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CORRISPONDENZA AGGIORNATA

Caro dottor Chiesa,

nell”ipotesi per altro assai verosimile che davvero sia suo l”articolo qui pubblicato da un certo Rodolfo in data 13 agosto 2011 sul sito Alternativa ,vorrei approfittare dell”ospitalità offerta dal sito per commentarlo, anche se il mio scritto probabilmente non La raggiungerà mai, cosa del resto priva di qualsiasi importanza o conseguenza. Le sue affermazioni mi lasciano infatti francamente sconcertato: 

benchè Lei sia un giornalista noto e certo anche famoso, personalmente La conoscevo prima d”oggi solo a mezzo di un”intervista da Lei rilasciata su Rai News 24 pochi giorni fa, in cui apprendevo tra le altre cose relative ai fatti del 9/11, la notizia della pubblicazione del suo nuovo libro Zero2, che  ancora non ho letto al momento se non a spezzoni.

Di fronte alla “sua” sconcertante verità  (mi permetto di chiamarla così al momento per distinguerla dalla verità ufficialmente accreditata)  e  alla sua forte e incrollabile convinzione nell”enunciarla, come fosse la verità al di là di ogni ragionevole dubbio, le confesso che, da medico qual sono, mi sono domandato quasi automaticamente se il suo fosse un caso psichiatrico. Lo dico senza alcuna intenzione di offesa, intendiamoci: se lei fosse matto al contrario avrebbe tutta la mia simpatia e in più sarei molto sollevato al pensiero che ciò che Lei afferma è semplicemente il frutto di un delirio lucido e coerente dovuto al malfunzionamento di alcune zone del suo cervello e curabile con una banale compressa di neurofarmaco al giorno!

Benchè non La conosca personalmente, nè sia il suo psichiatra, devo però ragionevolmente attenermi all”opinione che in generale La qualifica come un giornalista serio, onesto e in buona fede. Nell”accreditare dunque sul suo conto l”opinione comune, che senz”altro condivido, mi accorgo tuttavia di compiere un”operazione in tutto simile a quella di tanti comuni mortali , quando credono o presumono, magari con qualche dubbio, che ciò che si vede e si sente in Tv o viene pubblicato sui giornali e nei libri non romanzeschi ,corrisponda o assomigli  in qualche modo alla realtà  dei fatti (ovvero che non si tratta di cinema o di teatro). 

E questa però è proprio l”operazione che Lei ci raccomanda di  non attuare, almeno a proposito dei fatti relativi al 9/11 così come ce li hanno presentati i media di tutto il pianeta : Lei ci dice che son tutte balle cui ovviamente non dobbiamo credere e anzi, ci dice assai di più, ovvero che la verità vera è  che si trattò di un efferato complotto ordito da poteri finanziari di cui fornisce anche in altra sede un dettagliato elenco. Poteri che non avrebbero esitato nel premeditare l”omicidio di migliaia di persone pur di tutelare in ogni modo i loro interessi. Dunque mi domando se il credere ora “tout court” a Lei e a ciò che scrive non riveli in me e nei  suoi lettori  una bella dose di quella stessa dabbenaggine che ci aveva fatto credere prima all”ipotesi dell”attentato terroristico.

Ovviamente sono le prove che contano e intanto mi leggerò attentamente il suo libro per conoscere i particolari che ancora mi mancano. Ma resta il fatto che questa vicenda , qualora la verità che Lei ci propone venisse accertata e accreditata, avrebbe conseguenze di una gravità così enorme da essere inimmaginabile, per Lei e per tutti noi.

Intanto certamente per Lei e per i suoi testimoni e intendo per la vostra stessa incolumità: per esempio non mi stupirei se vi accadesse qualche strano incidente simile a quello occorso alle Twin Towers, perchè  se per i propri interessi qualcuno non esita a sacrificare la vita di migliaia di persone non sarà l”omicidio di qualche giornalista scomodo in più a spaventare questi poteri.

Inoltre mi attendo senz”altro che come ulteriore e necessaria conseguenza delle sue parole, Lei e quanti con le loro testimonianze hanno contribuito alla costruzione di questo spaventoso teorema siate citati e portati in giudizio dinanzi ad un Tribunale  per assumervene la responsabilità. E difendervi dall”accusa di aver diffuso e stampato notizie pericolose e non sufficientemente provate a danno dell”onorabilità che si presume propria di uno Stato sovrano e delle sue Istituzioni finanziarie pubbliche e private,almeno fino a prova contraria.

