#Passaparola: Expo, la fiera della corruzione - di Gianni Barbacetto

Bisogna spiegare qual è il peccato originale di Expo. È stato scelto dalla politica, e il grande buco resterà a carico dei contribuenti [Gianni Barbacetto]

#Passaparola: Expo, la fiera della corruzione - di Gianni Barbacetto
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24 Marzo 2015 - 07.50


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da beppegrillo.it



Il Passaparola di Gianni Barbacetto, autore assieme a Marco Maroni di “Excelsior – Il gran ballo dell”Expo” Ed. Chiarelettere

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“Ciao a tutti gli amici del blog di Beppe Grillo, oggi parliamo di
Expo. Mancano ormai poche settimane all’apertura dell’evento, il
cantiere è ancora indietro, paga i ritardi che sono stati fatti in
questi 6 anni di attesa, di questi almeno 3 sono stati persi perché i
politici hanno litigato tra loro per decidere chi comandava, chi
governava l’evento, chi distribuiva i soldi.

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Appalti e deroghe

Negli ultimi 3 anni è stata fatta una corsa pazzesca per realizzare davvero l’evento, realizzarlo con molti sprechi,
molte gare fatte in deroga, in deroga di almeno un’ottantina di
articoli di vari codici che dovrebbero presiedere alla regolarità degli
appalti. Moltissimi soldi sono stati dati a una trattativa privata,
senza gara, anche cose importanti, centrali come per esempio i
ristoranti. I ristoranti italiani che sono un po’ il cuore dell’evento sono stati affidati a Farinetti senza nessuna gara. Farinetti diventerà colui che decide chi c’è e chi non c’è,
quali cuochi, quali ristoranti ci sono e quali non ci sono dentro Expo,
una scelta molto importante per qualificare l’evento.

Appalti sotto indagine

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Dei molti appalti, quelli affidati con gara regolare, si fa per dire, i 4 principali sono tutti e 4 sotto indagine della Magistratura. Ci sono stati anche degli arresti: sono 18 le persone fino adesso arrestate
per cose che hanno a che fare con Expo e sono una sessantina le aziende
che sono state escluse dai cantieri perché in qualche modo in contatto
con la criminalità organizzata, soprattutto l’ndrangheta. L’Expo che
doveva essere la bandiera dell’Italia, dell’Italia che produce, che
realizza il meglio di se e lo fa vedere al mondo intero, è diventata la
fiera della corruzione. Le inchieste al momento sembrano un pochino
rallentate, se non addirittura fermate, è possibile che dopo la fine dell’Expo prendano nuovo impulso, chissà… questo non lo sappiamo, bisogna aspettare cosa succederà.

Le promesse non mantenute

All’inizio su Expo sono stati fatti conti faraonici, si sono promessi
investimenti per 15 miliardi, 11 per opere connesse a Expo: autostrade,
strade, bretelle etc. e 4 per realizzare il sito vero e proprio. Non
sappiamo cosa sarà fatto a consuntivo, se queste cifre sono state
rispettate, se saranno in più o se saranno in meno, lo vedranno soltanto
alla fine, certamente sono state promesse cose che non verranno
mantenute. Non sappiamo quanti saranno i visitatori, la previsione era
29 milioni di biglietti venduti, vedremo, allo stato delle cose non
sembra possibile raggiungere questa cifra. Sono state promesse cifre
altissime per quanto riguarda l’occupazione, si era promesso che l’Expo
avrebbe dato occupazione a centinaia di migliaia di persone, invece allo
stato attuale sono poche migliaia.

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I costi faraonici a carico dei cittadini

Invece per quanto riguarda i costi e soprattutto chi ha guadagnato, un
ragionamento lo si può fare fin da ora e per farlo bisogna spiegare qual
è il peccato originale di Expo. È stato scelto dalla politica,
sostanzialmente dall’ex Sindaco Letizia Moratti, Sindaco nel 2008 e
dall” allora Presidente della Regione, Roberto Formigoni. È stato scelto
come sito per realizzare l’Expo una strana area bislacca alla periferia
di Milano, stretta tra un cimitero, un carcere, due autostrade, una
ferrovia, un’area agricola inutilizzata e inutilizzabile. Il valore di quell’area era di circa 20 milioni di Euro. È stata acquistata dai privati a 160 milioni di Euro,
questo è il peccato originale, perché adesso quei soldi andati ai
privati, Fondazione Fiera e gruppo Cabassi, sono stati messi dal
pubblico, soprattutto Comune di Milano e Regione Lombardia, in realtà a
metterceli davvero sono state le banche, ma Comune e Regione dovranno
restituire questi soldi alle banche con gli interessi. Hanno fatto una
gara cercando di rivendere questa area dopo la fine di Expo ai privati,
una gara per 314 milioni di Euro, nessuno si è presentato, quindi allo
stato attuale non sappiamo 1) cosa succederà dell’area finito l’Expo;
per cosa sarà utilizzata: 2) non sappiamo se i soldi nostri di Comune e
Regione, 160 milioni più gli interessi che sono stati messi torneranno
nelle casse di Comune e Regione, questo è il grande peccato originale e
potrà essere, se non si troverà il modo di farli rientrare, il grande buco che resterà a carico dei contribuenti, dei cittadini.

Gli sponsor

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I soldi che sono investiti per Expo dovranno, almeno in parte essere
recuperati con la vendita dei biglietti, le sponsorizzazioni, ci sono le
sponsorizzazioni? Sì perché Expo in realtà è diventata anche una
grossa fiera, vera e propria perché ci sono i padiglioni della Coca Cola, della Nestlè,
delle grandi multinazionali del food and beverage, le quali hanno il
loro padiglione e pagano Expo, aiuteranno a rientrare nei conti, ma
certo fanno perdere quella che era la vocazione iniziale di Expo: da
grande iniziativa sul nutrire il pianeta, diventerà una grande fiera del
settore agro- alimentare.

Chi ci guadagna

I conti si potranno fare soltanto alla fine dell’evento, per ora si può
già dire chi ci ha perso e chi ci ha guadagnato, a perderci rischiano di
essere i cittadini del Comune di Milano e della Regione Lombardia che
allo stato attuale non hanno ancora capito come poter rientrare dei 160
milioni più gli interessi, spesi per acquistare delle aree private. Di
solito le manifestazioni di questo tipo si fanno su aree pubbliche; a
Milano c’erano grandi aree pubbliche possibili, quella di Porto di Mare,
per esempio.

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Invece chi ci ha guadagnato? Ci hanno guadagnato le imprese che sono sul posto,
che lavorano, molte di esse hanno dimostrato alle indagini che hanno
vinto le gare truffando, pagando le stecche, circuendo i manager di
Expo, tant’è vero che alcuni di questi sono stati arrestati. Ci hanno
guadagnato i manager che hanno alti compensi, alcuni di
questi manager sono anche stati arrestati, per il resto il Consuntivo
finale si potrà fare soltanto a manifestazione finita, aprirà il primo
maggio, terminerà il 31 ottobre, dal 31 ottobre in poi si faranno i
bilanci.”  

Gianni Barbacetto, scrittore e giornalista

Fonte: http://www.beppegrillo.it/2015/03/passaparola_expo_la_fiera_della_corruzione_-_di_gianni_barbacetto.html.

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