Guerra in Europa, Fronte Novorusso. La situazione

Sono ripresi violentissimi gli scontri fra le forze Novorusse e quelle di Kiev, che occupano ancora territori negli oblast di Donetsk e Lugansk. Mappe di una guerra europea, oggi.

Guerra in Europa, Fronte Novorusso. La situazione
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10 Novembre 2014 - 09.30


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di Stefano Orsi.

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Nei giorni scorsi sono ripresi
violentissimi gli scontri fra le forze Novorusse e quelle di Kiev, che
occupano ancora i territori nord occidentali degli oblast di
Donetsk e Lugansk. Era dal 5 settembre, giorno del cessate il fuoco, che
non assistevamo a combattimenti di tale intensità e tale estensione.
Non ho mai nutrito illusioni su questo cessate il fuoco, una tregua
viziata da troppe omissioni e da troppi contenziosi irrisolti, prima di
tutti ovviamente la questione dei confini. 

Sin dal giorno della firma
abbiamo assistito ad un continuo punzecchiamento a cui ha fatto seguito
il deliberato tentativo, da parte del governo di Kiev di recuperare
parte del terreno perduto attraverso modeste ma sistematiche pressioni
locali, e con un largo utilizzo della superiorità numerica, impiegata
non con assalti frontali ma con l’infiltrazione di reparti nelle maglie
larghe del sistema di avamposti di Donetsk, così da creare uno
situazione di fatto sempre più vantaggiosa. Tale strategia ha assunto
una scala di teatro ed un valore strategico in un punto preciso: il
saliente di Debalt’seve. In questo settore lo schieramento di Kiev si
spinge nel cuore stesso del territorio Novorusso. 

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La difesa ed il
rafforzamento di questa località ha chiarito anche ai più distratti
quali fossero le reali intenzioni di Kiev: niente pace, nessun
riconoscimento della nuova Repubblica di Nuovorussia, peraltro
legittimata a pieno titolo dal voto di pochi giorni fa. Nella seconda
metà di ottobre, in corrispondenza con il voto per il rinnovo della
Verchovna Rada (la camera bassa ucraina) si è registrato un evidente
incremento degli scontri: in quelle settimane Kiev ha fatto confluire in
zona di operazioni consistenti rinforzi di truppe fresche,  batterie di
artiglieria e missilistiche reparti corazzati con l’evidente intento,
ora concretizzatosi, di utilizzarli nella ripresa delle ostilità.
Analizziamo la situazione militare di questi giorni, operando, come
d’abitudine, una distinzione settore per settore.

Settore Sud.  

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Nei pressi
di Mariupol , abbiamo assistito ad una avanzata delle truppe Novorusse,
che si sono spinte fino a ridosso della cerchia urbana, ed hanno anche
effettuato qualche puntata in avanti saggiando la resistenza del
perimetro difensivo dei reparti di Kiev che controllano questa
importante località. La reazione governativa è stata contenuta e non ha
portato al recupero del terreno perduto. Semplicemente i battaglioni
punitivi dislocati nella città, rinforzati da artiglieria e truppe
corazzate , si sono portati a ridosso del fronte nel tentativo di
arginare ulteriori, possibili, avanzate novorusse.

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Settore Mariupol

Poco più a nord, presso la diga di Pavlopil, si sono verificati
combattimenti e scambi di artiglieria. Continuando a spostarci verso
nord nell’esame del settore meridionale, il cui fronte corre parallelo
al fiume Kalmius, si giunge alla località disputata e strategicamente
importante di Hranitne. L’esercito novorusso avrebbe assunto il
controllo della località impadronendosi del ponte, che potrebbe fornire
un importante supporto logistico ad ulteriori avanzate lungo la strada
TO512.

