'Camorra, l''arresto del boss Antonio Iovine '

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17 Novembre 2010 - 19.49


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di Antimafiaduemila – 17 novembre 2010.

Caserta. Duro colpo al clan dei casalesi con la cattura del loro capo storico Antonio Iovine soprannominato o” Ninno. Era inserito nella lista del Viminale dei 30 latitanti più pericolosi.
Latitante da oltre 14 anni, il capomafia è stato preso dalla Squadra Mobile di Napoli a Casal di Principe, storica roccaforte dei casalesi, in un covo di un suo conoscente. Quarantasei anni, nativo di San Cipriano d”Aversa (Caserta) Iovine deve scontare la pena dell”ergastolo comminata nei suoi confronti in sede di appello al maxiprocesso Spartacus, nel giugno del 2008 ed è implicato in indagini che riguardano almeno sei omicidi.

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Il “boss manager” è considerato la mente affaristica del sodalizio criminale. Iovine ha rappresentato per anni la Camorra che fa affari e che ricicla i proventi delle attività illecite, droga e racket su tutte, nell”economia pulita e nel business del cemento come testimoniato dai continui sequestri di beni disposti da parte della magistratura. Con tanti soldi l”orizzonte si è allargato alla Spagna, alla Francia e poi all”est Europeo dove i casalesi hanno riciclato ingenti somme di denaro. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha fatto sapere che apporrà il prima possibile la firma per la richiesta del carcere duro per il boss. “Firmerò subito la richiesta di 41 bis”, ha annunciato il ministro, parlando con i giornalisti a Montecitorio.
Le indagini sono state seguite dai pubblici ministeri del pool anticamorra Antonello Ardituro e Alessandro Milita. A coordinare il lavoro degli inquirenti il procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho
“È un giorno felice – ha confermato il procuratore capo di Napoli, Giandomenico Lepore – anche perché l”operazione dimostra che forze dell”ordine e Dda di Napoli riescono a ottenere importanti risultati sul territorio. Iovine – ha proseguito – era uno dei due latitanti più importanti dei Casalesi, l”altro è Michele Zagaria. Ora ci resta da arrestare anche lui”.
Il magistrato Raffaele Cantone, fino al 2007 operativo presso la Dda di Napoli, ha dichiarato: “E” evidente che sono saltate delle coperture, il fatto che Iovine sia stato arrestato a Casal di Principe e” un segnale importantissimo. Questo è un arresto che può davvero segnare un punto di svolta nella lotta alla camorra”. “Lui – ha proseguito Cantone – è sempre stato a Casal di Principe in tutti questi anni di latitanza, l”arresto è sintomatico di forti legami col territorio che evidentemente sono saltati. Era un vecchio camorrista, non certo per anagrafe ma nel senso che aveva legami fortissimi con la vecchia camorra, ma era riuscito a riciclarsi nella nuova camorra dei colletti bianchi. Questo è un colpo importantissimo” ha concluso il magistrato.
Sull”arresto di Iovine è intervenuto anche lo scrittore Roberto Saviano. “L”arresto di Antonio Iovine ”O” Ninno”, rappresenta un passo fondamentale nel contrasto alla criminalità organizzata. Iovine è un boss imprenditore, in grado di gestire centinaia di milioni di euro. Ora – continua Saviano – spero che si possa fare pulizia a 360 gradi” per aggredendo il cuore dell”economia criminale.

 

Fonte: http://www.antimafiaduemila.com/content/view/31650/78/.

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