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di attac italia
In coda all”articolo, i video degli interventi di Marco Bersani (attac italia) e Antonio Tricarico (Re:Common)
Oltre 300 partecipanti da tutta Italia, decine di reti, associazioni e organizzazioni che si sono confrontate, in plenaria e nei gruppi di lavoro, per un”intera giornata: l”assemblea del 2 febbraio, promossa dal Comitato per una nuova finanza pubblica, ha sicuramente segnato una tappa importante nel percorso dei movimenti per un”altra uscita dalla crisi.
E, mentre l”establishment e i grandi mass media si affannano ogni giorno a spiegare come la situazione del Monte dei Paschi di Siena sia solo il frutto di “mele marce in albero sano”, i partecipanti all”assemblea avevano tutte/i chiaro come quanto emerso nell”inchiesta su MPS non fosse altro che il normale funzionamento del sistema bancario e finanziario, in quanto territorio dell”unica vera globalizzazione realizzata: la totale libertà di movimento dei capitali finanziari.
Uscire dalla lettura liberista della crisi del debito, contrastare le politiche monetariste che dall”Unione Europea ai Governi vengono propagandate come necessarie e ineluttabili, portare tutte le vertenze aperte nel Paese sui beni comuni e i diritti sociali dalla conflittualità sugli effetti a valle alla riappropriazione delle decisioni a monte: di tutto questo e di come farlo si è discusso con passione e intensità dentro il Teatro Valle Occupato, luogo paradigmatico del conflitto in corso.
L”enorme e variegata partecipazione all”assemblea ha messo subito in campo la necessità dell”allargamento del percorso sinora intrapreso, attraverso la proposta di un prossimo appuntamento nazionale, tra marzo e aprile, che sancisca la nascita del Forum per una nuova finanza pubblica e sociale, come luogo collettivo, aperto e inclusivo, capace di far divenire pratica sociale diffusa quello che è un fondamentale obiettivo strategico: definanziarizzare la società per riappropriarsi della democrazia.
Ma non c”è stata solo attesa del prossimo passo nella intensa giornata trascorsa. Due percorsi di mobilitazione hanno ricevuto l”innesco necessario a farli divenire azioni coordinate e campagne: l”auditoria del debito locale e la riappropriazione sociale della Cassa Depositi e Prestiti.
Sul primo tema, si tratta soprattutto di coordinare fra loro le diverse esperienze locali che già in diversi luoghi stanno nascendo nel campo della ripubblicizzazione dell”acqua e dei servizi pubblici locali, della scuola e della sanità . Si tratta non di aggiungere tecnicismi, bensì di dare alle vertenze in atto nuovi strumenti di rottura del quadro dato (“c”è il debito, non ci sono i soldi”) per permettere il salto di qualità alle lotte per la riappropriazione sociale dei beni comuni e dei servizi pubblici.
Sul secondo tema, si tratta di costruire una vera e propria campagna di riappropriazione della ricchezza che a tutti appartiene (la Cassa Depositi e Prestiti si basa sul risparmio postale dei cittadini e dei lavoratori), sottraendola alla privatizzazione e al ruolo di leva per i mercati finanziari e destinandola ad una rinnovata funzione sociale.
Percorsi lunghi con necessità di un”abbondante seminagione dentro la società , ma oggi pronti ad essere intrapresi perché un”altra uscita dalla crisi è possibile e il futuro ci appartiene.
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Comitato per una nuova finanza pubblica
Fonte: http://www.italia.attac.org/spip/spip.php?article3902
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