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Come abbiamo già accennato nel precedente articolo, componenti dei servizi militari e di intelligence, di diversi paesi occidentali, sono già presenti e operativi in Libia.
Nella Cirenaica,regione sotto il controllo dei manifestanti, sono impegnati nella gestione della complessa situazione che è andata determinandosi. Fra le prime attività poste in essere vi è stata quella di sostituirsi nei ruoli chiave della gestione dell”apparato militare e bellico dell”esercito libico. Alcuni componenti sono stati impegnati nel mantenere il più elevato controllo possibile delle basi e soprattutto degli armamenti abbandonati.
A seguito delle controffensive attuate dall”esercito libico in alcune aree e città della Cirenaica, gli uomini dell” intelligence occidentali si stanno impegnando proprio in queste ore, per organizzare e gestire militarmente le unità dell”esercito libico passate dalla parte dei manifestanti.
Alcune infrastrutture critiche per la gestione delle risorse energetiche libiche sono già sotto il controllo di queste unità .
Nonostante il suo odierno ritorno in pubblico, d”innanzi ad una piccola folla si sostenitori, Qaddafi risulta essere ulteriormente indebolito da un significativa fuoriuscita di importanti ufficiali, dell”esercito libico, avvenuta proprio nelle scorse ore.
Da oggi Qaddafi potrebbe definitivamente non disporre più dei mezzi necessari al fine di avviare una controffensiva per riconquistare la Cirenaica. Risulterebbe solamente in grado, concentrando una parte delle forze militari rimaste sotto il suo controllo, di attuare controffensive limitate verso centri specifici.
Questa fase di stallo potrebbe già risolversi nelle prossime ore. Se le Nazioni Unite, come appare ormai quasi certo, dovessero approvare una risoluzione che preveda anche la possibilità di porre in essere attività militari nei confronti dello stato libico, si andrà definendosi un intervento militare.
In una prima fase, verrà chiuso lo spazio aereo nei cieli libici e realizzato un blocco navale al largo delle coste. Le forze militari necessarie, in larga parte navali appartenenti a diversi paesi occidentali, sono già nell”area.
L”ipotesi di raid limitati alle infrastrutture militari libiche, rimaste sotto il controllo del regime, è più remoto ma, non è da escludersi che venga attuato nella misura in cui si renda necessario per porre in essere in sicurezza il blocco aereo e navale.
Potrebbe inoltre venir attuato dalle stesse unità navali presenti in zona, senza il ricorso all”aviazione.
Un intervento militare limitato, di questo genere, dovrebbe essere attuato al fine di erodere totalmente l”unico supporto rimasto di Qaddafi: quella parte dell” esercito libico rimasta a lui fedele.
Tenderei ad escludere che si scelga di passare ad una seconda fase di intervento, caratterizzata da un”attività militare più intensa, anche per situazione di crisi generale in cui versa questa regione del Mediterraneo.
Fonte: http://www.lorenzoadorni.com/wordpress/?p=492.
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