Iran e complotti, lo scenario Brzezinski

Preroll AMP

admin Modifica articolo

13 Ottobre 2011 - 05.57


ATF AMP

Top Right AMP

di Pino Cabras – Megachip.

Nello stesso giorno in cui a Washington tutte le massime cariche statali denunciano un «complotto» (dicono proprio così, e i media clonano la definizione all”infinito), ossia una cospirazione terroristica con base a Teheran perpetrata sul suolo americano, anche a Baghdad le stragi si sono intensificate ad opera di terroristi suicidi. Una giornata simile merita di essere accostata a un fatto accaduto qualche anno fa e passato quasi sotto silenzio. Si tratta di una dichiarazione eclatante resa da Zbignew Brzezinski alla Commissione Esteri del Senato USA il 1° febbraio 2007, quando paventava un «plausibile scenario per una collisione militare con l”Iran».

Dynamic 1 AMP

E cosa prevedeva questo scenario?

Guarda guarda, includeva «il fallimento [del governo] iracheno nell”adempiere ai requisiti [stabiliti dall”amministrazione statunitense], con il seguito di accuse all”Iran di essere responsabile del fallimento, e poi, una qualche provocazione in Iraq o un atto terroristico negli Stati Uniti che sarà attribuito all”Iran, [il tutto] culminante in un”azione militare “difensiva” degli Stati Uniti contro l”Iran»[1].

Dynamic 1 AMP

Brzezinski, Segretario alla Sicurezza Nazionale con Jimmy Carter, è uno dei maggiori esperti e consiglieri di politica estera di numerose Amministrazioni americane, e appartiene a un”ala dell”establishment, che – pur conservando una visione imperiale della missione americana – negli ultimi anni ha teso tuttavia a mettere in guardia rispetto alla deriva bellica imposta dall”ala più ”avventurista”, chiamiamola così, dell”establishment.

Nel 2007 la critica di Brzezinski puntava molto in alto, lamentando, sull”Iraq, «il fatto che le principali decisioni strategiche vengono prese in un circolo assai ristretto di persone, forse non più delle dita della mia mano. E sono questi individui che hanno preso la decisione iniziale di andare alla guerra». E nel caso dell”atto terroristico ipotizzato, era la prima volta che una voce americana di così straordinaria autorevolezza, considerava “plausibile” che qualcuno, in seno agli apparati di governo statunitensi, potesse organizzare un attacco contro gli Stati Uniti, in modo da attribuire poi il tutto a qualche nemico esterno e provocare una guerra.

Nel decennio post 11/9 sono ormai innumerevoli i casi di “attentati sventati” in cui la manovalanza terrorista era gestita da agenti provocatori dell”FBI. Il “complotto” dell”ultim”ora non fa eccezione.

Dynamic 1 AMP

Intanto, il club ristretto ed esclusivo dei decisori dell”Impero in crisi sta già tirando fuori anche oggi la vecchia macabra formula che recita che «tutte le opzioni sono sul tavolo», accompagnata dal mantra sull”Iran «principale sponsor mondiale del terrorismo». Le autorità iraniane, in risposta, hanno recitato un lungo rosario di nomi, i tanti scienziati nucleari uccisi in attentati da due anni in qua.

L”apertura di un nuovo teatro bellico sarebbe l”incubo di molti generali statunitensi. Non è un caso che fra i più recalcitranti rispetto all”opzione bellica ci sia il Pentagono, che si affretta a precisare, per bocca del portavoce John Kirby, che si tratta solo «di una questione giudiziaria e diplomatica».

Ultime resistenze dell”ala realista, che non pensa che la soluzione al logoramento delle forze armate segnate da dieci anni di guerre risieda nell”appiccare l”incendio di una guerra più grande ancora.

Dynamic 1 AMP

Il vicepresidente Joe Biden e il segretario di Stato Hillary Clinton invece prefigurano già una nuova escalation di sanzioni e misure militari, spalleggiati oltreoceano dal primo ministro britannico David Cameron e dalla petromonarchia dei piranha sauditi.

Brzezinski, se ci sei, batti un colpo.

********

Dynamic 1 AMP


Il testo integrale dell”audizione di Zbignew Brzezinski del 1° febbraio 2007 (in formato pdf):

CLICCA QUI.

Dynamic 1 AMP



 

[1]

Dynamic 1 AMP

Zbig censuré, «Dedefensa», 3 febbraio 2007.

http://www.dedefensa.org/article.php?art_id=3664


Dynamic 1 AMP

_____________________________________

_____________________________________

Il libro di Giulietto Chiesa e Pino Cabras, Barack Obush (Ponte alle Grazie, 2011).

Dynamic 1 AMP

La liquidazione di Osama, l”intervento in Libia, la manipolazione delle rivolte arabe, la guerra all”Europa e alla Cina: colpi di coda di un impero in declino.

Dynamic 1 AMP

 

FloorAD AMP
Exit mobile version