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'Bergoglio, Emma, Napolitano e l''utero in affitto'

'Intervista a tutto campo a Giulietto Chiesa: ''Sulla pace il Papa e la Bonino sono antitetici. Il tema dell''utero in affitto? Rischio di nuove regole umane mondiali mostruose'''

'Bergoglio, Emma, Napolitano e l''utero in affitto'
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9 Febbraio 2016 - 21.16


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Intervista a Giulietto Chiesa a cura di Lucia Bigozzi.


“Non vedo relazioni tra il Papa e la signora Bonino sul piano della
pace: la Bonino è da sempre guerrafondaia, si è sempre schierata dalla
parte degli Usa e a favore dell’esportazione della democrazia nel
cosiddetto terzo mondo”. “In Napolitano non ci vedo nulla di eroico: per
me è stato il peggiore presidente della Repubblica italiana”. E’ dura
l’analisi di Giulietto Chiesa, giornalista e scrittore, sulle affermazioni del Pontefice che tanto fanno discutere la Rete. Nella conversazione con Intelligonews affronta
anche il tema dell’utero in affitto che considera “peggio di una nuova
forma di prostituzione” e apre una finestra inquietante su cosa, in
prospettiva, potrebbe delinearsi a livello mondiale.


Sul
web c’è chi approva e chi contesta le parole del Papa sulla Bonino
annoverata tra “i grandi italiani di oggi”, non sul piano personale ma
per quello che dal punto di vista politico ha impegnato l’esponente dei
Radicali su temi quali l’aborto o l’eutanasia. C’è qualcosa che stona
nell’affermazione di Francesco?


«Sì,
e stona molto sotto diversi profili. Anzitutto sotto il profilo che mi
sembra che per il Papa sia molto importante e cioè quello della pace: la
signora Bonino è una guerrafondaia da sempre, si è sempre schierata
dalla parte degli Usa e per sostenere l’esportazione della democrazia
nel cosiddetto Terzo mondo. Non riesco a capire bene chi ha suggerito al
Papa quelle parole perché dal punto di vista dei principi della Chiesa
cattolica non vedo relazioni con la signora Bonino. E sul piano della
guerra, non vedo molte relazioni tra ciò che sostiene la Bonino e ciò
che sostiene il Papa»


Di
Napolitano, il pontefice ha evidenziato “il gesto eroico”
nell’accettare il secondo mandato al Colle nonostante l’età. In cosa
secondo lei è stato “eroico”, oppure no, l’ex presidente della
Repubblica?


«In
me queste parole suscitano una grande perplessità. Ascolto con molta
attenzione ciò che scrive il Papa ma nel caso specifico, penso che
Napolitano sia stato il peggiore presidente che l’Italia abbia mai
avuto. Di eroico non ci vedo assolutamente nulla: è stato un esponente
della casta che si è praticamente dimenticato gran parte del suo passato
personale. Un presidente della Repubblica italiana ha nel suo mandato
la difesa della Costituzione, non la sua interpretazione o modifica o
l’introduzione di criteri inventati come quello della moral suasion,
infilandosi in continuazione nei procedimenti di formazione delle leggi,
mentre non avrebbe dovuto neanche provarci. Ma lo ha fatto con lo
smantellamento progressivo della sovranità nazionale dell’Italia e della
Costituzione: due cose che non credo gli si possano perdonare sul piano
politico; sarà ovviamente la storia a dire ma la storia la fanno i
vincitori e i vincitori mentono sempre. Posso solo dedurre che
Napolitano si sia schierato dalla parte dei vincitori»


Così
come accadde per l’aborto, non ritiene che anche sull’utero in affitto
il nodo sia tra i diritti e una libertà estremizzata, un “capriccio”
come lo ha definito il filosofo Fusaro a Intelligonews?


«Certo
è un capriccio, ed è un capriccio dei ricchi; questo è il punto. Dietro
tutta questa discussione ci sono criteri e principi consumistici per
cui ciascuno ha diritto di esaudire i propri desideri; noi siamo una
società di desideri; dietro a questo dibattito non c’è nulla di vero,
bensì c’è la prepotenza del consumismo. Purtroppo, in questo caso si
tratta del consumismo di corpi umani che si possono vendere e comprare
naturalmente per chi ha i soldi».
 


C’è il rischio che l’utero in affitto diventi una sorta di nuova forma di prostituzione?


«E’
molto peggio, perché chi la pratica, di regola lo fa perché ha bisogno e
chi la usa lo fa perché ha i soldi; in questo caso lo scambio tra
bisogno e denaro riguarda l’intera persona. Io sono un uomo e non sono
in grado di giudicare la profondità di questo tema, ma penso che chi coltiva
nel suo grembo un essere umano non se ne potrà mai distaccare perché è
un pezzo di lei. Ora, che questo pezzo di lei venga acquistato sul
mercato – e sappiamo bene la mostruosa prepotenza del mercato –
significa che in prospettiva, nel quadro generale mondiale delle nuove
regole umane, ci saranno milioni di donne che vivranno per produrre
esseri umani per conto terzi: una cosa mostruosa che non ha confronti
nella storia dell’umanità, altro che prostituzione… E’ una cosa
mostruosa che non ha proporzioni nella vita e nella storia del genere
umano».

 

 

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