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Settore Pavlopil

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Salendo ancora verso nord si arriva alla
regione estesa fra gli abitati di Novolaspa e Starohnativka. Questa
zona, sin ora controllata da Donesk è oggi contesa dalle truppe di
Kiev. I novorussi parrebbero avere liberato i paesi di Trudivs’ke e
Vasylivka, mentre ancora contesa sarebbe la località di Mykolaivka, nei
pressi di un’altra diga. Le miniere di Novotroit’ske sarebbero sotto
controllo stabile dei novorussi da diversi giorni. Su Olenivka ci
sarebbe stato qualche bombardamento con caccia dell’aviazione ucraina.

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Settore Novotroitske

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Settore ovest , Donetsk Luogo
questo di bombardamenti continui e feroci combattimenti giornalieri. Il
5 novembre le artiglierie ucraine hanno bombardato un quartiere
cittadino che ospita una scuola, ferendo molti bambini ed insegnanti e
causando la morte di due ragazzini che giocavano nel campetto adiacente.
L’OSCE dopo un attento esame delle evidenze e degli effetti del
bombardamento, ha riconosciuto la responsabilità di Kiev di questo
efferato, ennesimo crimine contro la popolazione civile del Donbass.

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Settore Donetsk

In tutta la zona intorno alla città si
sono verificati scontri: a Marin’ka (con annessi scambi di artiglierie)
nella zona a sud ovest della capitale, a Peski, a nord. Ad Avdeevka, a
nord est, l’8 novembre si è verificata una vera battaglia di carri
armati novorussi e ucraini: lo scontro ha avuto esito incerto. Altri
scambi di cortesie tra mezzi blindati sono segnalati ancora a Peski, da
cui partono i colpi delle artiglierie ucraine e all’ aeroporto di
Donetsk.

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Donetsk Aeroporto

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Fra le ormai fatiscenti strutture
aeroportuali si aggirano i battaglioni e le brigate di entrambe le
fazioni, che combattono immersi in un surreale scenario di distruzione.
Gli edifici passano continuamente di mano in mano: per i novorussi è
essenziale mantenere il controllo del grosso della struttura per
allontanare le artiglierie governative dalla città. Per gli uomini di
Kiev si tratta di una questione di prestigio: perdere una volta per
tutte l’aeroporto di Donetsk vorrebbe dire rinunciare definitivamente al
controllo della regione. Sia le dinamiche militari, sia l’ambiente,
ricordano una versione in sedicesimo della battaglia di Stalingrado. 

Per
la giunta di Kiev lo scalo rappresenta un richiamo simile a quello che
la città sul Volga esercitò su Hitler, che volle mantenere la 6° armata a
Stalingrado anche dopo l’avanzata di sovietici nell’operazione “Urano”.
I combattimenti in corso a Peski, Opitne e Avdeevka, che rispetto
all’aeroporto hanno per le truppe di Kiev una funzione di supporto
logistico, potrebbero segnalare una evoluzione paragonabile dei due
scenari. Come nei mesi scorsi, diverse testimonianze confermano la 
presenza, nella struttura, di reparti di mercenari occidentali.

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Settore ovest: Horlivka:
Si sarebbero ritirati i reparti ucraini che avevano cercato di creare
una testa di ponte lungo la via di comunicazione tra Horlivka e Donetsk .
Oggi assisteremmo invece ad un tentativo novorusso di prendere il
controllo del territorio posto tra Verkhn’otorets’ke e Novhorods’ke.
Questa avanzata, ove confermata, garantirebbe il pieno controllo
dell’importante via di comunicazione posta tra Horlivka e Donetsk e un
fronte meglio difendibile per i reparti di Donetsk.

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Settore Horlivka

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Proprio a sud ovest di Horlivka,
precisamente a Yasinovataja, i governativi hanno effettuato giovedì
scorso una “ricognizione in forze”, con reparti corazzati coperti da
robusti attacchi di artiglieria ed aviazione.  Ã¨ stata oggetto di
diversi attacchi, sia di artiglierie che di aviazione. Questa puntata è
stata respinta con perdite dai difensori, il cui dispositivo e morale
non pare avere risentito dell’avvicendamento al vertice provocato dalle
dimissioni del comandante.

