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di Giuseppe Masala.
L”attacco americano di questa notte in risposta
all”uso di armi chimiche contro la popolazione di Idiib attribuito dagli USA a
Damasco è da considerarsi un completo fallimento dal punto di vista militare.
Il ministero della difesa della Federazione Russa in una conferenza stampa ha
definito eufemisticamente e diplomaticamente l”operazione come “a bassa efficienza†. Infatti, sempre secondo i militari
russi solo 23 missili sono arrivati a bersaglio su 59 lanciati.
all”uso di armi chimiche contro la popolazione di Idiib attribuito dagli USA a
Damasco è da considerarsi un completo fallimento dal punto di vista militare.
Il ministero della difesa della Federazione Russa in una conferenza stampa ha
definito eufemisticamente e diplomaticamente l”operazione come “a bassa efficienza†. Infatti, sempre secondo i militari
russi solo 23 missili sono arrivati a bersaglio su 59 lanciati.
A riprova che l”attacco è stato “a bassa efficienzaâ€
le immagini dell”aeroporto colpito, le quali dimostrano che – certamente sì – ci
sono stati danni, ma non c”è stata la completa distruzione: la pista è
sostanzialmente intatta e anche molti bunker con aeromobili all”interno non
presentano danni.
le immagini dell”aeroporto colpito, le quali dimostrano che – certamente sì – ci
sono stati danni, ma non c”è stata la completa distruzione: la pista è
sostanzialmente intatta e anche molti bunker con aeromobili all”interno non
presentano danni.
Come è spiegabile il fatto che ben 36 missili non
siano arrivati a bersaglio?
siano arrivati a bersaglio?
Una percentuale
di errore del 61% (36 missili persi
su 59 lanciati) non è giustificabile in nessun modo con l”errore o il guasto
tecnico. Questo può essere spiegato solo o con l”utilizzo di sistemi di
disturbo elettronico o con l”utilizzo di batterie antimissile da parte di chi
si trova in Siria, verosimilmente i russi.
di errore del 61% (36 missili persi
su 59 lanciati) non è giustificabile in nessun modo con l”errore o il guasto
tecnico. Questo può essere spiegato solo o con l”utilizzo di sistemi di
disturbo elettronico o con l”utilizzo di batterie antimissile da parte di chi
si trova in Siria, verosimilmente i russi.
Iniziano intanto a circolare le prime immagini di
resti di missili Tomahawk caduti in territorio siriano e ben lontani dal
bersaglio nella base aerea siriana di Al Shayrat.
resti di missili Tomahawk caduti in territorio siriano e ben lontani dal
bersaglio nella base aerea siriana di Al Shayrat.
Qualora le informazioni diramate dal Ministero della Difesa russo fossero confermate ulteriormente da altre immagini, saremmo di fronte a un vero e proprio fiasco americano, peraltro aggravato dal fatto che si tratterebbe di una sconfitta dal punto di vista del confronto fra le tecnologie reali in campo e non per via delle circostanze politiche o umane.
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