Terzigno: la strategia della delegittimazione

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22 Ottobre 2010 - 23.14


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di Roberta Lemma.

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Terzigno, ore 1,15 di notte.

Da uno son passati a quattro gli elicotteri che sorvolano tutta Terzigno, Boscoreale e , Boscotrecase. Da poco lontano i boati delle bombe carta fanno tremare la popolazione, sembra la notte di capodanno o una notte passata in tenda con i talebani. Un sms; dobbiamo richiamare la popolazione, sgombrare la rotonda, nella parte meridionale di Boscoreale avanza un plotone che non si conta, tutti con manganello alla mano. Facebook il mezzo con il quale lanciamo l”SOS, un tam-tam grazie al quale tutti richiamano a casa i propri amici e parenti.

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Boscoreale è stata circondata totalmente, dalla statale 268 fino al confine con Villa dei Misteri Pompei .

Sale la tensione e l”ultima dichiarazione rilasciata da Silvio Berlusconi spaventa più di tutti i manganelli: – A Napoli ripristineremo tutto in 10 giorni – Dichiarando che a Terzigno arriverà Bertolaso; un copione già visto che ha un solo significato: pur di tacere i vesuviani invieranno quanti più militari gli sarà possibile, provocheranno guerriglia, invieranno i loro agenti segreti.

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Le agenzie di stampa inviano notizie di arresti, di ritrovamento di molotov, di razzi e sassi lanciati contro gli agenti; invece e sono testimone, al segnale, caricano senza motivo con il solo scopo di disperdere la folla liberando le strade ai camion in arrivo. Alzano i manganelli e colpiscono spalle, teste, gambe senza sosta.

Così al rumore degli elicotteri bassi, all”illuminazione che viene spenta, al boato delle bombe carta, alle cariche e alle notizie di arresti provano a spaventarci. In alcuni casi riuscendoci. Tante le case chiuse e con le finestre serrate, tanti i negozi, compresi i supermercati chiusi, così scuole e palestre. Molte le telefonate di amici spaventati che mi chiamano; ” ma a casa siamo al sicuro? Domani posso mandare mia figlia al liceo?”

I vesuviani come tutta la gente normale, non sa come comportarsi in guerra e scopre la paura. Normalmente quei pochi camorristi che vivono in questi paesi li si conosce e li si evita, ma qui è lo stesso Stato che ti terrorizza, una situazione snaturata, che non credevi di poter vivere.

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Intanto continua la ricerca ossessiva; sempre a riguardo dell”Ente Parco e di chi lo controlla. Una confidenziale frase non lasciata cadere nel vuoto: gli stanziamenti sono europei? No, sono solo fondi privati. Ma di chi? Di chi ha interesse nello sversare a Terzigno? Nessuna risposta, un silenzio dal sapore di assenso.

Continuo la ricerca negli Atti protocollati dell”Ente Parco. Quello datato 29 dicembre 2009, l”Atto con cui l”Ente non dava autorizzazione alle discariche motivando il rifiuto con una serie imbarazzante di rilevamenti tecnici tutti inerenti alla pericolosità sulla sicurezza ambientale, rischio idrologico, sismico e sulla sicurezza sanità pubblica non è stato mai preso in considerazione da nessuno; né politico, né magistrato, né istituzione. Anche qui la sensazione di un intoppo ad arte nel meccanismo; capita qualcuno informi su certe indagini e si muova per tempo.

L”altro Atto datato 30 marzo 2010 è la relazione tecnica di due dottoresse, porto di seguito alcuni stralci:

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-ancora oggi risultano depositati circa duecento balle nel sito di Ercolano (Cava Ammendola Formisano) e circa settecentoquaranta in quello di Terzigno (SARI);

– per lo stoccaggio di tali balle di CDR non fu redatta alcuna forma di valutazione ambientale, ricadendo tra l”altro entrambi i siti in area Sic e ZPS;

– oltre gli impatti ambientali già segnalati nelle ordinanza emesse dall”Ente Parco e derivanti dallo stoccaggio delle balle su suolo nudo ed in assenza di qualsiasi forma di protezione delle componenti ambientali, nelle le Linee di Piano 2010-2013 per la Gestione dei Rifiuti Urbani approvate con Deliberazione n. 75 del 05.02.2010 e pubblicate su BURC n. 14 del 15.02.2010 è ribadita tutta la preoccupazione per il rischio di trascorsi conferimenti illeciti nel flusso “balle di rifiuti”, a partire da contaminazioni radioattive per l”inclusione di scarti isotopici di origine ospedaliera più volte riscontrate;

– nelle Linee Guida sopra citate non vengono indicati tempi e modalità per la redazione del Piano di caratterizzazione definitivo previsto per il S.I.N. “Aree del Litorale vesuviano”;

– nelle stesse non vengono altresì indicati tempi e modalità per l”ottemperanza all”Ordinanza n. 01/R prot. 4562 del 09.05.2007 emessa dall”Ente parco nei confronti del SubCommissario, della FIBE s.r.l. ( La FIBE s.p.a. controllata al 100% dalla multinazionale Impregilo, sotto processo dal 2008 con l”ex Governatore della Regione Campania per frode in pubbliche forniture, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso e abuso d”ufficio. Fibe srl non può esistere senza creare ulteriore mistero, una società a responsabilità limitata a controllare il parco Nazionale sarebbe ulteriormente assurdo e incomprensibile) e dei proprietari delle aree relativa alla rimozione dei materiali già stoccati ed il ripristino dello stato dei luoghi nonché l”attivazione dei poteri sostitutivi di cui al titolo V parte Quarta del D.Lgs. 152/06 ss.mm.ii.;

-per quanto sopra riportato appare completamente insoddisfacente il rinvio della risoluzione di questa problematica che comporta oggettivi danni all”ambiente, come evidenziato nello stesso documento regionale. ( scomparso )

Ieri pomeriggio i poliziotti schierati fermano un pulmino carico di ragazzini in ritorno dagli allenamenti di calcio, lo perquisiscono, aprono il cofano è pieno di borsoni, non vorrebbero farlo passare, ma come riportare a casa i ragazzi? Alla fine lo lasciano andare.

Nessuno qui è più padrone di fare niente, chi abita sulla linea di fuoco è sequestrato in casa perchè abitano alle spalle dello dispiegamento di agenti; blocchi ovunque.

Intorno alle 24 hanno caricato mentre c”era la diretta con Linea Notte su RAI 3, telecamere subito oscurate. Troppe cose non tornano, ma molte altre si riconoscono, come la volontà di diffamare, delegittimare, chi sta solo difendendo terra e salute. Nel Parco Nazionale del Vesuvio accadono strane cose.

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Aiutateci a far emergere la verità sui documenti segregati ed ignorati.

Qui si rischiano vent”anni di fumi tossici, di acque contaminate come le campagne e tutto quel che consegue.

Invece i rifiuti sequestrati dalla magistratura nel 2008, in quanto altamente tossici, stanno partendo per la Puglia con una gara d”appalto del valore di 1 milione e 800 mila euro. Così si bruciano le prove.

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Fonte: http://www.gliitaliani.it/2010/10/terzigno-la-strategia-della-delegittimazione.

 

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