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di Debora Billi – crisis.blogosfere.it.
Molto divertente l”esternazione del Berlusca sulle vendite di cosmetici in Italia. Secondo lui, il fatto che spendiamo in cosmetici dimostra che nuotiamo nell”oro e non abbiamo un pensiero al mondo. Eppure, un esperto di marketing come lui dovrebbe conoscere come funziona. Dovrebbe conoscere, ad esempio, il lipstick index di cui ha già parlato Pietro Cambi un paio di anni fa: in tempi di crisi, è comprovato che aumentino le vendite dei rossetti e di altri cosmetici “di conforto”.
Dice Pietro:
Questo indice, definito per la prima volta dall”amministratore delegato della Estée Lauder, è basato sull”andamento delle vendite dei rossetti ed ha dimostrato una buona correlazione, nelle passate recessioni, con l”andamento dei principali indici di borsa. Si tratta di una correlazione inversa: tanto peggio va l”economia tanti più rossetti si vendono.
Ma guarda il caso. E non mi limiterei ai cosmetici: ci sono anche le intramontabili affermazioni “i ristoranti sono pieni, le spiagge sono piene, le autostrade sono piene” che dovrebbero dimostrare come proprio non sappiamo più come spendere i soldi che ci esplodono nelle tasche.
Quello che indica un simile atteggiamento mentale è l”assoluta non comprensione dei meccanismi psicologici che si instaurano in una società avanzata che affronta un periodo di crisi. I nostri governanti (dimostrandosi quindi del tutto inadatti a governare una siffatta società ) sono rimasti ad una concezione anteguerra della “povertà “: chi ha difficoltà economiche chiede l”elemosina, mangia pane e cipolla, brucia le sedie per scaldarsi e probabilmente come massimo lusso ascolta il trio Lescano alla radio a valvole.
Il “Paese reale” fa invece tutt”altro. Per un cassaintegrato diventa ancora più fondamentale riuscire a portare ancora la famiglia in pizzeria una volta al mese, anche se per farlo deve lasciare l”auto in garage e usare l”autobus. Per la nostra mentalità , è drammatico dover rinunciare anche ad andare coi bambini al mare, magari dalla mattina alla sera, perché “non ce lo possiamo più permettere”. E” molto più umiliante negar loro sole e mare che riciclare i vestiti o cenare a latte e biscotti.
Conservare le conquiste economiche, le più piccole, come la pizzeria, il rossetto e la spiaggia significa rimanere aggrappati a una realtà che sta sfuggendo, significa conservare in fin dei conti la speranza che si tratti solo di un momento, che non si sta affondando veramente.
E che i politici rinfaccino ai cittadini questi enormi sforzi per restare a galla è solo l”ultima delle tante prove di quanto siano ignobili ed indegni di governare questo Paese.
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