Gli Stati Uniti decidono di investire in nuove, moderne armi nucleari
355 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Nei prossimi 30 anni salirebbero a
mille miliardi di dollari. La notizia è apparsa sul NY Times on line del 21/9/14.
In Italia non è stata ripresa da giornali, né emittenti TV. Taluno ha proposto che
si revochi a [b]Obama il Nobel per la Pace conferitogli nel 2009[/b] – solo perché sta
armando con armi convenzionali e appoggiando curdi e iracheni contro l’ISIS.
Questa decisione di rimodernare l’arsenale nucleare USA è motivo molto più
forte per revocargli il premio. L’avevo già proposto nel Maggio 2013 nel mio
articolo che riporto più oltre.
Di questi mille miliardi si parlava già nel gennaio 2014. Sarebbero stati
ripartiti fra le 3 componenti della triade: missili balistici intercontinentali,
sottomarini nucleari, bombardieri nucleari. J. Wolfstahl e J. Lewis del James
Martin Center for Nonproliferation Studies di Monterey, Calif. avevano
commentato che il bilancio federale USA non era in grado di tirare fuori queste
enormi somme.
Si può arguire che la decisione americana sia una risposta alle minacce
di usare armi atomiche per risolvere la crisi in Ucraina, che Putin fece con
leggerezza un mese fa. È una reazione nettamente eccessiva rispetto alle minacce
militari che potrebbero essere rivolte contro gli USA. Prevede, infatti, di
sostituire con versioni più moderne, precise ed efficaci: 12 sottomarini nucleari,
100 bombardieri nucleari e 400 silos di lancio di ICBM.
Il Presidente USA nella campagna per il suo primo mandato aveva
dichiarato che il suo obiettivo era un mondo senza armi nucleari. Con il piano
attuale dimostra di aver rinunciato del tutto a quel sogno. Più tardi aveva
precisato che ci sarebbero voluti molti decenni per un disarmo totale. Il piano
attuale implica che per i prossimi tre decenni gli Stati Uniti non muoveranno
nemmeno un passo per quella lunga strada.
Il testo pubblicato dal NY Times descrive anche il nuovo stabilimento per
la produzione di armi nucleari a Kansas City. Fornisce dettagli irrilevanti: “ospita
2.700 lavoratori, come la fabbrica vecchia che sostituisce, ma consuma metÃ
dell’energia, con un risparmio di 150 milioni di dollari/anno. Ha una caffetteria
e una palestra moderne ed efficienti. Si chiama National Security Campus che
sembra il nome di un college e non di una fabbrica di armi letali.â€
Non vengono fornite informazioni sulla sicurezza delle armi prodotte.
Come notavo nel dicembre 2013, dal 1950 al 2003 in USA ci sono state 121
“frecce spezzateâ€: gravi incidenti coinvolgenti bombe nucleari. Dal 2003 nessuna
notizia di altri incidenti. Oltre 2 all’anno per 53 anni e poi nessuno per 10
anni! C’è da temere che la censura blocchi informazioni che, se fossero note,
proverebbero che il rischio sia maggiore di quanto sostenuto.
È segno di degrado culturale grave che si discuta a lungo su rischi minori
e non si menzioni nemmeno quello estremo, delle bombe atomiche.
(23 settembre 2014)[center]***[/center]
Rischio Armi Nucleari: Aggravato – Frainteso – di Roberto Vacca, 27/5/2013
Nel novembre 2009 Obama fu premiato con il Nobel per la pace “per la
sua visione e il suo lavoro verso un mondo senza armi nucleariâ€. Però gli arsenali
nucleari contengono ancora 5 miliardi di tonnellate equivalenti di alto esplosivo
[700 kg per ogni essere umano]. È un potenziale oltre centomila volte maggiore
di quello delle due bombe di Hiroshima e Nagasaki che nel 1945 uccisero circa
300.000 giapponesi.[300.000 moltiplicato 100.000 fa 30 miliardi – al mondo
siamo in 7 miliardi]. Non si è fatto un passo verso un mondo senza armi nucleari.
E ora Obama aggrava i rischi invece di ridurli.
L’editoriale del New York Times del 27/5/2013 informa che il Presidente
USA ha stanziato 537 milioni di dollari per il 2014 per ammodernare 180
testate nucleari tattiche B61 [1]. Sono dispiegate in Belgio, Germania, Italia,
Olanda e Turchia. Alcuni esperti sostengono che quei 537 milioni non bastano.