Se infatti questo non accadrà resta un”ultima ipotesi: Lei e i suoi testimoni potreste essere, in piena buona fede, vittime di un”operazione ordita dagli stessi poteri e dagli stessi terroristi che già hanno tramato con successo contro le Twin Towers e che intenzionalmente lasciano ora trapelare indizi o prove contro se stessi incoraggiando qualche “ingenuo” a farne teoremi di ogni genere.

Così incredibili che non potranno mai esser smentiti nè dimostrati ma certo adatti a creare una somma confusione, un caos di memoria babilonese, insomma una situazione in cui nessuno crede più a nessuno e ognuno è libero di dire quel che vuole tra l”indifferenza o l”incredulità di tutti senza che niente possa mai esser definitivamente chiarito. Decretando con con ciò il pieno successo di chi questo caos e questa confusione ha tutto l”interesse ad alimentare.

Detto questo, credo comunque che non mi potrà rimproverare di non aver preso sul serio le sue parole, per quanto possibile , e resto in attesa se non di una sua risposta quanto meno di un” opinione da parte di condivide i commenti pubblicati su questo sito.
Antonio

 

Egregio Antonio,
a domande come queste ho già risposto decine di volte.
Siccome lei è, mi pare, uno che legge, ci risentiamo dopo che avrà letto almeno il mio ultimo libro (se va sul sito www.giuliettochiesa.it troverà molte altre cose in merito, che toccano tutte le questioni che lei qui solleva).

Nel merito: l”idea che io sia un “caso psichiatrico” viene normalmente sollevata da coloro che o non conoscono quello che sostengo, oppure vogliono evitare di rispondere alle mie argomentazioni. Veda lei se la cosa attiene anche a lei. E” comunque un trucco ben noto: attaccare la persona e non quello che dice, affibbiargli una o più etichette (antiamericano, antisemita, negazionista, pazzo, squilibrato etc). Come capirà qui non c”è niente da rispondere.

Aggiungo che la questione, in tal caso, sarebbe assai complicata da risolvere. Nel volume Zero 2 gli autori sono una quindicina. Tutte personalità con una professione e un passato autorevoli. C”è un”appendice con quasi cento esperti, che la pensano tutti come me. Ci sono decine di piloti di Boeing 757, e non meno di 1500 ingegneri e architetti (in gran parte americani) e si potrebbe proseguire per migliaia di pagine. Tutti da curare con qualche “banale compressa di neurofarmaco? Ci vorrebbe una fabbrica speciale.

Del resto lei stesso sembra inclinare pericolosamente verso la tesi che il sottoscritto, “in generale”, è considerato persona “seria, onesta e in buona fede”. Solo che mi attribuisce il progetto di usare la dabbenaggine dei più con tesi “sconcertanti”.

Che le mie tesi siano “sconcertanti”, letteralmente, sono perfettamente consapevole. Sconcertanti perchè sono fuori dall”orchestra e anzi rompono l”armonia dell”orchestra.

Ma che io voglia usare la dabbenaggine è accusa immeritata. Io sono uno dei pochi, il mainstream non sono io a condurlo, io vado contro la corrente. Come potrei orientare i molti alla dabbenaggine?

In secondo luogo io non impongo nulla a nessuno. Espongo argomenti, ciascuno è in grado di esaminarli, accettarli o respingerli. Contano, come lei dice, le prove. Ma non riesco a capire cosa lei trovi di strano in un giornalista che pone questioni e non si accontenta della versione ufficiale. Un giornalista che non fa questo non è, semplicemente, un giornalista. Un giornalista  che chiude il cannocchiale prima ancora di averci messo l”occhio per guardare la luna è semplicemente un bigotto, oppure un vigliacco, che pensa di più al suo stipendio che alla verità che dovrebbe raccontare.

Certamente le cose che dico sono talmente gravi da mettere in discussione la sopravvivenza stessa del sistema in cui viviamo. Crede che non lo sappia? Se lo crede, si sbaglia. Legga quello che ho scritto e se ne accorgerà da sé. Certo che, per i miliardi che vivono dentro Matrix, ciò che scrivo è sconcertante, è difficile da capire, fa paura, e dunque tendono a girare la testa dall”altra parte. Crede che io non sappia che chi organizza questo tipo di operazioni non si fermerà di fronte a piccoli ostacoli, come per esempio me? Si sbaglia.

