Avvertimento russo dal Mar Caspio/ 2

'La mossa "caspica" della Russia e lo shock della Nato e dell''Occidente. Una flottiglia al centro di un continente può colpire in un raggio di 2500 km. [Giuseppe Masala]'

Avvertimento russo dal Mar Caspio/ 2
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9 Ottobre 2015 - 18.12


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di Giuseppe Masala.

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Il bombardamento russo – contro ISIS & Co. – con missili da crociera partiti dal Caspio deve essere stato uno shock di proporzioni enormi per gli
occidentali. Lo si nota dalla reazione dei principali mass media alla notizia:
all”inizio hanno provato a negare i fatti insinuando che il filmato del lancio
dalle corvette russe sul mar Caspio fosse un filmato falso. Poi sono passati
all”accusa che i missili russi avessero colpito tre ospedali di una fantomatica
ONG con sede legale a New York. Infine la CNN ha strillato che alcuni missili
non hanno raggiunto il bersaglio e sono caduti in Iran. E tutti a riprendere
questa notizia senza riscontri, sebbene in linea di principio sia possibile che un
lancio così devastante come quello russo – se non altro per il gioco delle
probabilità – abbia qualche percentuale di insuccessi.

Fatto
sta che risulta palese la volontà prima di negare e poi di sminuire questa
azione militare. Ma per quale motivo?

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Innanzitutto
perché l’attacco russo va in contrasto con la narrazione occidentale dominante, la quale vuole che solo la NATO e gli Stati Uniti abbiano armi tecnologicamente
avanzate,
mentre tutti gli altri – quando va bene – sono rimasti al tempo della
seconda guerra mondiale.


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Ma
l”azione russa è stata scioccante anche per un altro motivo: i russi hanno
dimostrato di essere riusciti a non farsi imbrigliare dal trattato INF
(Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) – siglato nel 1987 da Ronald Reagan
e Mikhail Gorbaciov – che vieta il posizionamento di missili a raggio
intermedio
sul suolo dell”URSS e dei paesi aderenti alla NATO

A quanto pare il
trattato INF ha una falla
: non vieta l”installazione di questi sistemi d”arma
quando siano imbarcati. Da qui il colpo di genio degli strateghi russi:
costruire delle corvette (Bujan M) provviste di missili da crociera a raggio
intermedio e posizionarle in quel grande lago che è il Mar Caspio, che si trova
al confine dell”Europa ed è contiguo al Medio Oriente. E soprattutto, il Mar
Caspio è un bacino in cui non ci sono navi della NATO che possano in qualche
modo “disturbare” le imbarcazioni della marina russa. Il risultato
finale è che i russi possono colpire con missili da crociera a raggio
intermedio (fino a 2500 km) tutte le installazioni della NATO presenti
dall”Afganistan fino alla Penisola Arabica per finire con la Turchia e tutta
l”Europa dell”Est.


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In un certo senso il trattato INF per la Russia non esiste, mentre per la NATO sì.

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Un
altro aspetto da non sottovalutare è la totale incapacità dei pianificatori
della NATO e dei servizi d”informazione di prevedere tutto questo. Eppure non
c’era bisogno di informazioni riservate. Bastava guardare Wikipedia per sapere
che le corvette Bujan M della flottiglia russa sul Mar Caspio sono dotate di
missili da crociera SS-N-27. O bastava seguire le fonti aperte russe su
internet che almeno dal 2014 spiegano che con questa mossa “caspica”
lo stato maggiore russo è riuscito ad aggirare il trattato INF.


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Questo
non significa che i servizi di informazione occidentali non seguano queste
fonti. Molto più semplicemente hanno giudicato la notizia come mera propaganda, dimostrando di essere loro i primi a intossicarsi con le polpette
propagandistiche che diffondono essi stessi.

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