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Commissione Bilancio – M5S Camera
“Nessuna slide propagandistica può nascondere la verità sostanziale:
il Paese è fermo, è ufficialmente in recessione tecnica. L’Istat ha
appena diramato il dato sulla (non) crescita dell’economia del secondo
trimestre: il Pil fa segnare un -0,2% (-0,3 su base annua). Dunque,
siamo al palo. L”Italia è in recessione.
In queste ore le pressioni politiche sui vertici dell’Istituto di
statistica si sono infittite. In fondo nulla è cambiato dai tempi in cui
Tremonti ministro del Tesoro diceva che l’Istat trasmetteva “una
rappresentazione discutibile della realtà â€. I partiti credono di poter
piegare tutto ai loro interessi, anche i numeri che arrivano da enti
presunti terzi. Ma la verità è che, in ogni caso, la recessione tecnica
sgretola ogni falsa rappresentazione allestita dal governo in un Def che
è già carta straccia.
E pensare che quando, in primavera, Renzi e il ministro dell’Economia Padoan previdero una crescita a +0,8% a fine 2014, aggiunsero che si trattava di una stima prudenziale. Oggi quel tasso di avanzamento del Pil è addirittura una chimera.
I conti sono allo sbando, la logica dell’austerity
continua a dominare e in autunno potrebbe scatenarsi una nuova tempesta
finanziaria sul nostro debito. Nel frattempo troppe mani sembrano
aggrapparsi al timone dell’economia, strattonandolo di qua e di là .
Il commissario alla spending Carlo Cottarelli non ne
può più di Renzi e vuole tornarsene nel sacro tempio degli affamatori
che risponde al nome di Fmi. Anche i rapporti tra Padoan e il premier
sono al lumicino, tanto che l’economista viene dato da molti in uscita
dal governo. Il premier, d’altronde, ha già deciso di circondarsi di un
gruppo di fedeli economisti di partito. E mentre si gingilla con le
autoritarie riforme costituzionali, la Ragioneria dello Stato (braccio
armato dell’Europa dell’austerity) sbugiarda e asfalta il Parlamento
(maggioranza compresa) su qualsiasi norma ispirata alla giustizia
sociale che possa dare un po’ di respiro al Paese, dalle pensioni al
carico fiscale per i piccoli produttori di energia rinnovabile.
I partiti e gli alti burocrati, come i capponi di Renzo, si beccano
sugli zero-virgola senza sapere che faranno tutti la stessa fine, ma nel
frattempo il M5S ascolta la gente e vede la realtà che non è fatta di
senatori nominati dal capo dello Stato o consiglieri regionali che si
salvano dal carcere con l’immunità .
Ora chiediamo chiarezza alle istituzioni sul rendiconto di bilancio e
sui fondamentali della nostra economia: cittadini ben informati sono
precondizione essenziale per una democrazia che funziona”.
Commissione Bilancio – M5S Camera
Fonte: http://www.beppegrillo.it/2014/08/economia_il_ver.html?s=n2014-08-06.
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