Zeinab, condannata a morte in Iran, scrive...

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28 Novembre 2009 - 10.05


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di Doriana Goracci.

«Care Organizzazioni dei diritti umani,
mi chiamo Zeinab Jalalian. Sono una donna kurda di 27 anni e sono prigioniera politica. Mi trovo in prigione in Iran.
Il Supremo Tribunale iraniano ha confermato la mia condanna a morte.
Attualmente sono malata a causa delle torture subite e non ho alcun legale che mi difenda.

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Voglio dirvi solo questo: il processo è durato solo pochi minuti.

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Il tribunale mi ha detto: “Sei una nemica di Dio. Devi essere impiccata al più presto.” Questo è stato il mio processo.
Ho chiesto al giudice di darmi il permesso di salutare mia madre e la mia famiglia.
Prima di essere giustiziata, lui mi ha detto “Sta zitta” e mi ha rifiutato il permesso.
Zeinab Jalalian – ???? ???????
26.11.2009»

Questa è la lettera di Zeinab Jalalian, dissidente curda di 27 anni, tradotta in italiano e in inglese, passata tra mani di donne, ricevuta da Maddalena Celano in Rete,che ringrazio, e ritrovata nel web: è stata condannata all”impiccagione dalla corte suprema di Sanandaj. Solo pochi giorni fa scrissi della condanna a morte per impiccagione del giovane oppositore curdo Ehsan Fattahian. ”Zanan” (Donne), la principale pubblicazione femminile/femminista iraniana, venne chiusa nei primi mesi del 2008 per ordinanza di un tribunale iraniano. “La rivista, fondata 16 anni fa era stata diretta da Shahla Sherkat, per anni un punto di riferimento per le donne iraniane e la difesa dei loro diritti. Pur trattando temi estremamente delicati come i crimini d”onore, il commercio sessuale e le violenze domestiche, Zanan era riuscita a evitare la censura del regime”.
Bella ciao! Anche le donne muoiono per la Libertà in nome della follia umana che si ritiene divina. Femminicidio anche questo.
Vivendo così come si muore Contro l”omicidio di Stato
Zitte mai!

 

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