Una società da curare

A un extraterrestre riuscirebbe difficile capire il perché dell’ice bucket challenge. I medici avrebbero bisogno di una moneta che funzionasse: ecco come... [Daniele Basciu]

Una società da curare
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27 Agosto 2014 - 09.30


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di Daniele Basciu

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Se un extraterrestre sano di mente sbarcasse oggi sulla Terra gli riuscirebbe difficile capire il perché dell’esistenza dell’ice bucket challenge. Cosa vedrebbe?

Il problema: una malattia degenerativa, la SLA.

La soluzione: medici e biologi che si impegnano per anni in ospedali, laboratori, centri di ricerca, nella ricerca di una cura per questa malattia

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Bene, per pubblicizzare il fatto che ciò necessita di fondi (aisla.it), decine e centinaia di persone in tutto il mondo che si gettano delle secchiate d’acqua ghiacciata in testa, e “nominano” altre persone perché facciano lo stesso. Qual è il nesso tra le secchiate d’acqua ghiacciata e la ricerca contro la SLA? Nessuno. Non esiste alcun nesso tra le secchiate e i medici, le strutture, il lavoro che serve per trovare cure per la SLA. Niente. Si tratta di un qualcosa che è totalmente folle, priva di senso.

Per curare questa malattia occorre che delle persone vengano pagate con dei soldi, perché trascorrano la propria vita lavorativa, di ricerca e studio, alla ricerca dei migliori rimedi possibili, in strutture adeguatamente attrezzate. Perché questo avvenga è sufficiente che il monopolista della valuta cambi dei numeri nei fogli di calcolo della banca centrale, e da qui nei fogli di calcolo delle banche dove medici, biologi, etc, tengono i propri conti corrente. Dovrebbe inputare dei numeri, aggiungere degli zeri in questi conti, e medici, biologi, etc etc, in cambio lavorerebbero. Imprese di costruzione costruirebbero strutture e laboratori, che potrebbero essere dotate di attrezzature, reagenti, etc. Tutto qui

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Se il monopolista decidesse di voler “riavere indietro i soldi”, potrebbe optare per un prestito a lungo termine (diciamo di 1000 o 2000 anni come scadenza) destinato alle strutture dedicate alla ricerca contro la SLA. E dovrebbe aggiungere una riga nel proprio foglio contabile, scrivere la causale e mettere a fianco il numero, i “soldi che presta”. La BCE dovrebbe fare più o meno così: 

E così si potrebbe fare davvero il massimo per curare la SLA, avere i migliori risultati possibili. Si arriverebbe a trovare una cura, e i prestiti sarebbero ripagati nel lungo periodo, quello in cui noi e i nostri discendenti per generazioni “saremo tutti morti”.

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Tutto questo è tecnicamente possibile, la MEMMT lo ha spiegato abbondantemente, e si potrebbe fare domattina se non fosse impedito dalla psicosi di massa di una collettività che cataloga come “normale” cambiare i numeri sui pc delle banche centrali per fare il Quantitative Easing, e non ritiene giusto fare lo stesso (cambiare numeri sui pc) per finanziare la ricerca della cura di malattie come la SLA. 

E in Italia un governicchio che gioca alle secchiate, anche lui. La realtà grottesca di un presidente del consiglio che si comporta come un fumetto, e di un fumetto (zerocalcare.it) che gli spiega cosa dovrebbe fare, che è la cosa più semplice del mondo.

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