‘
[b]Riproponiamo un articolo pubblicato per la prima volta il 17 ottobre 2013. La repressione penale delle opinioni ha conseguenze esplosive. L”approvazione in prima lettura da parte del Senato del reato di negazionismo apre molti più problemi di quelli che vorrebbe risolvere. Gli storici la rigettano, da sempre[/b].
Pino Cabras.
recente voto parlamentare sul “negazionismo”, in pieno
revival di una potente campagna sui reati d”opinione, fa fare un
salto deleterio alla nostra Repubblica. Per sommo e aberrante
paradosso, una legge presuntamente antifascista è il nido in cui
farà l”uovo lo Stato
etico,
la tipica base liberticida e totalitaria del fascismo. Un fascismo di tipo nuovo, politically correct.
tanti tentativi, contro i quali – come vedremo – c”è stata una
forte opposizione di tanti valenti storici antifascisti – anche in
Italia la repressione penale delle opinioni si è fatta strada in
Parlamento, con conseguenze esplosive. L’emendamento
approvato nella Commissione giustizia del Senato – relatrice la PD
Rosaria Capacchione – con i voti di PD, PDL, Scelta Civica, SEL e i
senatori Cappelletti e Gianrusso del M5S, prevede tre anni di
reclusione (sette anni e mezzo con le aggravanti) e multe fino a diecimila
euro da comminare a chi “nega
o minimizza crimini di genocidio†come ad esempio la Shoah.
di contrastare con la legge penale le opinioni – per quanto
infondate e profondamente sbagliate – apre scenari pieni di
pericoli.
l”interpretazione della Storia a una legge penale sarebbe come
cristallizzare una conoscienza scientifica aperta al dibattito – ad
esempio le scoperte di Newton- in una norma sigillata dal dogma dello
Stato (e un domani di un governo o di un regime politico
contingente). Una volta aperto un varco così grande a questo modo di
procedere, potrebbero presentarsi abusi drammatici su ogni
interpretazione controversa degli eventi storici: la Storia è sempre
controversa. Un articolo
di Francesco Santoianni descrive con molta chiarezza vari casi di
arresti e condanne penali avvenuti negli ultimi anni in tutta Europa,
compreso il caso dell”austriaca Sylvia Stoltz, che fu condannata a
tre anni e mezzo di reclusione nell”esercizio della sua funzione di
avvocato difensore durante il processo a un “negazionistaâ€. Le
norme qui in Italia non ci sono ancora, ma la tempesta sì: contro Piergiorgio
Odifreddi, che si è dichiarato contrario all”approvazione della
legge, è già in
corso una campagna d”intensità maccartista. Molti di coloro che
vorrebbero dire pubblicamente che Odifreddi deve potersi esprimere
liberamente non lo faranno, perché il manganello mediatico fa giÃ
male. Figuriamoci il clima che avremo con un manganello penale.
storico Franco Cardini, nel 2009, scrisse un
articolo molto ricco di argomentazioni sui rischi di una legge
penale in materia. Tra queste, c”è un”argomentazione sottile e
importante:
«Cresce
il numero di chi in pubblico afferma una cosa e in privato sostiene
esattamente il contrario. E sapete perchè? Per il fatto che se ne
perseguitano i sostenitori e che li si condanna senza dar loro il
diritto di parlare e senza controbattere. Ma in questo modo si crea
nell”opinione pubblica la crescente sensazione che se ne abbia paura,
e che essi stiano dicendo cose vere: e, questo sì, può costituire
la premessa a una nuova ondata di pregiudizio antisemita, anche se è
difficile immaginare sotto quali forme potrebbe presentarsi.»
motivazioni per opporsi a un simile provvedimento sono già state
formulate molto bene nel 2007 da molti
storici italiani (tra
cui molti studiosi con profonde radici familiari e intellettuali
nell”ebraismo italiano), quando si opposero fermamente all”allora
ministro della giustizia Clemente
Mastella,
che – fotocopie alla mano – voleva introdurre nel nostro
ordinamento una legge analoga alla francese Fabius-Gayssot. L”appello degli storici italiani è un documento di straordinaria
attualità , che condivido dalla prima all”ultima riga, e che propongo
qui sotto all”attenzione dei lettori.
