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Stavolta le minacce sono rivolte ai giornalisti che intendono imbarcarsi. Il direttore del GPO (l”Ufficio stampa governativo israeliano), Oren Helman, ha comunicato ufficialmente che a tutti i giornalisti che prenderanno parte alla Freedom Flotilla 2 verrà impedito l”ingresso nel paese per 10 anni ed ha aggiunto che non sono da escludere altre sanzioni.A giustificazione dell”illegalità del bavaglio imposto agli organi d”informazione Oren ha proseguito dicendo che “La partecipazione alla Flotilla è una violazione intenzionale della legge israeliana” in quanto, a suo dire, il blocco israeliano delle acque territoriali appartenenti alla striscia di Gaza sarebbe legale.
Come chiamare un paese che teme la verità al punto d”impedire ai giornalisti di fare il loro lavoro minacciandoli, quando non uccidendoli direttamente come nel caso del giovane collega Cevdet Kiliçlar, freddato con un colpo alla testa durante l”attacco alla Freedom Flotilla dello scorso anno?
Un bavaglio inaccettabile che indirettamente colpisce tutti gli operatori dell”informazione, qualunque sia la loro nazionalità .
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Ufficio stampa Freedom Flotilla Italia
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