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Dror Feiler, israeliano, a capo dell”equipaggio di Estelle, era accompagnato dalle note de I Fiati Sospesi, quando ha detto due cose importanti. La prima è quella che dà il titolo a questo nostro articolo: “Ogni Pasqua, gli Ebrei dicono: l”anno prossimo, a Gerusalemme! Io dico: quest”anno, a Gaza!“.   Poi: “Io sono nato in Israele, sono Ebreo, ora sono anche Svedese. Non si tratta di una questione di cittadinanza ma di Diritti Umani e di Diritto internazionale.“.
Video: QUI.
I Palestinesi non godono dei Diritti Umani e Israele viola, continuamente e arrogantemente, il Diritto internazionale.
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Il 28 settembre 2012, due fratelli palestinesi della Striscia di Gaza stavano pescando, insieme ad altri, nelle loro acque, nell”area di Beit Lahia, a nord della Striscia. Lanciavano le loro reti, stando in piedi nell”acqua, senza barche. Nel resoconto giunto da Rosa Schiano (http://ilblogdioliva.blogspot.it/2012/09/un-pescatore-palestinese-ucciso.html), si legge che i due fratelli erano a circa 300 metri dal confine con Israele. Improvvisamente, i soldati israeliani hanno fatto irruzione, via terra, e hanno sparato contro i pescatori, colpendo i due. Poi, hanno chiamato gli altri pescatori perché li soccorressero.
I soldati hanno usato proiettili “dum dum”, proibiti dalle convenzioni internazionali.
Fahmy Abu Ryad è morto in ospedale per le complicazioni sopravvenute.
Sembra un film dell”orrore, una fiction grossolana che nessuno guarda, invece è vita quotidiana per i palestinesi.
In un rapporto di luglio di quest”anno, redatto da Euro-Mid Observer for Human Rights, da gennaio 2011 ad aprile 2012 Israele ha arrestato almeno 60 pescatori, ne ha feriti almeno 12, ha confiscato più di 13 barche e ha danneggiato, intenzionalmente, il materiale da pesca (http://www.euromid.org/rebort/Report-english.pdf).
“Dalla costa alle 8 miglia, il mare è come un deserto: sabbioso e senza pesci.” ha spiegato Mohammed Al-Bakri, delle Commissioni Agricoltura del Sindacato di Gaza (http://ingaza.wordpress.com/2012/09/29/gaza-farmers-and-fishers-find-canadian-support/). Le 8 miglia sono un limite imposto da Israele che, spesso, non rispetta esso stesso. Il motivo di tale limite non è la sicurezza ma il gas palestinese che Israele sta rubando, in acque non sue.
Saleh, il padre dei due pescatori, pensa che i Governi europei dovrebbero intervenire per risolvere la questione palestinese. “Questa è ingiustizia, noi siamo solo civili”, ha detto.
A Saleh e a tutti i palestinesi rispondiamo che questo è proprio lo scopo di Estelle: i Popoli europei vogliono la fine dell”occupazione israeliana e del blocco della Striscia di Gaza. Ora, tocca ai Governi!
Ai giornalisti vogliamo ricordare le 559 violazioni di Israele alla libertà di stampa, commesse negli ultimi quattro anni, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Le più gravi sono state l”uccisione di cinque vostri colleghi. Lo riferisce il Palestinian Center for Development and Media Freedoms (MADA), in occasione della Giornata di Solidarietà con i Giornalisti Palestinesi. MADA ricorda che i giornalisti palestinesi devono affrontare una doppia oppressione: i Partiti palestinesi sono responsabili di 371 violazioni contro la libertà si stampa, anche causate dalla divisione tra Fatah e Hamas (http://www.maannews.net/eng/ViewDetails.aspx?ID=523952).
Il 29 settembre, a La Spezia, si è tenuta la cerimonia ufficiale di benvenuto, alla presenza delle Autorità e dei partigiani (foto QUI).
La Spezia ha una lunga tradizione di solidarietà con gli oppressi. Durante la seconda guerra mondiale, ha aiutato molti ebrei a imbarcarsi per la Palestina.
Oggi, la presenza dei partigiani ci sollecita tutti a rendere il popolo palestinese libero e indipendente.
È il messaggio che i partigiani lasciano ai tanti scolari che stanno visitando la nave.
I video degli eventi: http://new.livestream.com/accounts/1518762/this-is-my-land-hebron/archives
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FONTE: “We are all on the Freedom Flotilla 2 – News” - https://www.facebook.com/pages/We-are-all-on-the-Freedom-Flotilla-2-News/157392614337212?fref=ts.
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