Realisticamente si spenderanno 10 miliardi di dollari. Non miglioreranno solo
l’efficacia dei quelle 180 bombe: ne aumenteranno il numero a 400.
Quei fondi sono disponibili perché nel 2010 gli USA hanno stanziato 80
miliardi di dollari per ricerche su armi nucleari. La decisione venne forzata dal
Partito Repubblicano come contropartita per approvare il trattato New Start con
la Russia, mirato proprio a ridurre gli arsenali nucleari: l’incoerenza è palese.
Il governo americano ha deciso anche di ridurre del 15% gli stanziamenti
mirati a proteggere le armi nucleari da tentativi di impossessarsene da parte di
terroristi. Quest’altra misura rende ancora più imminente un rischio gravissimo –
l’entità del quale è segreta e, forse, nemmeno valutabile.
Il 19 Giugno alla Porta di Brandeburgo (Berlino) il Presidente Osama ha
proposto di ridurre a meno di un terzo il numero di armi nucleari americane e
russe. Ha detto: “Sia Stati uniti che Russia dovrebbero ridurre i loro arsenali a
circa mille testate nucleari ciascuno.†Dopo 4 anni non parla più affatto di un
mondo SENZA armi nucleari.
Sembra che quel Nobel per la Pace del 2009 sia stato conferito con
leggerezza. Però un premio Nobel una volta dato non può essere tolto, anche se
appare assai poco meritato, come è il caso di altri Nobel per la pace e, almeno
in un caso per la medicina. Sembra altamente opportuno che l’Accademia delle
Scienze di Stoccolma e il Comitato Nobel Norvegese a Oslo rivedano i loro
statuti e regolamenti.
Taluno considera l’aggettivo “nucleare†sinonimo di “rischio tremendoâ€.
Non è giusto: l’ingegneria dei rischi si è sviluppata in gran parte proprio nel
corso dei progetti di centrali elettronucleari. Questo non significa che le centrali
nucleari per la produzione di energia non presentano alcun rischio. Significa che
i rischi potrebbero essere annullati se fossero perfetti: i progetti, la gestione e la
manutenzione di quegli impianti. Non lo sono sempre.
I due incidenti più gravi di centrali nucleari avvennero a causa di
gravii errori di progetto o di incompetenza dei tecnici addetti all’esercizio. La
catastrofe di. Chernobyl fu causata da ingegneri elettrotecnici che in assenza
di esperti nucleari tentarono un esperimento temerario e assurdo. Il disastro di
Fukushima è avvenuto perchè la centrale era sorta in zona sismica, soggetta
notoriamente, più di una volta ogni secolo, a tsunami di decine di metri ed era
stata protetta da un muro di soli 8 metri.
Il numero delle vittime di questi 2 incidenti fu di circa 30.000: un
decimo di quello dei morti a Hiroshima e Nagasaki. Le cifre non sono note
con precisione perché gli effetti delle radiazioni possono essere letali a
notevole distanza di tempo.
Le conclusioni sono ovvie, ma non hanno ispirato azioni adeguate.
Le armi atomiche vanno smantellate tutte. Anche se un conflitto si
scatenasse per errore, potrebbe estendersi al pianeta e segnare la fine della
nostra civiltà .
La diffusione delle centrali nucleari dovrebbe essere condizionata
alla realizzazione di progetti molto più sicuri. Intanto oltre alle 435 centrali
esistenti, se ne stanno costruendo 60 nuove (31 in Cina, 7 in Russia, 6 in
India, 5 in USA e altre).
I favorevoli all’energia nucleare considerano che gli eventuali incidenti
futuri siano accettabili perchè non sono stati molto più gravi di quelli di
Bhopal (15.000 morti – 1984) e del Vajont (2000 morti – 1963).
Infine, nessuno propone di proibire le automobili, sebbene gli incidenti
stradali nel mondo dal 1945 a oggi abbiano causato più di 25 milioni di morti.
Note[1] Una bomba B61 pesa 300 kg ed è lunga 3 metri. Ha una potenza distruttiva
compresa fra 300 e 340.000 tonnellate equivalenti di alto esplosivo. Può essere
lanciata con un missile o sganciata da un aereo (F16, Tornado, B2 Stealth).
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