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Le fonti cui “Canale 112†fa riferimento non sono state rivelate, ma l’informazione proverrebbe da diretti collaboratori del presidente Petro Poroshenko e da ambienti parlamentari della Rada ucraina.
Ma Soros non sarebbe l’unico candidato in lizza. Tra i nomi che sono stati fatti circolare c’è anche quello dell’ex capo del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, che finì la sua carriera a New York, accusato di violenza sessuale contro una cameriera d’hotel. L’arresto che ne seguì gl’impedì di partecipare alla campagna elettorale nella quale il presidente vincitore fu François Hollande.
In tutto – sempre secondo le indiscrezioni di “Canale 112â€, citate da APA – sarebbero stati esaminati cinque candidati. Tra i tre nomi rimasti sconosciuti ci sarebbero rappresentanti del sistema della Federal Reserve americana.
Secondo il KyivPost, l’uomo d’affari americano George Soros, 84 anni, origini ungheresi, emigrato a New York nel 1956, ha finanziato con 82,200 dollari la nascita del nuovo esecutivo ucraino mediante un processo di head hunting. Sono così stati individuati, per la ricerca di ministri e funzionari altamente qualificati, 185 potenziali candidati tra gli stranieri presenti a Kiev e tra i membri della comunità ucraina che lavorano in Canada, Stati Uniti e Regno Unito.
Lo stesso Soros – riporta Fareed Zakaria di Cnn – dopo aver finanziato gruppi e attività di dissidenti nell’Est Europa in Polonia e in Repubblica Ceca durante le rivoluzioni del 1989 “ha contribuito a rovesciare il precedente governo ucraino per creare le condizioni di una democrazia filo-occidentale e ha giocato un ruolo importante negli eventi di oggi e nella rivoluzione arancione del 2004â€.