato dalle tasche dei più poveri per andare ai più ricchi. E non basta perché ne vogliono ancora di più. Una specie di bulimia invincibile.
Renzi è il loro uomo. L’hanno portato al potere con il consenso del 40%
degli italiani. Non è vero per niente, ma questo lo pensano tutti. In
primo luogo i giornalisti e i commentatori. In realtà Renzi l’ha scelto meno del 20% degl’italiani. Ma, in virtù della legge elettorale, il suo potere è praticamente assoluto.

Ecco perché il 2015 sarà peggiore del 2014: perché gl’italiani non hanno letto Aristotele (“La Politica”), laddove dice che “le Costituzioni rette sono quelle che hanno di mira il bene comune”.
A parte l’espressione comica dell’”avere di mira” che fa venire in
mente un cecchino, che sta sparando sul “bene comune”, è chiaro cosa
Aristotele intendeva dire: tenetevi una Costituzione Retta, se già ce l’avete, altrimenti vi verrà data una Costituzione Storta, che è quella che ha di mira l’estensione della ricchezza e del potere dei più ricchi.

E’ proprio quello che è accaduto: avevamo un Costituzione Retta, e ce
la siamo fatta scippare. Non c’è già più, sostituita da una
Costituzione Storta. Dove la gente non ha più non solo un reddito
accettabile, ma nemmeno gli strumenti per difendersi. La gente, le
masse, sono state trasformate in individui isolati, in monadi
sole, che si specchiano nello schermo di un computer, o di un
televisore. Epicuro, l’inventore dell’idea di monade, è morto da tempo e
non c’è nessuno che spieghi alle genti che, se vogliono liberarsi,
dovranno aprire una finestra e guardare fuori da se stessi.

Sembra – stando a uno studio di Tullio De Mauro – che un discreto 40% di italiani ( che sanno tutti leggere e scrivere) non sia più in grado di capire bene quello che legge e, soprattutto, quello che vede in tv. Così tu credi di comunicare, ma nessuno ti capisce. Altro che finestre da aprire!

Che fare nel 2015? Cambiare il vocabolario odierno e tornare a quello di prima.
Quello con cui fu scritta la Costituzione Retta del 1948. Per esempio,
con quel vocabolario si potevano dire cose semplici e comprensibili.
Come questa: i nani proprietari universali, cioè i banchieri, ci stanno portando in guerra.
La gente ancora capisce cosa significa guerra. Banchiere è cosa nota.
Nano è un po’ più difficile da capire, essendo una metafora. Ma
s’intende qui “nano intellettuale”, cioè persona che capisce poco quello
che fa e dice lui stesso.

Questi vogliono fare la guerra perché sanno che il loro castello di carte si sta rompendo. E pensano che con la guerra, che tutto distrugge, noi non ci accorgeremo di niente. Cosa pensate a proposito del prezzo del petrolio? Che scenda perché lo dicono le leggi del mercato? Niente affatto. Non ci sono leggi di mercato in questo casino che affonda. Scende perché Washington vuole abbattere la Russia e l’Iran e poi andare all’assalto di Pechino. E’ una dichiarazione di guerra “di carta”,
dove brucerà molta carta (i nostri risparmi), prima di trasformarsi in
una guerra vera, con armi del tutto nuove che noi non conosciamo
nemmeno.

Loro pensano di salvarsi, perché sanno che saranno le genti, cioè
noi, che ci romperemo per primi l’osso del collo. Il che è vero,
verissimo. Ecco perché ci serve, urgentemente, il vecchio vocabolario dove le parole erano italiane e chiare. Dove se dicevi “fuori” voleva dire fuori. Ecco io propongo che il 2015 dica: “fuori l’Italia dalla Nato e fuori la Nato dall’Europa”.

Cominciamo da qui. In guerra ci vadano loro. Noi non
abbiamo nemici e abbiamo ancora qualche pezzo di una Costituzione Retta
da difendere, per esempio l’articolo 11. Spendiamo 70 milioni di euro al giorno
(ho scritto “al giorno”) per tenere in piedi una Difesa che non serve a
nulla. Cioè che serve a “loro”. In caso di guerra non reggerebbe dieci
minuti. Quei denari potremmo usarli per sviluppare l’agricoltura, e
l’industria, e la scuola e moltiplicare i posti di lavoro. Magari non ci
riusciamo, perché siamo monadi un po’ istupidite, ma non è che siamo –
collettivamente intesi – peggio dei nani di cui sopra. In ogni caso, se
aprissimo qualche finestra, almeno il giro sulla giostra attorno al sole
sarebbe più bello, avrebbe un senso per noi e i nostri figli. Sarebbe un buon anno, invece che “il loro anno”.

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/01/pane-pane-vino-vino/1308903/.

SOSTIENI LA CRESCITA DI PANDORA TV:

Native

Articoli correlati