Giorgio Napolitano, fra una larga intesa e l”altra, esorta
sovranamente i parlamentari ad approvare
le nuove norme penali, i lettori potrebbero esortarli più
sovranamente ancora a non approvarle, consigliando loro di leggere
l”appello degli storici. Magari recapitandolo nelle loro caselle
e-mail.
lettura.
per la libertà di ricerca
secondo quanto anticipato dai media, proporrà un disegno di legge
che dovrebbe prevedere la condanna, e anche la reclusione, per chi
neghi l”esistenza storica della Shoah. Il governo Prodi dovrebbe
presentare questo progetto di legge il giorno della memoria.
sinceramente preoccupati che si cerchi di affrontare e risolvere un
problema culturale e sociale certamente rilevante (il
negazionismo e il suo possibile diffondersi soprattutto tra i
giovani) attraverso la pratica giudiziaria e la minaccia di
reclusione e condanna.
negazionismo è stato troppo spesso al centro dell”attenzione dei
media, moltiplicandone inevitabilmente e in modo controproducente
l’eco. Sostituire a una necessaria battaglia culturale, a una
pratica educativa, e alla tensione morale necessarie per fare
diventare coscienza comune e consapevolezza etica introiettata la
verità storica della Shoah, una soluzione basata sulla minaccia
della legge, ci sembra particolarmente pericoloso per diversi
ordini di motivi:
già avvenuto, la possibilità di ergersi a difensori della
libertà d”espressione, le cui posizioni ci si rifiuterebbe di
contestare e smontare sanzionandole penalmente.
Stato in fatto di passato storico, che rischia di delegittimare
quella stessa verità storica, invece di ottenere il risultato
opposto sperato. Ogni verità imposta dall”autorità statale
(l”«antifascismo»
nella DDR, il socialismo nei regimi comunisti, il negazionismo del
genocidio armeno in Turchia, l”inesistenza di piazza Tiananmen in
Cina) non può che minare la fiducia nel libero confronto di
posizioni e nella libera ricerca storiografica e intellettuale.
anche tra gli storici, della “unicità della Shoah”,
non in quanto evento singolare, ma in quanto incommensurabile e non
confrontabile con ogni altri evento storico, ponendolo di fatto al
di fuori della storia o al vertice di una presunta classifica dei
mali assoluti del mondo contemporaneo.
silenzi e tante omissioni sul proprio passato coloniale,
dovrebbe impegnarsi a favorire con ogni mezzo che la storia recente e
i suoi crimini tornino a far parte della coscienza collettiva,
attraverso le più diverse iniziative e campagne educative.
Stato non ci sembra utile per contrastare fenomeni, molto spesso
collegati a dichiarazioni negazioniste (e certamente pericolosi e
gravi), di incitazione alla violenza, all”odio razziale, all”apologia
di reati ripugnanti e offensivi per l”umanità ; per i quali esistono
già , nel nostro ordinamento, articoli di legge sufficienti a
perseguire i comportamenti criminali che si dovessero manifestare
su questo terreno.
attraverso una costante battaglia culturale, etica e politica, che
può creare gli unici anticorpi capaci di estirpare o almeno
ridimensionare ed emarginare le posizioni negazioniste. Che lo Stato
aiuti la società civile, senza sostituirsi ad essa con una legge che
rischia di essere inutile o, peggio, controproducente.
