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Le accuse di corruzione internazionale, peculato e concussione nei confronti dell”ad e presidente di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, sono gravissime e dimostrano come la corruzione sia endemica all”interno del nostro sistema economico e produttivo. Questo è il vero spread italiano, se è vero che gran parte della capitalizzazione di Borsa è sotto inchiesta per scandali o per corruzione. Ecco il risultato delle logiche spartitorie portate avanti dalla politica e avallate dal governo Monti, che anche su questa vicenda, si è confermato al servizio delle lobby e dei poteri forti. È ridicolo che oggi Monti parli di mettere mano alla governance dell”azienda quando il suo esecutivo ha avuto un anno di tempo per intervenire sul verminaio tra politica e corruzione che sta scardinando la nostra economia e affossando il Paese. I tecnici non hanno fatto nulla per contrastare seriamente la corruzione che ogni anno si mangia, insieme all”evasione, 180 miliardi di euro. Basti pensare che il premier pensava di costringere alle dimissioni il Presidente e ad di Finmeccanica Orsi con una mancata stretta di mano: un taumaturgo al contrario!Â
Da parte di un presidente del Consiglio serve coraggio, ma il ragioner Monti forse pensava di essere in un film di Fantozzi. La vicenda Finmeccanica è l”emblema di una classe dirigente pavida, sottomessa e connivente con la corruzione sistemica che sta avvelenando il Paese.
Invece di vigilare ed intervenire per stroncare l”illecito diffuso, il Governo è rimasto imbelle di fronte alla filosofia aziendale delle mazzette rilevata dai pm. Di questo passo, Finmeccanica avrebbe potuto aprire un ufficio tangenti e bustarelle senza che Monti fiatasse.
La verità è che il professore è corresponsabile di questo disastro che ora rischia di far deflagrare la più grande realtà industriale italiana pubblica, in grado di garantire livelli occupazionali elevatissimi.
Ma la responsabilità politica è di tutti quei partiti che si sono prestati alla becera lottizzazione dei posti di potere.
Orsi è uomo indicato dalla Lega. Cosa dicono ora Maroni e il partito di Roma Ladrona al riguardo?
Siamo di fronte a un nuovo caso MPS, un nuovo caso Parmalat, un”altra truffa nei confronti di investitori e piccoli risparmiatori.
Rivoluzione Civile vuole spezzare il legame malato tra politica e malaffare e liberare il Paese dalla casta che ha fatto da palo mentre le aziende pubbliche venivano saccheggiate.
L”Italia ha bisogno di una vera legge sulla corruzione che ripristini il falso in bilancio, faccia emergere i capitali illegali e colpisca duramente i ladri di Stato. Le società pubbliche devono essere affidate a professionisti competenti e indipendenti.
Per questo, chiediamo l”azzeramento del cda di Finmeccanica che deve essere affidato, finalmente, ai tanti tecnici onesti che sono presenti all”interno dell”azienda. È necessario salvare i posti di lavoro, definire i piani nazionali strategici e fermare definitivamente tutte le operazioni di cessione e svendita dei gioielli tecnologici italiani.
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Fonte: http://www.rivoluzionecivile.it/2013/02/12/finmeccanica-corruzione-vero-spread-italiano/.
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