'Credit Suisse, gli ultimi giorni dell''euro, almeno come lo conosciamo'

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22 Novembre 2011 - 08.09


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Rendimento Bpt e Bonos a 10 anni potrebbe salire sopra 9%

Milano, 21 nov – La fine dell”euro, almeno nella forma in cui lo abbiamo conosciuto fino ad ora, sembra essere arrivata. E” quanto scrivono gli analisti di Credit Suisse in uno studio pubblicato oggi dedicato alle sorti probabili della divisa comune. “Questo non significa che la rottura dell”eurozona sia molto probabile – si legge nel rapporto – ma sicuramente significa che devono succedere delle cose straordinarie, e possibilmente entro la metà di gennaio, per impedire la chiusura progressiva di tutti i mercati dei bond dell”eurozona,

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con la possibilita” che in concomitanza con questi eventi si verifichino attacchi speculativi anche alle banche piu” forti”.

Secondo gli analisti di Credit Suisse non si tratta di paradossi ma della logica “inesorabile” degli investitori che non sanno piu” esattamente che cosa stiano comprando sul mercato dei bond. “Nel breve periodo, questo non puo” essere risolto dalla Bce o da nuovi governi in Grecia, Italia o Spagna. Il problema e” che i mercati hanno bisogno di segnali credibili sotto forma di un”unione fiscale e politica ben prima che si possano modificare i trattati”.

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Secondo la banca, questo nuovo trend significa la fine del modo con cui si e” proceduti sino ad ora, a strappi, a favore di misure piu” drastiche e risolutive di quanto non vorrebbero al momento tanto la Francia quanto la Germania.

“Solo allora la Bce a nostro parere sara” disposta a fornire il ponte finanziario necessario per evitare un collasso sistemico e pensiamo che il dibattito sull”unione fiscale entrera” nel vivo gia” questa settimana quando la Commissione pubblichera” un nuovo rapporto sulle tre diverse opzioni per degli Eurobond garantiti vicendevolmente degli stati.

Fino a che questo dibattito non giungera” a conclusioni concrete, i mercati continueranno a risentire di forti tensioni e un paradosso e” che la pressione sugli yield dei titoli di Stato di Italia e Spagna potrebbero peggiorare molto pur nel momento in cui i nuovi governi varano le riforme e non e” da escludere che i rendimenti salgano sopra il 9% per un breve periodo”.

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“A dir la verita” – proseguono gli analisti – e” del tutto possibile vedere gli yield francesi salire sopra il 5% e persino gli yield dei bund salire durante la fase critica del dibattito sull”unione fiscale”.

“In breve – conclude il rapporto della banca elvetica – il destino dell”euro sta per esser deciso.

E la pressione per arrivare ai necessari passi in avanti sul piano politico verra” probabilmente dagli investitori alla ricerca di una protezione contro le conseguenze assolutamente catastrofiche di un collasso dell”euro, uno scenario che le loro stesse paure dovrebbe alla fin fine aiutare a impedire”.

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Corrado Poggi cop-Y- c.poggi@ilsole24ore.com21-11-11 16:59:42 (0265) 3


Fonte: http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Crisi-Credit-Suisse-ultimi-giorni-dell-euro-almeno-conosciamo/21-11-2011/1-A_000405446.shtml.

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