Quello che non ci dicono su Kim

Che sia un leader decisamente fuori dai canoni democratici non ci piove. Quello che invece non ci sta proprio per niente è paventare la pericolosità della Corea del Nord.

Quello che non ci dicono su Kim
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13 Aprile 2017 - 21.21


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di Massimo Bordin

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Kim è un pazzo. Kim è un criminale. Kim è un dittatore. E’ il solito
repertorio, reso però sempre più stucchevole da Presidenti occidentali
che giocano tranquillamente a golf mentre bombardano Paesi che distano
decine di migliaia di chilometri dai loro confini. Comunque, che Kim
Pyonyang sia un leader decisamente fuori dai canoni democratici non ci
piove: basti pensare che in Corea del Nord la naja dura una cosa come
dieci anni, mentre dalle nostre parti ci si dava gravemente malati per
dieci mesi effettivi. Fin qui la «narrazione» occidentale sul paffuto
leader coreano – la reductio ad Hitlerum di tutti i nemici della Nato –
ci può anche stare. Quello che invece non ci sta proprio per niente è
paventare la pericolosità della Corea del Nord. Lasciando decantare
questo racconto si finisce per giustificare la presenza della portaerei
americana a ridosso delle coste coreane in queste ore.

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Peccato che Kim sia pericoloso solo per la moglie, se si addormenta sopra.

La
Corea del Nord risulta essere la quinta potenza mondiale per il numero
dei soldati effettivi (oltre un milione di uomini) e per la capacità di
mobilitare 6 milioni di riservisti, ma questo può far paura ai cugini
della Corea del Sud, non agli Stati Uniti o all’Europa. Per far paura
agli Stati Uniti e minarne la sicurezza occorre avere un’altra logistica
e una capacità nucleare in grado di usare i vettori di trasporto degli
ordigni. Detto diversamente, Kim NON è in grado di portare le sue bombe
nucleari FUORI dalla Corea del Nord. E’ un po’ come uno che scoreggia
sotto le lenzuola nel suo letto: può soffrirne solo lui. Tutti i test
che Kim sta facendo nel sottosuolo vanno proprio in questa direzione,
cioè tentare di   sviluppare missili intercontinentali capaci di
trasportare ogive nucleari fino alla West Coast americana, ma non è
affatto vicino al traguardo. Invece, cosa vien fatto credere per
legittimare l’intervento americano? Che Kim potrebbe colpire Los Angeles
e far saltare per aria la California, mentre anche per colpire la
vicina Seul dovrebbe far ricorso ad armi convenzionali.

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D’altro
canto, abbiamo solo 3 opzioni possibili: o Kim ha la capacità nucleare
ed è il pazzo che tutti dicono, ma allora non si capisce perchè non
lancia i missili nucleari contro Los Angeles; oppure Kim non è pazzo ed
ha la capacità nucleare, ma non la usa perchè non è pazzo. Infine,
potrebbbe essere che Kim non ha le capacità tecniche  per far uscire gli
ordigni dai suoi depositi, e quindi non c’è di che preoccuparsi.

Tutte
e tre le opzioni rivelano che i provocatori sono gli Stati Uniti e che
mostrano i muscoli sul pacifico dopo il palese fallimento in Siria. A
differenza degli anni della Guerra Fredda, però, ora c’è il web ed è più
facile capire e dimostrare questi fake. Già conosco l’obiezione: fare
la guerra preventiva. Cioè la stessa formula che abbiamo visto
miseramente fallire in Afghanistan, Iraq, Libia e Siria…

Fonte: [url”http://micidial.it/2017/04/quello-che-non-ci-dicono-su-kim-pyongyang/”]http://micidial.it/2017/04/quello-che-non-ci-dicono-su-kim-pyongyang/[/url]

Via:  https://comedonchisciotte.org/quello-che-non-ci-dicono-su-kim-pyongyang/

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