Ma si chieda, un attimo, perchè per dieci anni l”intero mainstream ha taciuto all”unanimità su tutta questa storia.

Loro pensano che il silenzio sia la cosa migliore: circondare l”11 settembre con un alone di tabù, impedire che se ne parli, seppellire tutto, se possibile nell”Oceano, come dicono di avere fatto con la presunta salma di Osama bin Laden.

Come mai non mi hanno chiamato in giudizio per rispondere delle mie accuse? Non si rende conto che, per loro, questo sarebbe un disastro? Che li costringerebbe a entrare nel merito? Perchè lei pensa di essere più intelligente di loro? Io non penso di essere più intelligente di loro .

Infine alcune note sparse. Loro hanno già vinto. Hanno potuto cominciare la guerra mondiale contro il terrrismo internazionale, hanno già fatto tre guerre, continuano a seminare il caos, Se c”è un indizio forte che non è stato Osama bin Laden a inventare tutto ciò, è l”evidenza che i programmatori dell”11/9 sono persone che conoscono alla perfezione il funzionamento del mainstream. Solo esperti assai ingegnosi  possono costruire uno spettacolo di tale magnificenza e mostruosità da terrorizzare tre miliardi di umani inconsapevoli.

Solo chi pensa che il Potere ragioni come ragiona l”uomo della strada può trovare scandaloso quello che io dico. Basta però pensare che il Potere non ragiona affatto come lei e me. Persone  che, con le loro decisioni, possono provocare carestie, morte e sofferenze per milioni di individui, non usano gli stessi criteri morali che io e lei usiamo. Per loro tremila morti sono un piccolo accidente della cronaca, Se quello che vedono all”orizzonte minaccia i loro interessi, faranno ciò che possono per fermarlo. A tutti i costi.

Infine una considerazione personale. Io non sono più giovane. Non ho bisogno né di denaro, né di onori. Avrei potuto starmene zitto. Il problema è che non so quanto mi resta da vivere, e ogni mattina mi alzo, come fa chiunque, e vado davanti allo specchio per farmi la barba. Lei dovrebbe capire che, tacendo, dopo avere capito quello che ho capito, sarei costretto a fare forza su me stesso per non sputare sulla mia immagine riflessa nello specchio. Ci sono cose, che, una volta viste, non possono essere taciute senza provare vergogna per la propria viltà. E io penso non al passato ma al futuro. Coloro che hanno concepito l”11 settembre sono ancora al potere, non solo negli Stati Uniti. La crisi che hanno cercato di evitare, cambiando il corso della storia, è tornata come una tempesta moltiplicata per i trilioni di derivati che hanno creato e intascato. Tenteranno adesso di fare qualche cosa di ancora più mostruoso, contro di noi, contro di lei anche. E lei non potrà andare alle Bahamas (sempre che abbia il reddito per farlo), perchè la raggiungeranno comunque, dovunque. Non solo me, anche lei.

Non le pare che sia meglio tentare di difenderci, per sopravvivere?  Ci pensi, legga il libro e mi riscriva. Solo non perda tempo, perchè di tempo ne abbiamo molto poco.

Cordiali saluti

Giulietto Chiesa

 

