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Totó Cuffaro condannato in Cassazione per mafia. In via definitiva. Secondo alcuni quotidiani, che riportano fonti giudiziarie, entro 5 giorni il senatore sarà condotto in carcere. Dopo 3 ore e mezza la camera di consiglio della seconda sezione penale della Corte di Cassazione presieduta da Antonio Esposito ha confermato la condanna a 7 anni di reclusione per l”ex governatore della Sicilia. Cuffaro non era presente alla lettura della sentenza. Il verdetto della suprema corte ha confermato la sentenza della corte d”appello di Palermo emessa il 23 gennaio del 2010.
Cuffaro è ritenuto responsabile di aver favorito Cosa Nostra, in particolare il manager della sanita” siciliana Michele Aiello, considerato il prestanome del boss Bernardo Provenzano.L”episodio che ha incastrato Toto” Cuffaro è quello che si riferisce al boss di Brancaccio Giuseppe Guttadauro. Le informazioni di Cuffaro avrebbero permesso al capo mafia Guttadauro di scoprire una microspia nella sua abitazione e cio” ha favorito, secondo i giudici, l”intera organizzazione mafiosa. Oltre al favoreggiamento di Cosa Nostra la condanna di Salvatore Cuffaro si riferisce anche al reato di rivelazione di segreto istruttorio.
Le prime reazioni da parte della procura di Palermo raccontano la soddisfazione dell”accusa in un processo difficilissimo. «La sentenza della Corte di Cassazione conferma l”impianto accusatorio sostenuto dalla procura in primo grado». Lo ha detto all”ADNKRONOS il Procuratore capo di Palermo Francesco Messineo commentando la decisione della Cassazione di confermare la condanna sette anni per l”ex Governatore siciliano Salvatore Cuffaro, accusato di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra. «In primo grado il nostro impianto accusatorio era stato accolto dai giudici solo parzialmente – ha aggiunto Messineo – la Corte d”Appello lo confermò e adesso arriva la sentenza definitiva. In ogni caso, non voglio aggiungere di più, perchè le sentenze non si commentano ma si rispettano».
Cuffaro, detto “Totò vasa vasa”, già molto attivo da giovanissimo nella corrente DC legata a Caloggero Mannino negli anni ”80, emerse per la prima volta sulla scena nazionale grazie a un suo intervento violentissimo durante la trasmissione Samarcanda nei confronti di Giovanni Falcone.
Passato all”Udc di Casini, divenne presidente dell”Ars e poi costretto a dimettersi per l”inchiesta per il quale è stato condannato oggi e per un vassoio di cannoli di troppo. Quanto dovremo aspettare, invece, il verdetto definitivo per Marcello Dell”Utri?
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