Dopo 33 anni si rivela un pezzo del mistero di Ustica

Strage di Ustica: Giulio Linguanti: "Il Mig libico cadde sulla Sila molto prima. La stessa sera del DC9, il 27 giugno 1980"

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28 Giugno 2013 - 07.10


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‘BARI – “Quando sarà, io me ne voglio andare con la coscienza a posto.
Perché se lassù incontrerò anche uno solo di quegli ottantuno poveretti
che stavano sull’aereo, non voglio che mi sputi in faccia”. Il maresciallo Giulio Linguanti ha
76 anni e una memoria testarda che non perde un colpo. Nel 1980 era in
forza al reparto del Sios Aeronautica nell’aeroporto di Bari. E a Bari
lo incontro oggi, nella sua casa, davanti a un caffè. Lui con le sue
carte piene di appunti, io con un registratore.

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È un uomo d’un pezzo, Linguanti. Con la vita segnata da un evento che
per un mese, in due riprese, l’ha portato sulle montagne della Sila a
organizzare il recupero del Mig23 libico che,
a giudicare dai vermi lunghi cinque centimetri che avevano fatto il
nido nel cadavere già putrefatto del pilota, non precipitò il giorno del
suo ritrovamento ufficiale (18 luglio) ma almeno tre settimane prima.
Cioè il 27 giugno, la stessa sera dell’abbattimento del DC9 Itavia.
“Risolvete il giallo del Mig23 e avrete trovato la chiave per scoprire
la verità su Ustica”, disse nel 1982 Giovanni Spadolini. Un giallo nel
quale il maresciallo del Sios ha una parte da protagonista.

[…]

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Fonte della foto: http://i.huffpost.com/gen/1214299/thumbs/o-STRAGE-USTICA-MIG23-facebook.jpg.

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