Egregio dr. Chiesa,
intanto grazie per la sua risposta. Nell”accingermi a completare la lettura del suo libro, e dunque prima di riscriverle al proposito, mi consenta solo due brevi note di commento.
Punto primo, lei ha aggiunto al mio scritto un titolo, Psichiatria e Politica, che non è mio e non rispecchia il mio pensiero. E del resto lo ha fatto per gioco: infatti appare evidente che nella mia lettera io non le do” del pazzo, altrimenti , come lei stesso afferma, non mi avrebbe neanche risposrto. Ripeto che la mia personale simpatia per i folli mi impedirebbe di usare il termine come fosse un insulto, mentre la mia formazione medica mi consentirebbe nella migliore delle ipotesi una diagnosi a orecchio e non specialistica. Certo c”è nelle sue parole e nei suoi scritti un tono visionario e profetico, che in fondo le invidio, e un”altrettanto invidiabile passione politica, se politica significa, ancora e nonostante, qualcosa di utile e buono.  Mi sembra di riconoscere in lei il Davide che affronta Golia, se non fosse che Davide poi vinse . Ha tutto il mio appoggio in questa sfida, anche se per vincere è un po” poco. Personalmente, si parva licet, mi sento solo un modesto Don Chisciotte della provincia di Cuneo, sfortunatamente anche un po” meno visionario.
E qui viene il punto secondo, la dabbenaggine. Dabbene si nasce, potrebbe dirlo Totò, e io modestamente (almeno un poco) lo nacqui. A Saluzzo, dove vivo e lavoro, al mercato del sabato i nonni democristiani di coloro che han fatto della Lega Nord un partito a due cifre percentuali, ancora 50 anni fa potevano esser convinti da qualche furbacchione dall”aria misteriosa a svuotare il loro sudato materasso di risparmi per acquistare, al modico prezzo di un milione di lire, un prezioso vasetto di uranio. E che portassero i soldi in fretta e senza parlarne con nessuno perchè il quantitativo era assai limitato e in molti ambivano all”affare. Dunque la dabbenaggine è un punto dolente dalle mie parti: del resto dabbene significava in origine l”esser per bene, benchè  si sappia che le persone per bene son talvolta assai sempliciotte.
Ecco, per finire, io non l”accuso affatto di voler “sfruttare” la dabbenaggine mia ed altrui per diffondere false notizie. Ma evidentemente, a suo dire, proprio la dabbenaggine ha fatto credere a tutto il pianeta (anche a lei?) che gli attentati del 9/11 fossero opera del terrorismo di matrice islamica rappresentato da Al Qaida. Ora dubitiamo, e anch”io: sarò ancora una volta sempliciotto?
Questo era il senso della mia affermazione e non altro.
Mi attendo vivamente che il suo nuovo libro mi fornisca una più informata versione dei fatti.
Cordialmente,  Antonio.

 

E” un piacere per me dialogare a questo simpatico livello. Avevo capito le sue intenzioni fin dalle prime righe, ma ho voluto scherzare. Lei ha capito che non intendevo forzare il suo pensiero.
Lei ha ragione nel cogliere toni visionari e profetici nel mio agire e scrivere. Penso che sia giusto e utile usarli, perchè non c”è altro da fare. Io vedo la tempesta che arriva e ho già sperimentato che gli strumenti di analisi che uso funzionano, perchè consentono di spingere lo sguardo nel futuro (entro certi limiti). Lei è incline a stare dalla parte di Davide, perchè lei sta dalla parte dei più deboli. Che, se vincono, è per un accidente della storia. Di regola perdono. Peggio per lei, e per me.
Infine la dabbenaggine: non è un caso. Io penso che i poveri miliardi di individui che “non sanno” non meritino anche di essere disprezzati, oltre che essere “superflui” per questa società. E” il sistema della comunicazione il Golia che rende tutti ottusi. Quelli che aprono gli occhi e cercano di uscire da Matrix non sono automaticamente più felici degli altri. Spesso è il contrario, ma almeno possono godere della propria intelligenza. Non conosco sempliciotti che dubitino.
Mi scriva dopo la lettura, se ancora ne avrà voglia.
Quanto all”entusiamo e alla passione, mi creda, senza quella non saprei proprio perchè vivere. Ho fondato un nuovo movimento, pur sapendo che è impresa difficile come imparare il cinese. Ma il fatto è che non ci saranno isole sperdute dove rifugiarsi. Neanche la provincia di Cuneo lo sarà.

Cordiali saluti,

Giulietto.

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Il nuovo libro di Giulietto Chiesa e Pino Cabras, Barack Obush (Ponte alle Grazie, 2011).

La liquidazione di Osama, l”intervento in Libia, la manipolazione delle rivolte arabe, la guerra all”Europa e alla Cina: colpi di coda di un impero in declino.

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Zero²

L”aereo che avrebbe colpito il Pentagono non è quello indicato dell”American Airlines.  Nuovi video del crollo dell”edificio 7 del World Trade Center – non colpito da nessun aereo – mostrano una distruzione repentina, inconcepibile secondo gli assunti della “verità” che è stata offerta all”opinione pubblica. L”esercitazione militare Vigilant Guardian oscurò proprio in quel giorno gli schermi della difesa aerea degli Stati Uniti d”America per quasi tre ore. Chi doveva difendere la massima potenza mondiale era stato accecato da immagini virtuali. Tanti altri ancora gli elementi che aggiornano l”inchiesta sull”11/9 nel nuovo libro curato da Giulietto Chiesa.

Capitolo gratis -  Acquista a ? 18,50

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