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Settore Horlivka – Jasinovataja

A est di Gorlovka si segnala la
liberazione, da parte dei Novorussi, del paese di Novoluhan’ske che
potrebbe rappresentare una spina nel fianco per lo schieramento di Kiev
nella vicina Debalt’seve.

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Settore di Debalt’seve.
Nel saliente di Debalt’seve, che si insinua nel cuore dello schieramento
novorusso, i combattimenti sono furibondi, i duelli di artiglieria si
susseguono in ogni dove senza soluzione di continuità: una vera tempesta
di fuoco reciproco. Non poteva essere diversamente: vista l’importanza
per entrambi di questa regione, è imperativo per gli occupanti tenere il
fronte del saliente o addirittura avanzare verso sud ovest nel
tentativo di spezzare il territorio novorusso isolando la capitale. 

Questa minaccia, però, oggi come oggi sembra sotto controllo. In realtà
sono gli uomini di Donetsk e Lugansk a recuperare terreno palmo a palmo
sospingendo gli uomini di Kiev su posizioni sempre più anguste. Potremmo
assistere qui ad uno sfondamento del fronte del saliente ad opera delle
milizie da un giorno all’altro: il livello di pressione esercitato
sulle truppe di Kiev, che probabilmente non hanno avuto alcun
avvicendamento, si è fatto molto elevata. Sul margine meridionale del
saliente i reparti governativi, per altro nemmeno troppo numerosi,
mostrano segni di difficoltà. Un loro cedimento potrebbe riprodurre un
collasso dello schieramento e la formazione di un grande sacca, sul
genere di quelle viste nelle battaglie estive.

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Settore Debalt’seve

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Settore Nord Lugansk.
Scontri minori si sono registrati a Popasna, e lungo la strada TI316,
nei pressi di Zolote, non sono mancati scambi di artiglieria . I
combattimenti maggiori si sono verificati e proseguono tuttora nella
striscia di terra fra la località di Frunze e il fiume Severnj Dontesk,
ed hanno ad oggetto il controllo della strada Ti303. Prima delle
elezioni parlamentari del 25 ottobre gli uomini di Kiev avevano tentato
un in questo settore, avanzando in territorio novorusso per cercare lo
sfondamento delle linee di Lugansk con l’obbiettivo di avvicinarsi di
nuovo alla capitale: tale manovra era stata efficacemente rintuzzata dai
difensori ed era finita con l’annientamenti dei alcune colonne di
blindati, testimoniato da foto e filmati ormai pubblicati su diverse
testate. 

Dopo questo scacco i governativi hanno allestito un sistema
difensivo fatto di posti di blocco e fortificazioni fisse, da giorni
oggetto di furiosi attacchi novorussi. Questi attacchi stanno ora
concretizzandosi in una la controffensiva, che pare svilupparsi in
maniera promettente: alcuni posti di blocco sono isolati da giorni ed
altri, probabilmente, lo saranno a breve. Il posto di blocco 31, di cui
molto si è parlato nelle passate settimane, sarebbe sul punto di cedere
nonostante fosse difeso da paracadutisti e truppe scelte di Kiev.

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Settore Frunze – Severodonetsk

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Un’ altra avanzata degli uomini di
Lugansk si starebbe consolidando nella regione posta lungo la TI315: un
triangolo di terreno strategicamente importante e vasto , posto tra
Tr’okhizbenka, Raihorodka e Staryi Aidar. Sono attualmente in corso
combattimenti lungo la H21 presso Shchastya.

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Settore Chastje

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Verso il confine russo si segnalano
combattimenti sul fronte presso Staniza Luganska, inoltre un battaglione
novorusso, ieri, sarebbe penetrato oltre le linee ucraine portandosi
fino a Yuhanovka: vedremo ora se saranno in grado di consolidare
l’avanzata realizzando allontanando ulteriormente il fronte dalla
capitale.

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Settore Staniza Luganskaja

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