Siria: tacere ora è acconsentire a ciò che verrà

'Un appello di Alternativa contro l''aggressione militare alla Siria. Facciamoci sentire per fermare la guerra. La forza del dissenso in Europa è in crescita: ampliamola! '

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29 Agosto 2013 - 21.12


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ATTACCO ALLA SIRIA?


Tacere adesso significa acconsentire a
ciò che verrà

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Gli Stati Uniti hanno deciso di
attaccare la Siria, ancora una volta con un pretesto risibile,
screditato dalle precedenti bugie. Che il presunto uso di armi
chimiche da parte dell”esercito regolare siriano sia appunto presunto
e non dimostrato, lo scrivono perfino numerosi giornali europei che
pure appaiono disposti a chiudere entrambi gli occhi di fronte
all’aggressione.

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Prove nemmeno una. In un paese che da
due anni è sottoposto ad attacchi dall”esterno, nel quale agiscono
tutti i servizi segreti occidentali, in condizione di importare
qualsiasi arma sul territorio siriano, accusare Assad di avere usato
armi chimiche è l”equivalente della favola dove il lupo (a monte)
accusa l”agnello (a valle) d’intorbidargli l’acqua.

Solo sepolcri imbiancati a prova di
ogni vergogna possono accettare questa favola senza inorridire.

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Si procederà, ancora una volta, senza
nemmeno l”avallo delle Nazioni Unite. Evitando, in tal modo, il veto
di Cina e Russia.

Si procederà, ancora una volta, senza
nemmeno preoccuparsi di trascinare tutta la NATO. Neanche questo
viene ritenuto ormai necessario. Liberando così alleati timorosi, o
recalcitranti (ma che non si vedono) dall’obbligo di accettare il
diktat di Obama.

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Il quale – non si dimentichi che è
stato insignito del premio Nobel per la pace – non deve più
dimostrare nulla. Anche qui solo gl”ingenui, comunque inescusabili,
possono continuare a descrivere Obama come uno strenuo difensore dei
diritti civili e della pace.

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Israele è tra gl”ispiratori principali
di questa guerra. Non è osservatore di eventi ma partecipante
all”aggressione.

La linea attuale dei servi dell”impero
– in Italia e in Europa – sarà quella di presentare l”aggressione
come un “severo monito”. Il cui scopo sarebbe quello di
creare le condizioni per un futuro negoziato. Per poi interrompersi.
Si spara sul nemico per annientarlo, non per negoziare. Infatti il
negoziato di Ginevra, che doveva cominciare, è stato cancellato.

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Inutile chiedere al governo italiano di
esprimere un netto dissenso e non qualche balbettio. Non lo possono
fare, perché sono ricattabili, e non lo faranno.

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Noi ci rivolgiamo al popolo
italiano, che sappiamo non volere la guerra, perché faccia sentire
la sua voce in tutte le forme che gli saranno possibili.

Noi vogliamo che l’Italia esca
dalla NATO.

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Noi non vogliamo essere alleati di
coloro che organizzano la guerra.

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Noi non vogliamo le loro basi sul
nostro territorio.

Infine una nota per il futuro. L”esito
di questa nuova guerra dei forti contro i deboli sarà di certo
l”avvitamento verso nuove escalation. Lo scopo dell”aggressione è
destabilizzare l”intero Medio Oriente e trascinare in guerra
l”Europa. La sorte del Libano è in pericolo. Le armi che nei
prossimi giorni colpiranno Damasco sono già pronte per colpire
Teheran. Dunque un altro avvertimento s”impone, per coloro che non
capiscono, o fingono di non capire: tacere adesso significa
acconsentire a ciò che verrà.

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Alternativa

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Laboratorio politico culturale fondato
da Giulietto Chiesa.

Fonte: alternativa-politica.it.

Manifestazione a Berlino:

Manifestazione a Londra:

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Manifestazione a Roma:

Manifestazione a Washington:

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