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La campagna NATO contro la memoria storica europea: una svolta pericolosa
Alla vigilia del suo recente arresto, Mateusz Piskorski, ora progioniero politico, aveva scritto questo articolo sul prossimo vertice NATO di Varsavia. Un allarme europeo
La NATO è un”alleanza presente da tempo immemorabile che ha liberato l”Europa dal nazismo e ci protegge dall’orso russo, che poi è quello che dovremmo credere. La verità storica è molto diversa, ma la NATO si sforza di revisionarla.
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Aggiornamento: L’autore di questo articolo – che descrive proprio il clima di annichilimento del dissenso che caratterizza la preparazione del vertice NATO di Varsavia – è stato arrestato e imprigionato, probabilmente proprio per averlo scritto, in data 20 maggio 2016 (riferimenti nell’articolo di R. Quaglia: QUI). Lo accusano di essere una spia. Ma è un prigioniero politico.
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VARSAVIA (Polonia)- Nei giorni 8 e 9 luglio, Varsavia ospiterà il prossimo vertice della NATO, la riunione dei capi degli Stati membri dell”Alleanza nel formato del Consiglio Nord Atlantico.
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L”incontro di Varsavia sarà il 25° vertice nella storia della NATO e vi saranno sviluppati gli accordi raggiunti nel corso della precedente riunione dei capi di Stato dell”Alleanza tenutasi a Newport nel 2014.
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In particolare, abbiamo a che fare con la creazione di una forza di reazione rapida sul territorio dei paesi dell”Europa orientale che sarebbe in grado di condurre operazioni di combattimento lungo il cosiddetto fianco orientale dell”Alleanza.
È attesa la presenza di 2.500 partecipanti oltre a quella di 1.500 giornalisti stranieri. Per questo evento è stato affittato il moderno Stadio Nazionale al centro di Varsavia. in relazione a possibili minacce terroristiche e alle proteste di organizzazioni pubbliche che hanno già dichiarato la loro intenzione di tenere una sorta di anti-summit nella capitale polacca.
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In tandem con i preparativi per l”evento, è stata condotta un’intensacampagna di informazione, il cui compito principale consiste nel fomentare le paure legate ad azioni e piani presumibilmente aggressivi da parte della Russia. La guerra sulla memoria storica fa parte di questa campagna a lungo termine. Qui va riconosciuto che la revisione dei fatti storici e la negazione del ruolo dell”Unione Sovietica nella Grande Vittoria del 1945 trovano un certo terreno storico e politico nei paesi baltici e in Romania, dove gli autori della narrazione commissionata dalla NATO si riferiscono spesso direttamente a movimenti collaborazionisti locali presentando le loro attività come esempi di “lotta per l”indipendenza” nei confronti dell”Unione Sovietica.
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La situazione è vista in modo diverso in Polonia, dove è molto difficile trovare sostegni in favore della tesi che la liberazione non sia stata la salvezza del popolo polacco dal genocidio di Hitler.
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La riformattazione della storia moderna è stata coordinata da agenzie statali come l”Istituto Polacco per la Memoria Nazionale. Tutte queste attività sono finalizzate a evitare la dissonanza cognitiva in modo che la popolazione dell”Europa orientale non possa guardare ai monumenti e ricordare la propria liberazione dalla Germania nazista ad opera dell”Armata Rossa, qualcosa che metterebbe in dubbio che la Russia sia lo storico ed eterno nemico e
La riformattazione delle percezioni dei fatti storici è parte di questo alquanto complesso progetto a lungo termine. È impossibile fare qualcosa del genere nel corso dei soli due mesi che precedono il vertice.
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Nel quadro della guerra dell”informazione, i media dell”Europa orientale pubblicano regolarmente dei materiali in merito al dispiegamento di testate nucleari nella regione di Kaliningrad. L”esistenza stessa di questa regione come soggetto della Federazione Russa viene esibita come una minaccia per l”esistenza di paesi vicini. Sul fianco sud, un ruolo analogo nel processo volto a far montare un crescente senso di pericolo è attribuito alla Transnistria.
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In questo modo, Kaliningrad spaventa i popoli baltici e i polacchi, mentre la Transnistria è usata per terrorizzare i romeni e, in misura minore, i bulgari.
La guerra dell”informazione viene condotta in modo sistematico e professionale. In connessione con il processo di normalizzazione delle relazioni tra l”Occidente e l”Iran, i gestori delle pubbliche relazioni della NATO sono stati costretti ad ammettere finalmente che i sistemi missilistici sono finalizzati esclusivamente all’immaginaria minaccia russa.
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La Polonia sta cercando di svolgere un ruolo di primo piano nelle zone settentrionali e del Baltico nell’ambito della corsa agli armamenti in Europa orientale. A sua volta, la Romania sta cercando di prendere l”iniziativa nella regione del Mar Nero. Ma tutto da quelle parti risulta tanto più difficile in quanto la Turchia ha agito come il leader della coalizione anti-russa da oltre un anno e mezzo in qua. Tuttavia, Bucarest sta cercando di utilizzare la totale mancanza di fiducia di Washington nei confronti di Erdoğan per offrire al Pentagono dei servigi alternativi. La preparazione del vertice è stata attentamente monitorata dal Dipartimento di Stato americano. Il vice di John Kerry, Anthony Blinken, ha recentemente visitato diversi paesi dell”Europa orientale. I colloqui del funzionario americano con i suoi colleghi dell”Europa orientale si riducono in sostanza a una cosa: gli ex membri del blocco orientale devono sostenere senza riserve la posizione di Washington durante il vertice, soprattutto per quanto riguarda il rafforzamento militare della NATO lungo il cosiddetto fianco orientale, e dovrebbero sopportare le spese della difesa
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Blinken ha sottolineato che la Russia intende provocare le forze della NATO in vista del vertice. A sostegno delle sue parole, Blinken si è riferito ai pattugliamenti delle forze aeree russe sul Mar Baltico. Tuttavia, si è dimenticato di dire che quel che ha causato la preoccupazione dell’aeronautica russa è stata la presenza di navi da guerra USA. Blinken ha fatto in modo che il presidente americano possa sentirsi a suo agio nella capitale polacca. Al fine di far svolgere il vertice in un buon ambiente, il governo di Varsavia, facendo riferimento a una minaccia terroristica, ha approvato una legge in base alla quale è vietato che si svolga qualsiasi raduno o peggio durante il periodo in cui si tiene un evento internazionale di così estrema importanza come il vertice.
Tutto questo è stato fatto preoccupandosi del benessere del boss della nuova Europa filoamericana, Barack Obama. Le spese ufficiali del Ministero della Difesa polacco per lo svolgimento della riunione dei capi di Stato dell”alleanza ammontano a 40 milioni di dollari. Da sola questa notizia può davvero causare qualche incomprensione e portare i cittadini della capitale polacca a fare dei picchetti durante le giornate estive del vertice NATO.