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'Cosa ci preparano i ''padroni universali''?'

'Un ''esperimento'' è realizzato da un pugno di uomini, i banchieri centrali. Che si erano ben guardati dal comunicarlo a masse che subiscono [Giulietto Chiesa]'

'Cosa ci preparano i ''padroni universali''?'
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22 Agosto 2016 - 21.54


ATF

di Giulietto
Chiesa
.

A
volte i “padroni universali” (così li chiamò, qualche tempo fa, il premio Nobel
per l’economia, Paul Krugman) lanciano messaggi chiari. Di regola si informano,
tra loro, in modo criptico. Ma questa volta due cose sono evidenti: 1) chi
parla è uno di loro; 2) la situazione è critica.

Chi è che
parla? Il RIT, ovvero il Rothschild International Trust, il cui
presidente è Jacob Rothschild. Sul sito del RIT è apparsa nei giorni scorsi una nota che dire sorprendente è poco. “I sei mesi che
stiamo esaminando hanno dimostrato che i banchieri centrali continuano a
portare avanti il più grande esperimento in politica monetaria della storia del
mondo”. Così scriveil rapporto.

E” tuttora in corso
un “esperimento”, che non ha precedenti nella storia moderna. Questo
“esperimento” (è la prima volta che il termine appare a quei livelli)
è realizzato da un pugno di uomini, cioè i “banchieri centrali”. I
quali si sono ben guardati fino ad ora dal comunicarlo ai miliardi di persone
che ne subiscono le conseguenze. E” qui palese che costoro hanno un potere
sterminato e potenzialmente mortifero, e lo esercitano al di fuori di qualsiasi
criterio democratico.

Sappiamo che un
tale “esperimento” è in corso da diversi decenni, e che ha preso un
andamento accelerato negli ultimi otto anni circa, cioè dal momento della crisi
di Lehman Brothers, che ha a sua volta mandato in fallimento tutte le
principali banche dell”Occidente. Rothschild sembra comunicarci un”ovvietà:
l”esperimento è “tuttora in corso”. Ma non sembra contento.
Probabilmente vuole farci sapere che è ora di portarlo a termine. Ma come non
ce lo dice. Intanto Jacob Rothschild ci informa che le sue banche hanno
cominciato a investire in metalli preziosi (leggi oro, platino etc.) e a
ridurre i loro investimenti in certificati di credito del Tesoro US. Anche
la sterlina viene abbandonata al suo destino. Ci fornisce anche, con
straordinaria chiarezza, la diagnosi: “Noi ci troviamo ora in acque
inesplorate, ed è impossibile prevedere gli effetti indesiderati di tassi
d”interesse molto bassi, che si accompagnano a circa il 30% del debito globale
degli Stati con rendimenti negativi, combinato con un quantitative easing
su dimensioni gigantesche”.

“Acque
inesplorate”, dunque. Fino ad oggi è andata bene (“has been successful”). Ma “la crescita rimane
anemica, in presenza di deflazione in molte aree del mondo sviluppato
e con una domanda debole”. Sembra la continuazione di un discorso, avviato
qualche mese fa da Laurence Summers, uno dei più importanti banchieri
americani, consigliere di presidenti. Summers, tagliando drasticamente le
troppo ottimistiche previsioni dei FMI, scrisse che, per gli stessi motivi
indicati da Jacob Rothschild, dobbiamo prevedere nel prossimo quinquennio un
tasso di crescita del Pil mondiale vicino allo zero. E diceva apertamente che
non si poteva uscire da questa situazione, con tassi così bassi, con una
manovra monetaria o fiscale. Cioè invocava un “nuovo sapere
economico”, che non c”è. Ecco le “acque inesplorate”.

E, a differenza
di Summers, che fa solo il banchiere, Rothschild si occupa di politica. E
lancia un altro allarme: “la situazione geopolitica — scrive — si è
deteriorata, con l”uscita della Gran Bretagna dall”Unione Europea; con elezioni
americane, a novembre, insolitamente spinose; con una Cina che rimane ‘opaca’,
e con un rallentamento della crescita che comporterà problemi” (qui in pieno
accordo con Summers).

I signori del pianeta sembrano non avere
ricette e cominciano a essere impensieriti circa il controllo della situazione.
Rothschild non nomina la Russia; non sappiamo cosa ne pensa. Ma il silenzio non
è indice di sicurezza. In Siria i piani dell”Occidente sono in pezzi, e la
Russia, sotto sanzioni, ha deciso la fine di Daesh. Tutta la loro dottrina
economica sembra improvvisamente divenuta molto precaria, come quella immensa
massa di denaro e di derivati con cui hanno infettato il mondo intero. Che
abbiano in mente qualche colpo di scena? È probabile che lo abbiano. Non si
fanno giganteschi “esperimenti” senza prevedere una qualche uscita di
sicurezza. A meno che non siano stati così stupidi da avere ignorato il problema.
E allora sarebbero i restanti sette miliardi di individui a dover essere
impensieriti.

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