Siena
Simon Levis Sullam, Università di California, Berkeley
Enzo
Traverso, Università de Picardie Jules Verne
David Bidussa,
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Bruno Bongiovanni, UniversitÃ
di Torino
Simona Colarizi, Università di Roma La Sapienza
Gustavo
Corni, Università di Trento
Alberto De Bernardi, Università di
Bologna
Tommaso Detti, Università di Siena
Anna Rossi Doria,
Università di Roma Tor Vergata
Maria Ferretti, Università della
Tuscia
Umberto Gentiloni, Università di Teramo
Paul Ginsborg,
Università di Firenze
Carlo Ginzburg, Scuola Normale Superiore,
Pisa
Giovanni Gozzini, Università di Siena
Andrea Graziosi,
Università di Napoli Federico II
Mario Isnenghi, Università di
Venezia
Fabio Levi, Università di Torino
Giovanni Levi,
Università di Venezia
Sergio Luzzatto, Università di
Torino
Paolo Macry, Università di Napoli Federico II
Giovanni
Miccoli, Università di Trieste
Claudio Pavone, storico
Paolo
Pezzino, Università di Pisa
Alessandro Portelli, Università di
Roma La Sapienza
Gabriele Ranzato, Università di Pisa
Raffaele
Romanelli, Università di Roma La Sapienza
Mariuccia Salvati,
Università di Bologna
Stuart Woolf, Istituto Universitario
Europeo, Firenze
Aderiscono anche:
Cristina Accornero,
Università di Torino 
Ersilia Alessandrone Perona 
Franco
Andreucci, Università di Pisa 
Franco Angiolini, Università di
Pisa 
Barbara Armani, Università di Pisa 
Angiolina Arru,
Università di Napoli L”Orientale 
Marino Badiale, Universita” di
Torino 
Elena Baldassari, Università di Roma La Sapienza 
Luca
Baldissara, Università di Pisa 
Roberto Balzani, Università di
Bologna 
Giovanni Belardelli, Università di Perugia 
Elissa
Bemporad, Center for Jewish History, New York 
Emmanuel Betta,
Università di Roma La Sapienza 
Fabio Bettanin, Università di
Napoli L’Orientale 
Roberto Bianchi, Università di Firenze
Alfonso Botti, Università di Urbino 
Anna Bravo, Università
di Torino 
Camillo Brezzi, Università di Siena 
Antonio Brusa,
Università di Bari 
Marco Buttino, Università di Torino 
Davide
Cadeddu, Università di Milano 
Gia Caglioti, Università di
Napoli Federico II 
Luigi Cajani, Università di Roma La Sapienza
Giampaolo Calchi Novati, Università di Pavia 
Marina Calloni,
Università di Milano Bicocca 
Fulvio Cammarano, Università di
Bologna 
Alfredo Canavero, Università degli Studi di Milano
Leonardo Capezzone, Università di Roma La Sapienza 
Riccardo
Caporale 
Vittorio Cappelli, Università della Calabria 
Paolo
Capuzzo 
Franco Cardini, Università di Firenze 
Maddalena
Carli, Università di Teramo 
Paola Carlucci, Scuola Normale
Superiore Pisa 
Gennaro Carotenuto, Università di Macerata 
Paola
Carucci 
Carolina Castellano, Università di Napoli Federico II
Mirella Castracane Mombelli, SSAB 
Sonia Castro, Università
di Pavia 
Tulla Catalan, Università di Trieste 
Alberto
Cavaglion, Università di Milano 
Franco Cazzola, Università di
Firenze 
Roberto Chiarini, Università di Milano 
Giovanna
Cigliano, Università di Napoli Federico II 
Fulvio Conti,
Università di Firenze 
Giovanni Contini, Università di Roma La
Sapienza 
Daniele Conversi, University of Lincoln 
Pietro
Costa, Università di Firenze 
Augusto D’Angelo, Università di
Roma La Sapienza 
Leandra D’Antone, Università di Roma La
Sapienza 
Angelo D’Orsi, Università di Torino 
Vanni
D”Alessio, Università di Napoli Federico II 
Fulvio De Giorgi
Giovanni De Luna, Università di Torino 
Andreina De Clementi,
Università di Napoli L”Orientale 
Fabio Dei, Università di Pisa
Mario Del Pero, Università di Bologna 
Nunzio Dell’Erba,
Università di Torino 
Giorgio Delle Donne, Bolzano 
Lucia
Denitto, Università di Lecce
Giulia Devani, 
Paola Di Cori,
Università di Urbino 
Patrizia Dogliani, Università di Bologna
Benito Donato, Cosenza 
Elena Fasano Guarini, Università di
Pisa 
Paolo Favilli, Università di Genova 
Giovanni Federico,
Università di Pisa 
Carlotta Ferrara degli Uberti 
Cristiana
Fiamingo, Università di Milano 
