Il debito non lo paghiamo

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29 Settembre 2011 - 21.47


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Audioblog di Giulietto Chiesa – da cadoinpiedi.it.

Trascrizione:

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Oggi in Grecia i cittadini hanno occupato le sedi dei ministeri. Sono assolutamente convinto che la situazione stia degenerando e la responsabilità di questa degenerazione politica sta interamente nelle mani dei governanti europei e del Fmi. Siamo all”inizio della fine del patto sociale che ha retto l”Europa e l”intero occidente inclusi gli Stati Uniti d”America, il Canada etc..
Di fronte a questa rottura che non è stata provocata dalla gente, ma è stata provocata dal collasso in corso del sistema finanziario, ci sono soltanto due possibilità:

1) La gente si arrende, ma per molti sarà perfino difficile arrendersi, perché ci annunciano di fatto che dovremo drasticamente tagliare il nostro reddito e non ci spiegano neanche perché. E non ce lo spiegano perché non hanno modificato nulla delle cause che hanno creato questa situazione, non hanno cambiato le regole di una finanza impazzita, ci dicono che dobbiamo pagare, ma non ci spiegano cosa è accaduto che ci ha portato a questa situazione.

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2) La gente reagisce e io credo che reagirà dappertutto, anzi devo dire con molta franchezza: me lo auguro perché è giunto il momento in cui dobbiamo difenderci da una vera e propria aggressione. In Italia si sta progettando una prima manifestazione in concessione con l”Europa che avverrà il giorno 15 ottobre, io per esempio a questa manifestazione intendo partecipare.

Naturalmente anche qui si apre un bivio molto drammatico, perché da un lato la gente reagirà come io penso e non si arrenderà, dall”altro lato in queste situazioni ci possono essere due diverse situazioni reali che si presentano sul terreno: la prima è che questi movimenti siano orientati e guidati verso una soluzione e che spingano per una soluzione positiva, ma purtroppo non vedo una guida, perché in questo momento per esempio in Italia ma anche in Europa, tutti i partiti, le forze politiche esistenti si schierano dalla parte del Fmi e dell”Unione Europea così come è in questo momento, non c”è una reale opposizione, per cui la domanda che io mi pongo è: chi guiderà questi movimenti? Perché senza una guida possono diventare anche molto duri e molto aspri. Se no diventa una vera e propria furibonda rivolta, qualcosa di simile a quello che è già accaduto a Londra durante questa estate. Naturalmente non me lo auguro, vorrei che i movimenti producessero una proposta, sto lavorando in questa direzione, per delle proposte realistiche ma anche molto esplicite che partono per me da una dichiarazione di partenza: questo debito non va pagato, perlomeno non lo deve pagare la gente, questo debito deve essere pagato da coloro che lo hanno creato e cioè in Italia in particolare da coloro che non hanno pagato le tasse e che stando al potere non le hanno fatte pagare ai ricchi, ai mafiosi e hanno esercitato il loro potere con un voto di scambio elargendo benefici che erano superiori alle possibilità del paese per essere mantenuti al potere, quindi hanno ingannato la gente. Questo debito è un debito in larga parte inaccettabile e giuridicamente insostenibile. Vogliamo un audit generalizzato, un dibattito pubblico e addirittura un referendum per decidere cosa è questo debito, come lo si paga, chi lo deve pagare, che riforma fiscale bisogna fare, che modifiche sostanziali del reperimento del reddito, cioè nella politica delle tasse di questo paese etc.. Fino a che non ci sarà un chiarimento su questo, i poteri politici italiani non hanno il diritto di chiedere alla gente di pagare questo debito!

Credo che la Grecia è “molto vicina” all”Italia, anche se la struttura del debito pubblico privato delle aziende greche è diverso nella struttura di quello italiano: sotto un certo profilo noi siamo peggio, nel senso che abbiamo un debito statale più alto di quello greco, e di gran lunga. In un altro senso stiamo meglio perché abbiamo un più alto risparmio delle famiglie etc. Però la situazione è pressoché identica dal punto di vista di quello che sta accadendo. Il taglio al tenore di vita che si sta chiedendo a greci, italiani, spagnoli, portoghesi etc. è un taglio che non è sopportabile dalla gran parte della popolazione, ci saranno milioni di persone gettati letteralmente allo sbando. Ho il sospetto che presto saremo vicini alla Grecia anche nella protesta, di fatto la manifestazione del 15 vuole proprio unificare, dare una piattaforma comune a tutte queste proteste.

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Cosa penso del “finto” broker che è finito sulla BBC?
In questo caso è caso un incidente involontario, il giovanotto, mi sono letto l”intervista che ha rilasciato a Forbes, è un uomo che fa il suo mestiere, giovane ma molto esperto, è un operatore indipendente, non parlava a nome di nessuno e questo gli ha consentito di dire cose che nessuna delle istituzioni direbbe, cioè ha detto la verità, bastava guardare la faccia dell”intervistatrice, il suo sconcerto per capire che questo giovanotto è uscito dal politically correct e ha detto cose che in realtà nell”ambiente sanno tutti, ma nessuno ha il coraggio di dirle. Le fonti ufficiali, anche i giornalisti ufficiali che scrivono di economia, stanno molto attenti a non dire le cose vere e quello che ha detto lui è che i governi non contano niente perché conta Goldman Sachs. E allora, ripeto, per quale motivo io dovrei pagare un debito che di fatto è stato deciso da un gruppo di banchieri mondiali che sono al di fuori del controllo di tutti e che operano per una speculazione gigantesca che potrebbe determinare il crollo superiore a quello del 29/30? Perché dovremmo pagare questo debito se questa gente, com”è stato detto da questo signore niente popò di meno che alla televisione più importante dell”Inghilterra, la Bbc, perché dovremmo pagare un debito se questi signori faranno un sacco di soldi sul fatto di mettere sul lastrico centinaia di milioni di famiglie? Questa è la verità che sta accadendo e quindi lo dobbiamo ringraziare, è un ingenuo, un giovanotto molto simpatico che pensava di dire delle cose, ha detto nell”intervista che poi ha rilasciato, “volevo raccontare la verità, volevo che la gente si preparasse”. Grazie, lo ringraziamo molto. Ha detto delle cose che nessuno avrebbe detto, un incidente informativo ogni tanto dice un pezzo di verità!

 

Fonte: http://www.cadoinpiedi.it/2011/09/29/non_paghiamo_il_debito.html.

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La liquidazione di Osama, l”intervento in Libia, la manipolazione delle rivolte arabe, la guerra all”Europa e alla Cina: colpi di coda di un impero in declino.

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