Enzo Fimiani, Biblioteca
provinciale Pescara 
Vinzia Fiorino, Università di Pisa 
Guido
Formigoni, Università di Milano IULM 
Vittorio Frajese,
Università di Roma Tor Vergata
Giulia Fresca, Cosenza 
Carlo
Fumian, Università di Padova 
Valeria Galimi, Università di
Siena 
Ernesto Galli della Loggia, Università di Milano San
Raffaele 
Luigi Ganapini, Università di Bologna 
Antonella
Gedda 
Giuliana Gemelli, Università di Bologna 
Aldo Giannuli,
Università di Bari 
Antonio Gibelli, Università di Genova 
Maria
Grazia Meriggi, Università di Bergamo 
Gabriella Gribaudi,
Università di Napoli Federico II 
Yuri Guaiana, Università di
Milano Bicocca 
Giancarlo Jocteau, Università di Torino 
Stefano
Levi della Torre
Sara Lorenzini, Università di Trento 
Domenico
Losurdo, Università di Urbino 
Paola Magnarelli, Università di
Macerata 
Maria Marcella Rizzo, Università di Lecce 
Filippo
Maria Giordano, Pavia 
Gian Maria Varanini, Università di Verona
Rosaria Marina Arena, Università di Siena 
Marcella Marmo,
Università di Napoli Federico II 
Dora Marucco, Università di
Torino 
Massimo Mastrogregori, Università di Roma La Sapienza
Marco Mayer, Università di Firenze 
Claudio Mellana, Torino
Annalucia Messina 
Marica Milanesi, Università di Pavia
Claudio Moffa 
Marco Mondini, Università di Padova 
Davide
Montino, Università di Genova 
Daniele Montino, Università di
Genova 
Giovanni Montroni, Università di Napoli Federico II
Massimo Morigi 
Antonio Moscato 
Stefania Nanni, Università
di Roma La Sapienza 
Gloria Nemec, Università di Trieste
Giacomina Nenci, Università di Perugia 
Serge Noiret 
Ivar
Oddone, Torino 
Chiara Ottaviano, Cliomedia Officina 
Maura
Palazzi, Università di Ferrara 
Gianni Perona, INSMLI, Milano
Francesco Petrini 
Stefano Petrungaro, Università di Venezia
Vincenzo Pinto, Università di Torino-Gerusalemme 
Francesco
Piva, Università di Roma Tor Vergata 
Stefano Pivato, Università
di Urbino 
Alessandro Pizzorno, Istituto Universitario Europeo
Firenze 
Regina Pozzi, Università di Pisa 
Adriano Prosperi,
Scuola Normale Superiore di Pisa 
Leonardo Rapone, Università
della Tuscia 
Maurizio Ridolfi, Università della Tuscia 
Gabriele
Rigano, Università per Stranieri di Perugia 
Domenico Rizzo,
Università di Napoli L’Orientale 
Giorgio Rochat, Università
di Torino 
Giovanni Romeo, Università di Napoli Federico II
Maria Rosaria Stabili, Università di Roma III 
Andrea Rossi,
Istituto di storia contemporamea, Ferrara 
Rodolfo Rossi,
Università cattolica del Sacro Cuore, Brescia
Lucia Rostagno,
Università di Roma La Sapienza 
Piero S. Graglia 
Silvia
Salvatici, Università di Teramo 
Enrica Salvatori, Università di
Pisa 
Sara Sappino, Università di Pavia 
Ayse Saracgil,
Università di Firenze
Laura Savelli, Università di Pisa
Biancamaria Scarcia Amoretti, Università di Roma La Sapienza
Guri Schwarz, Università di Pisa 
Giovanni Scirocco,
Università di Bergamo 
Francesco Scomazzon, Università di Milano
Maria Serena Piretti, Università di Bologna 
Alfio
Signorelli, Università di Roma La Sapienza 
Francesca Socrate,
Università di Roma La Sapienza 
Simonetta Soldani, Università di
Firenze 
Carlotta Sorba, Università di Padova 
Carlo Spagnolo,
Università di Bari 
Lorenzo Strik Lievers, Università di Milano
Bicocca 
Maria Susanna Garroni, Università di Napoli
“L”Orientale”
Arnaldo Testi, Università di Pisa 
Rita
Tolomeo, Università di Roma La Sapienza 
Cristiana Torti
Francesco Traniello, Università di Torino 
Anna Treves,
Università di Milano 
Alessandro Triulzi, Università di Napoli
L’Orientale 
Simona Troilo, Istituto Universitario Europeo
Gabriele Turi, Università di Firenze 
Angelo Ventrone 
Angelo
Ventura, Università di Padova 
Claudio Venza, Università di
Trieste 
Alessandra Veronese, Università di Pisa 
Elisabetta
Vezzosi, Università di Trieste 
Vittorio Vidotto, Università di
Roma La Sapienza 
Loris Zanatta, Università di Bologna 
Bruno
Ziglioli, Università di Pavia 
‘